Egregio Direttore,
viene riferito un anomalo impiego di personale femminile, presso il posto di servizio denominato 3° cancello. Quella che infatti era inizialmente un’assegnazione saltuaria (dovuta probabilmente alla copertura estemporanea di assenze dal servizio), è divenuta ormai una prassi abituale.
Si rammenta però che il 3° cancello rappresenta un delicato posto di servizio, in quanto filtro d’ingresso nelle sezioni detentive. Da qui infatti passano continuamente i detenuti lavoranti, recanti attrezzatura di ogni tipo, cosa questa che implica obbligatoriamente la perquisizione degli stessi (come da regolamento di servizio), al fine di prevenire danni a persone, nonché l’insorgenza o la diffusione di disordini all’interno.
Il regolamento di servizio all’art. 24, disciplina le modalità di applicazione della normativa in materia di sicurezza, nello specifico dispone che “il personale del Corpo di Polizia Penitenziaria deve perquisire, in via ordinaria, i detenuti e gli internati dell’istituto”. Inoltre, l’art. 34, specifica che “le perquisizioni sono effettuate alla presenza di un appartenente al Corpo di qualifica non inferiore a sovrintendente, ed il personale che vi presenzia deve essere dello stesso sesso del soggetto perquisito”. Pertanto, visto che il continuo passaggio dal posto di servizio su citato, avviene solo ed esclusivamente da parte di detenuti di sesso maschile, appare opportuno rivedere l’attuale impiego di personale femminile presso il 3° cancello, riservandolo unicamente al personale di Polizia penitenziaria maschile.
In attesa di conoscere le determinazioni che la S.V. vorrà adottare si inviano distinti saluti.
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CASA CIRCONDARIALE DI BARCELLONA P.G. – Impiego personale femminile presso il posto di servizio “3° cancello”.
Egregio Direttore,
viene riferito un anomalo impiego di personale femminile, presso il posto di servizio denominato 3° cancello. Quella che infatti era inizialmente un’assegnazione saltuaria (dovuta probabilmente alla copertura estemporanea di assenze dal servizio), è divenuta ormai una prassi abituale.
Si rammenta però che il 3° cancello rappresenta un delicato posto di servizio, in quanto filtro d’ingresso nelle sezioni detentive. Da qui infatti passano continuamente i detenuti lavoranti, recanti attrezzatura di ogni tipo, cosa questa che implica obbligatoriamente la perquisizione degli stessi (come da regolamento di servizio), al fine di prevenire danni a persone, nonché l’insorgenza o la diffusione di disordini all’interno.
Il regolamento di servizio all’art. 24, disciplina le modalità di applicazione della normativa in materia di sicurezza, nello specifico dispone che “il personale del Corpo di Polizia Penitenziaria deve perquisire, in via ordinaria, i detenuti e gli internati dell’istituto”. Inoltre, l’art. 34, specifica che “le perquisizioni sono effettuate alla presenza di un appartenente al Corpo di qualifica non inferiore a sovrintendente, ed il personale che vi presenzia deve essere dello stesso sesso del soggetto perquisito”. Pertanto, visto che il continuo passaggio dal posto di servizio su citato, avviene solo ed esclusivamente da parte di detenuti di sesso maschile, appare opportuno rivedere l’attuale impiego di personale femminile presso il 3° cancello, riservandolo unicamente al personale di Polizia penitenziaria maschile.
In attesa di conoscere le determinazioni che la S.V. vorrà adottare si inviano distinti saluti.
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