Egr. Direttore
Torna in auge una problematica la problematica relativa all’Ufficio Servizi che, a fronte
dell’avvicendamento del personale ivi operante, pare stia subendo un processo di destrutturazione
che si traduce in una parziale efficienza dello stesso.
Il servizio che in precedenza veniva esposto con anticipo di circa una settimana è ormai un
vecchio ricordo, sostituito dalla circostanza che i modelli 14/A vengono esposti quasi di giorno in
giorno e non è rara l’ipotesi che il personale smontante dal turno notturno, lasciando l’istituto alla
prime ore del mattino, non sappia con quale turno rientrerà in servizio il giorno successivo.
Ma la parziale efficienza pare non limitarsi unicamente ai tempi, ma anche alla gestione del
personale e di tanto ne costituisce prova l’impennata che ha conosciuto il ricorso al lavoro
straordinario nell’ultimo periodo senza che a ciò sia corrisposta una variazione oggettiva delle
condizioni detentive.
A ciò si aggiunga la bizzarra circostanza – per altro segnalata da questa Organizzazione
Sindacale già in sede di riunione – per la quale nessuno degli addetti è ancora in grado di occuparsi
di alcune incombenze mensili tanto da rendere necessario distogliere un’altra unità (con pregressa
esperienza) dal servizio a turno per impiegarla a tal fine nell’Ufficio Servizi. Di certo appariva
maggiormente rispondente a criteri di economicità la soluzione prospettata dal Si.N.A.P.Pe a ché
l’unità avvicendata con interpello rimanesse per un ulteriore periodo presso l’Ufficio Servizi fino a
quando un’altra unità non fosse completamente formata.
Anche se l’impiego dell’unità ulteriore (che risponde a specifiche esigenze) è di fatto
effettuata su base nominativa e per periodi predeterminati, il criterio sembra comunque violare il
principio delle pari opportunità visto il continuo ripetersi della problematica. Ed infatti, è
certamente più equo – in caso di incremento stabile – che si scorra la graduatoria ovvero che si
reimpieghi l’unità avvicendata con il compito di affiancare uno degli attuali addetti. Ciò anche per
dare certezza e continuità alle procedure.
Per altro non si può non cogliere l’occasione della presente corrispondenza per chiedere
chiarimenti in merito all’impiego dell’unità di cui sopra si è detto (ossia quella che viene impiegata
presso l’Ufficio Servizi per gli adempimenti mensili). Pare infatti che la stessa unità, che dovrebbe
essere inserita nei servizi a turno, effettui solo turni mattutini e nessun turno festivo anche quando
non è impiegato nell’Ufficio Servizi. Per quanto sopra, oltre a voler fornire chiarimenti in merito al capoverso precedente, si
chiede di conoscere quali soluzioni saranno attuate per l’efficientamento dell’Ufficio Servizi, a
garanzia della buona organizzazione della Casa Circondariale di Benevento
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CASA CIRCONDARIALE DI BENEVENTO – Andamento Ufficio Servizi
Egr. Direttore
Torna in auge una problematica la problematica relativa all’Ufficio Servizi che, a fronte
dell’avvicendamento del personale ivi operante, pare stia subendo un processo di destrutturazione
che si traduce in una parziale efficienza dello stesso.
Il servizio che in precedenza veniva esposto con anticipo di circa una settimana è ormai un
vecchio ricordo, sostituito dalla circostanza che i modelli 14/A vengono esposti quasi di giorno in
giorno e non è rara l’ipotesi che il personale smontante dal turno notturno, lasciando l’istituto alla
prime ore del mattino, non sappia con quale turno rientrerà in servizio il giorno successivo.
Ma la parziale efficienza pare non limitarsi unicamente ai tempi, ma anche alla gestione del
personale e di tanto ne costituisce prova l’impennata che ha conosciuto il ricorso al lavoro
straordinario nell’ultimo periodo senza che a ciò sia corrisposta una variazione oggettiva delle
condizioni detentive.
A ciò si aggiunga la bizzarra circostanza – per altro segnalata da questa Organizzazione
Sindacale già in sede di riunione – per la quale nessuno degli addetti è ancora in grado di occuparsi
di alcune incombenze mensili tanto da rendere necessario distogliere un’altra unità (con pregressa
esperienza) dal servizio a turno per impiegarla a tal fine nell’Ufficio Servizi. Di certo appariva
maggiormente rispondente a criteri di economicità la soluzione prospettata dal Si.N.A.P.Pe a ché
l’unità avvicendata con interpello rimanesse per un ulteriore periodo presso l’Ufficio Servizi fino a
quando un’altra unità non fosse completamente formata.
Anche se l’impiego dell’unità ulteriore (che risponde a specifiche esigenze) è di fatto
effettuata su base nominativa e per periodi predeterminati, il criterio sembra comunque violare il
principio delle pari opportunità visto il continuo ripetersi della problematica. Ed infatti, è
certamente più equo – in caso di incremento stabile – che si scorra la graduatoria ovvero che si
reimpieghi l’unità avvicendata con il compito di affiancare uno degli attuali addetti. Ciò anche per
dare certezza e continuità alle procedure.
Per altro non si può non cogliere l’occasione della presente corrispondenza per chiedere
chiarimenti in merito all’impiego dell’unità di cui sopra si è detto (ossia quella che viene impiegata
presso l’Ufficio Servizi per gli adempimenti mensili). Pare infatti che la stessa unità, che dovrebbe
essere inserita nei servizi a turno, effettui solo turni mattutini e nessun turno festivo anche quando
non è impiegato nell’Ufficio Servizi. Per quanto sopra, oltre a voler fornire chiarimenti in merito al capoverso precedente, si
chiede di conoscere quali soluzioni saranno attuate per l’efficientamento dell’Ufficio Servizi, a
garanzia della buona organizzazione della Casa Circondariale di Benevento
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