Egregio Provveditore,
Questa O.S., con il presente atto – esposto, rappresenta a codesto Organo,
fatti e circostanze attinenti al modo di agire della Direzione della ^ Casa
Circondariale di Agrigento “Petrusa”, nella persona del Direttore, Dott.ssa
Milena Mormino che, a parere della nostra O.S., si concretizzano in un evidente
danno economico per il pubblico erario con conseguente responsabilità
amministrativa, contabile e disciplinare a carico del dirigente in questione.
Appare doveroso premettere che il Si.N.A.P.Pe con le missive sopra citate, ha
segnalato incongruenze ed anomalie, nonché una disparità di trattamento,
relative alla distribuzione dei buoni pasto, tra il personale che opera al servizio
a turno e il Nucleo N.T di Agrigento ,evidenziando l’inefficienza dell’assetto
organizzativo, con particolare riferimento alla gestione delle risorse umane
nonché economiche dell’Istituto in questione, senza tuttavia ottenere alcun
intervento correttivo e/o sanzionatorio da parte del superiore ufficio
Provveditoriale, anche in presenza di palesi violazioni di norme regolamentari
e/o legislative.
Entrando nel merito della controversia, si lamenta il comportamento imparziale
tenuto dall’Autorità Dirigente, nel non applicare intenzionalmente norme di
Leggi, Regolamenti, e di non dare esecuzioni alle direttive superiori di cui alle
disposizioni provveditoriali prot.n. 066697-P/II del 27 Luglio 2015 cagionando
un danno erariale.
Si vuole evidenziare alla S.V., di non poter condividere le motivazioni
contenute nella missiva Prot.n.002392/S del 23 giugno 2016, da parte
dell’Autorità Dirigente di Agrigento, in quanto sono inadeguate a sostegno del
proprio operato, e si denota immediatamente una palese violazione di Leggi,
Regolamenti, e disposizioni superiori, e circostanza ancor più grave, viene in
maniera inconfutabile giustificato l’ingiustificabile.
Giova ricordare a chi di dovere che l’azione amministrativa deve essere
imparziale e trasparente, affinché siano garantiti sia il principio di democrazia e
nel rispetto delle Leggi di cui all’art. 13 del D.Lgs. 30/10/ 1992 n. 444, che
devono essere ispirati al nuovo ordinamento professionale, che si intende
perseguire, congiuntamente , agli obiettivi della valorizzazione del lavoro
pubblico e della professionalità dei lavoratori, ed una più articolata flessibilità
nell’impiego delle risorse umane , in modo da raggiungere un’organizzazione
del lavoro pienamente adeguata ai compiti dell’Amministrazione, e in
considerazione delle risorse umane disponibili , nella loro diversa competenza
professionale, nonché l’area, la posizione economica di appartenenza, e tenuto
conto delle esigenze di complessità dell’Istituto impongono, e ritenuto che
competa al dirigente dell’ufficio emanare direttive generali, restando in capo al
funzionario responsabile dell’Area, il compito di emanare disposizioni attuative
conformi alle norme di legge e di contratto, per il perseguimento effettivo
degli obiettivi di efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa ,attraverso il
più razionale impiego delle risorse umane a lui assegnate, e visto quanto
previsto dal ^Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche
amministrazioni^ in ordine ai doveri generali del dipendente pubblico quali, in
particolare: di rispettare i principi di buon andamento e imparzialità
dell’Amministrazione , di perseguire esclusivamente l’interesse pubblico, e di
garantire le prerogative sindacali.
A questa Segreteria Nazionale, non resta purtroppo che prendere atto della
sorprendente superficialità, dimostrata dall’Autorità Dirigente in merito alla
vicenda.
Infatti, é doveroso aggiungere che, in data 30 maggio 2016, siamo venuti a
conoscenza dal personale iscritto e non, che il Comandante del Nucleo N.T. di
Agrigento abbia dato esecuzione all’Ordine di servizio n.28 del 19 maggio 2016
nonostante l’atto di diffida e messa in mora del Si.N.A.P.Pe, si evincevano le
motivazioni di fatto e di diritto dell’illegittimità di tale provvedimento, e
paradossalmente in contrasto con l’ordine di servizio n. 29 del 28 giugno 2016
emanato dall’Autorità Dirigente, in cui individua una unità appartenente
all’area amministrativo contabile nella persona ^OMISISS^ che con decorrenza
del 01/07/2016 allo stesso fanno capo alcuni procedimenti ed attività, quali
quella della distribuzione dei buoni pasto da parte del personale del Nucleo
N.T.P. e Piantonamenti e del Reparto con successiva trasmissione al PRAP. di
Palermo e la distribuzione degli aventi diritto.
Per quanto sopra in narrativa
SI DENUNCIANO
Al Provveditore Regionale in qualità di Dirigente Generale i fatti di cui sopra
affinché possa accertare:
– le modalità con cui sono state utilizzate, negli anni indicati nella missiva C.C.
Agrigento Prot.n.002392/S del 23 giugno 2016, le risorse economiche per la
gestione e la distribuzione dei buoni pasto del personale in servizio N.T.P. ,
accertando se a carico delle Autorità Dirigenti che si sono succedute negli anni
presso l’istituto di ^Petrusa^ Agrigento , ed in particolare dell’attuale Direttore
, o del Comandante del Nucleo N.T.P., e/o degli operatori o di chicchessia
siano riscontrabili abusi e/o inadempienze che abbiano cagionato un danno
economico a carico dell’erario;
– la legittimità della dell’ordine di servizio n. 29 del 20 maggio 2016, emanato
dalla Dottoressa Milena Amormino, con la regolarità della procedura adottata
che, a giudizio della scrivente Organizzazione Sindacale, viola palesemente la
normativa per le motivazioni in narrativa.
– le responsabilità contabili e/o di altra natura a carico dei soggetti coinvolti
per il danno economico cagionato all’ erario.
Per quanto sopra, si chiede alla S.V.,di effettuare la dovuta ispezione
finalizzata ad accertare la sussistenza delle denunciate irregolarità nella
gestione del denaro pubblico ed a perseguire i responsabili degli eventuali
abusi che si dovessero riscontrare all’esito delle indagini conoscitive,
tramettendo gli atti alla Procura della Repubblica Presso la Corte dei Conti di
competenza , di sanzionare disciplinarmente i soggetti coinvolti, e di valutare
di trasmettere eventuali atti alla Procura della Repubblica di competenza per
eventuali estremi di reato penale.
CON AVVERTIMENTO
che in difetto o nel caso di insoddisfacente accoglimento delle istanze del
Si.N.A.P.Pe, quest’ultimo provvederà a tutelare i propri diritti nelle sedi
competenti giudiziarie.
Il presente atto ha valore di costituzione in mora.
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Casa Circondariale di Agrigento – Revoca O.D.S. n. 28 del 19 maggio 2016 – Violazioni – richiesta chiarimenti
Egregio Provveditore,
Questa O.S., con il presente atto – esposto, rappresenta a codesto Organo,
fatti e circostanze attinenti al modo di agire della Direzione della ^ Casa
Circondariale di Agrigento “Petrusa”, nella persona del Direttore, Dott.ssa
Milena Mormino che, a parere della nostra O.S., si concretizzano in un evidente
danno economico per il pubblico erario con conseguente responsabilità
amministrativa, contabile e disciplinare a carico del dirigente in questione.
Appare doveroso premettere che il Si.N.A.P.Pe con le missive sopra citate, ha
segnalato incongruenze ed anomalie, nonché una disparità di trattamento,
relative alla distribuzione dei buoni pasto, tra il personale che opera al servizio
a turno e il Nucleo N.T di Agrigento ,evidenziando l’inefficienza dell’assetto
organizzativo, con particolare riferimento alla gestione delle risorse umane
nonché economiche dell’Istituto in questione, senza tuttavia ottenere alcun
intervento correttivo e/o sanzionatorio da parte del superiore ufficio
Provveditoriale, anche in presenza di palesi violazioni di norme regolamentari
e/o legislative.
Entrando nel merito della controversia, si lamenta il comportamento imparziale
tenuto dall’Autorità Dirigente, nel non applicare intenzionalmente norme di
Leggi, Regolamenti, e di non dare esecuzioni alle direttive superiori di cui alle
disposizioni provveditoriali prot.n. 066697-P/II del 27 Luglio 2015 cagionando
un danno erariale.
Si vuole evidenziare alla S.V., di non poter condividere le motivazioni
contenute nella missiva Prot.n.002392/S del 23 giugno 2016, da parte
dell’Autorità Dirigente di Agrigento, in quanto sono inadeguate a sostegno del
proprio operato, e si denota immediatamente una palese violazione di Leggi,
Regolamenti, e disposizioni superiori, e circostanza ancor più grave, viene in
maniera inconfutabile giustificato l’ingiustificabile.
Giova ricordare a chi di dovere che l’azione amministrativa deve essere
imparziale e trasparente, affinché siano garantiti sia il principio di democrazia e
nel rispetto delle Leggi di cui all’art. 13 del D.Lgs. 30/10/ 1992 n. 444, che
devono essere ispirati al nuovo ordinamento professionale, che si intende
perseguire, congiuntamente , agli obiettivi della valorizzazione del lavoro
pubblico e della professionalità dei lavoratori, ed una più articolata flessibilità
nell’impiego delle risorse umane , in modo da raggiungere un’organizzazione
del lavoro pienamente adeguata ai compiti dell’Amministrazione, e in
considerazione delle risorse umane disponibili , nella loro diversa competenza
professionale, nonché l’area, la posizione economica di appartenenza, e tenuto
conto delle esigenze di complessità dell’Istituto impongono, e ritenuto che
competa al dirigente dell’ufficio emanare direttive generali, restando in capo al
funzionario responsabile dell’Area, il compito di emanare disposizioni attuative
conformi alle norme di legge e di contratto, per il perseguimento effettivo
degli obiettivi di efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa ,attraverso il
più razionale impiego delle risorse umane a lui assegnate, e visto quanto
previsto dal ^Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche
amministrazioni^ in ordine ai doveri generali del dipendente pubblico quali, in
particolare: di rispettare i principi di buon andamento e imparzialità
dell’Amministrazione , di perseguire esclusivamente l’interesse pubblico, e di
garantire le prerogative sindacali.
A questa Segreteria Nazionale, non resta purtroppo che prendere atto della
sorprendente superficialità, dimostrata dall’Autorità Dirigente in merito alla
vicenda.
Infatti, é doveroso aggiungere che, in data 30 maggio 2016, siamo venuti a
conoscenza dal personale iscritto e non, che il Comandante del Nucleo N.T. di
Agrigento abbia dato esecuzione all’Ordine di servizio n.28 del 19 maggio 2016
nonostante l’atto di diffida e messa in mora del Si.N.A.P.Pe, si evincevano le
motivazioni di fatto e di diritto dell’illegittimità di tale provvedimento, e
paradossalmente in contrasto con l’ordine di servizio n. 29 del 28 giugno 2016
emanato dall’Autorità Dirigente, in cui individua una unità appartenente
all’area amministrativo contabile nella persona ^OMISISS^ che con decorrenza
del 01/07/2016 allo stesso fanno capo alcuni procedimenti ed attività, quali
quella della distribuzione dei buoni pasto da parte del personale del Nucleo
N.T.P. e Piantonamenti e del Reparto con successiva trasmissione al PRAP. di
Palermo e la distribuzione degli aventi diritto.
Per quanto sopra in narrativa
SI DENUNCIANO
Al Provveditore Regionale in qualità di Dirigente Generale i fatti di cui sopra
affinché possa accertare:
– le modalità con cui sono state utilizzate, negli anni indicati nella missiva C.C.
Agrigento Prot.n.002392/S del 23 giugno 2016, le risorse economiche per la
gestione e la distribuzione dei buoni pasto del personale in servizio N.T.P. ,
accertando se a carico delle Autorità Dirigenti che si sono succedute negli anni
presso l’istituto di ^Petrusa^ Agrigento , ed in particolare dell’attuale Direttore
, o del Comandante del Nucleo N.T.P., e/o degli operatori o di chicchessia
siano riscontrabili abusi e/o inadempienze che abbiano cagionato un danno
economico a carico dell’erario;
– la legittimità della dell’ordine di servizio n. 29 del 20 maggio 2016, emanato
dalla Dottoressa Milena Amormino, con la regolarità della procedura adottata
che, a giudizio della scrivente Organizzazione Sindacale, viola palesemente la
normativa per le motivazioni in narrativa.
– le responsabilità contabili e/o di altra natura a carico dei soggetti coinvolti
per il danno economico cagionato all’ erario.
Per quanto sopra, si chiede alla S.V.,di effettuare la dovuta ispezione
finalizzata ad accertare la sussistenza delle denunciate irregolarità nella
gestione del denaro pubblico ed a perseguire i responsabili degli eventuali
abusi che si dovessero riscontrare all’esito delle indagini conoscitive,
tramettendo gli atti alla Procura della Repubblica Presso la Corte dei Conti di
competenza , di sanzionare disciplinarmente i soggetti coinvolti, e di valutare
di trasmettere eventuali atti alla Procura della Repubblica di competenza per
eventuali estremi di reato penale.
CON AVVERTIMENTO
che in difetto o nel caso di insoddisfacente accoglimento delle istanze del
Si.N.A.P.Pe, quest’ultimo provvederà a tutelare i propri diritti nelle sedi
competenti giudiziarie.
Il presente atto ha valore di costituzione in mora.
Casa Circondariale di Agrigento – Revoca O.D.S. n. 28 del 19 maggio 2016 – Violazioni – richiesta chiarimenti
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