Ieri, sabato 28 Marzo, si è consumato tra le mura del Penitenziario di Capodimente l’ennesimo grave caso di violenza ai danni della Polizia Penitenziaria.
A darne notizia , le Segreterie Provinciali della Compagine Sindacale Sannita di Categoria Composta dalle O.O.S.S. CIGL, UIL,SiNaPPe e UGL.
Nel primo pomeriggio, tre detenuti tutti di origini partenopee, pare per futili motivi, hanno aggredito con bieca e premeditata violenza ben tre Agenti e un Sostituto Commissario.
A scatenare la prima selvaggia aggressione, pare sia bastato infatti un semplice richiamo verbale da parte di un Agente su una basilare norma del regolamento penitenziario in merito alla sicurezza.
Da qui i ristretti, fingendo apparente calma e manifestando addirittura pentimento per quanto fatto, avevano in realtà pianificato il prosieguo della loro violenta esibizione e appena le condizioni sono risultate favorevoli, si sono scagliati improvvisamente a calci e pugni contro altri Operatori della Polizia Penitenziaria , tra cui il Responsabile dell’Area Trattamentale, proprio quell’Area deputata più di ogni altra al recupero dei detenuti attraverso varie attività formative e ludiche e sui cui tante risorse sono state investite in questi anni.
Diverse le contusioni e le ecchimosi riportate dai tre Poliziotti , piu’ seria è apparsa invece la situazione per il graduato.
E’ stato dunque necessario ricorrere per tutti alle cure mediche presso il pronto soccorso dell’Osp. Rummo dove i medici hanno riconosciuto prognosi superiori ai 10 e giorni.
Il grave episodio, ultimo tra tanti, è solo l’ennesima triste conferma di cio’ che le Organizzazione Sindacali di categoria CIGL, UIL,SiNaPPe e UGL denunciano da anni e per cui è stato dichiarato lo stato di agitazione permanente e l’interruzione delle relazioni sindacali con la locale direzione.
Risale infatti solo all’autunno scorso l’imponente manifestazione di protesta tenutasi dinanzi ai cancelli della Casa Circondariale e la successiva richiesta di intervento da parte del Prefetto Galeone con cui si era cercato di rappresentare tutto il disagio degli Operatori della Polizia Penitenziaria e il pericolo di una deriva nella percezione degli standard di sicurezza.
E’ triste dover ammettere che in meno di 24 ore alla Casa Circondariale di Benevento – dichiarano i Rappresentanti Sindacali di CIGL, UIL,SiNaPPe e UGL- si sia passati dal teatro di Viviani a quello ben piu’ tragico di gomorra. Non è piu’ concepibile parlare di caso sporadico ed isolatoquanto piuttosto di errore di sistema. Occorre una netta presa di coscienza dello stato delle cose e un intervento da parte dell’Amministrazione per restituire quel giusto equilibrio tra obblighi di tutela della sicurezza e attività di recupero dei detenuti, soprattutto in considerazione, dei palesi deludenti risultati di queste ultime.
Se sarà necessario– concludono i Rappresentanti Sindacali della Polizia Penitenziaria– siamo pronti a scendere nuovamente in piazza ed attuare ogni forma di protesta consentita, per manifestare tutta la nostra solidarietà ai Colleghi barbaramente aggrediti unitamente alla richiesta di interventi concreti da parte dell’Amministrazione Centrale sui concetti legati alla sicurezza sia degli Operatori Penitenziari che dei reclusi alla C.C. di Benevento.
Risale infatti solo a venerdì scorso 27 Marzo, la notizia dell’ennesimo tentativo di suicidio mediante impiccagione messo in atto da un detenuto ristretto nei Reparti ad Alta Sicurezza dell’Istituto di pena Sannita , sventato solo grazie al pronto intervento di un Assistente Capo della Polizia penitenziaria.
Le O.O.S.S. CIGL , UIL , SiNAPPe e UGL, a margine del loro comunicato, esprimono piena e completa solidarietà ai Colleghi coinvolti e a i loro familiari augurando al contempo agli stessi una pronta e completa guarigione.
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Casa Circondariale di Benevento – Ennesima aggressione ai danni di quattro appartenenti al Corpo della Polizia Penitenziaria
Ieri, sabato 28 Marzo, si è consumato tra le mura del Penitenziario di Capodimente l’ennesimo grave caso di violenza ai danni della Polizia Penitenziaria.
A darne notizia , le Segreterie Provinciali della Compagine Sindacale Sannita di Categoria Composta dalle O.O.S.S. CIGL, UIL,SiNaPPe e UGL.
Nel primo pomeriggio, tre detenuti tutti di origini partenopee, pare per futili motivi, hanno aggredito con bieca e premeditata violenza ben tre Agenti e un Sostituto Commissario.
A scatenare la prima selvaggia aggressione, pare sia bastato infatti un semplice richiamo verbale da parte di un Agente su una basilare norma del regolamento penitenziario in merito alla sicurezza.
Da qui i ristretti, fingendo apparente calma e manifestando addirittura pentimento per quanto fatto, avevano in realtà pianificato il prosieguo della loro violenta esibizione e appena le condizioni sono risultate favorevoli, si sono scagliati improvvisamente a calci e pugni contro altri Operatori della Polizia Penitenziaria , tra cui il Responsabile dell’Area Trattamentale, proprio quell’Area deputata più di ogni altra al recupero dei detenuti attraverso varie attività formative e ludiche e sui cui tante risorse sono state investite in questi anni.
Diverse le contusioni e le ecchimosi riportate dai tre Poliziotti , piu’ seria è apparsa invece la situazione per il graduato.
E’ stato dunque necessario ricorrere per tutti alle cure mediche presso il pronto soccorso dell’Osp. Rummo dove i medici hanno riconosciuto prognosi superiori ai 10 e giorni.
Il grave episodio, ultimo tra tanti, è solo l’ennesima triste conferma di cio’ che le Organizzazione Sindacali di categoria CIGL, UIL,SiNaPPe e UGL denunciano da anni e per cui è stato dichiarato lo stato di agitazione permanente e l’interruzione delle relazioni sindacali con la locale direzione.
Risale infatti solo all’autunno scorso l’imponente manifestazione di protesta tenutasi dinanzi ai cancelli della Casa Circondariale e la successiva richiesta di intervento da parte del Prefetto Galeone con cui si era cercato di rappresentare tutto il disagio degli Operatori della Polizia Penitenziaria e il pericolo di una deriva nella percezione degli standard di sicurezza.
E’ triste dover ammettere che in meno di 24 ore alla Casa Circondariale di Benevento – dichiarano i Rappresentanti Sindacali di CIGL, UIL,SiNaPPe e UGL- si sia passati dal teatro di Viviani a quello ben piu’ tragico di gomorra. Non è piu’ concepibile parlare di caso sporadico ed isolato quanto piuttosto di errore di sistema. Occorre una netta presa di coscienza dello stato delle cose e un intervento da parte dell’Amministrazione per restituire quel giusto equilibrio tra obblighi di tutela della sicurezza e attività di recupero dei detenuti, soprattutto in considerazione, dei palesi deludenti risultati di queste ultime.
Se sarà necessario– concludono i Rappresentanti Sindacali della Polizia Penitenziaria– siamo pronti a scendere nuovamente in piazza ed attuare ogni forma di protesta consentita, per manifestare tutta la nostra solidarietà ai Colleghi barbaramente aggrediti unitamente alla richiesta di interventi concreti da parte dell’Amministrazione Centrale sui concetti legati alla sicurezza sia degli Operatori Penitenziari che dei reclusi alla C.C. di Benevento.
Risale infatti solo a venerdì scorso 27 Marzo, la notizia dell’ennesimo tentativo di suicidio mediante impiccagione messo in atto da un detenuto ristretto nei Reparti ad Alta Sicurezza dell’Istituto di pena Sannita , sventato solo grazie al pronto intervento di un Assistente Capo della Polizia penitenziaria.
Le O.O.S.S. CIGL , UIL , SiNAPPe e UGL, a margine del loro comunicato, esprimono piena e completa solidarietà ai Colleghi coinvolti e a i loro familiari augurando al contempo agli stessi una pronta e completa guarigione.
COMUNICATO STAMPA 29 03 2015C C Benevento -Ennesima aggressione ai danni di 4 membri della Polizia Penitenziaria
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