Signor Direttore,
questa Organizzazione Sindacale, preso atto delle modalità, poco corrette, con le quali Lei intende gestire la mobilità interna alla C.C. Benevento, non può fare a meno di esprimere il proprio disappunto e sollevarLe una serie di perplessità.
In primis non è molto chiaro a questa O.S. se la mobilità indetta con avviso del 11/10/2016 valga a sostituire unità uscenti dalle varie Unità Operative o se, invece, sia diretta, in maniera del tutto arbitraria, ad incrementare alcune U.O. eludendo completamente gli accordi sindacali vigenti.(area trattamentale,area matricola)
Il dubbio sorge allorché Lei, da un lato, indice una procedura di mobilità interna dove parla di “rotazione tra il personale nell’aliquota prevista dall’art. 13 del Protocollo d’Intesa Locale” e dall’altro attua una “mobilità interna provvisoria U.O. Area Trattamentale”
assegnando un’unità presso tale settore senza che sia avvenuta alcuna rotazione.
Ci si domanda, ma la domanda è solo retorica, quali saranno le sorti di questa unità una volta
conclusa la procedura di mobilità. Che non si tratti di un escamotage per ampliare, eludendo
volutamente il confronto sindacale, il numero delle unità presso l’U.O. in questione?
In secondo luogo è completamente inconcepibile, a parere di questa O.S., la Sua decisione di
escludere il personale femminile dalla procedura di mobilità, pregiudicando, in toto, la
possibilità per il personale di sesso femminile di concorrere alla copertura dei posti di
servizio oggetto di interpello e creando una vera e propria discriminazione.
Riteniamo che si tratti di una grave e palese violazione non solo dell’art. 9 dell’Accordo
Nazionale Quadro ma di principi di vario rango, a partire da quelli costituzionali di cui agli
artt. 3 e 37 Cost., che sanciscono le pari opportunità e l’assoluta uguaglianza tra genere.
In virtù di quanto rappresentato si auspica la revoca dell’assegnazione provvisoria di cui
sopra, atteso che il personale già assegnato all’U.O. Area Trattamentale è sufficiente alla
copertura di tutti i posti di servizio previsti in tale settore, in linea con quanto indicato dal
PIL, nonché la modifica della procedura di mobilità eliminando ogni forma di
discriminazione nei confronti del personale femminile.
Si resta in attesa di positivo riscontro.
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CASA CIRCONDARIALE DI BENEVENTO – Mobilità
Signor Direttore,
questa Organizzazione Sindacale, preso atto delle modalità, poco corrette, con le quali Lei intende gestire la mobilità interna alla C.C. Benevento, non può fare a meno di esprimere il proprio disappunto e sollevarLe una serie di perplessità.
In primis non è molto chiaro a questa O.S. se la mobilità indetta con avviso del 11/10/2016 valga a sostituire unità uscenti dalle varie Unità Operative o se, invece, sia diretta, in maniera del tutto arbitraria, ad incrementare alcune U.O. eludendo completamente gli accordi sindacali vigenti.(area trattamentale,area matricola)
Il dubbio sorge allorché Lei, da un lato, indice una procedura di mobilità interna dove parla di “rotazione tra il personale nell’aliquota prevista dall’art. 13 del Protocollo d’Intesa Locale” e dall’altro attua una “mobilità interna provvisoria U.O. Area Trattamentale”
assegnando un’unità presso tale settore senza che sia avvenuta alcuna rotazione.
Ci si domanda, ma la domanda è solo retorica, quali saranno le sorti di questa unità una volta
conclusa la procedura di mobilità. Che non si tratti di un escamotage per ampliare, eludendo
volutamente il confronto sindacale, il numero delle unità presso l’U.O. in questione?
In secondo luogo è completamente inconcepibile, a parere di questa O.S., la Sua decisione di
escludere il personale femminile dalla procedura di mobilità, pregiudicando, in toto, la
possibilità per il personale di sesso femminile di concorrere alla copertura dei posti di
servizio oggetto di interpello e creando una vera e propria discriminazione.
Riteniamo che si tratti di una grave e palese violazione non solo dell’art. 9 dell’Accordo
Nazionale Quadro ma di principi di vario rango, a partire da quelli costituzionali di cui agli
artt. 3 e 37 Cost., che sanciscono le pari opportunità e l’assoluta uguaglianza tra genere.
In virtù di quanto rappresentato si auspica la revoca dell’assegnazione provvisoria di cui
sopra, atteso che il personale già assegnato all’U.O. Area Trattamentale è sufficiente alla
copertura di tutti i posti di servizio previsti in tale settore, in linea con quanto indicato dal
PIL, nonché la modifica della procedura di mobilità eliminando ogni forma di
discriminazione nei confronti del personale femminile.
Si resta in attesa di positivo riscontro.
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