Egregia Direttrice, la scrivente Segreteria Nazionale, dell’Organizzazione Sindacale in intestazione, con la presente al fine di stigmatizzare l’evento indicato in oggetto, cosi di sotto meglio articolato. Nella fattispecie, nel pomeriggio di ieri, un detenuto di origine albanese aggrediva fisicamente e minacciava un Ispettore di Polizia Penitenziaria, nonché inveiva verbalmente contro altri colleghi. Il tutto accadeva presso l’ambulatorio medico, ove lo stesso veniva inviato in quanto verteva in uno stato agitativo. La situazione de qua, si generava già nei reparti detentivi, ove gli stessi colleghi attivavano un intervento mediativo, onde arginare eventuali alterazioni, senza sortire però in alcun esito positivo, considerato che la condotta esagita del soggetto stava destabilizzando la restante popolazione detenuta. La panoramica sopra descritta, oltre a destare preoccupazione per l’incolumità psico-fisica degli addetti ai lavori, merita una giusta riflessione per la possibile reiterazione che potrebbe pregiudicare l’ordine e la sicurezza penitenziaria. Pertanto, sarebbe opportuno un Suo autorevole intervento, con debito seguito rispetto a quanto descritto, valutando un allontanamento del soggetto presso altro Istituto, cosi da salvaguardare le ragioni sopraccitate. Certo in una Sua sensibile e costante attenzione che vorrà accordare alla presente, si inviano distinti saluti e si resta in attesa di cortese riscontro.
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CASA CIRCONDARIALE DI BRESCIA – Aggredito un Poliziotto Penitenziario
Egregia Direttrice,
la scrivente Segreteria Nazionale, dell’Organizzazione Sindacale in intestazione, con la presente al fine di stigmatizzare l’evento indicato in oggetto, cosi di sotto meglio articolato.
Nella fattispecie, nel pomeriggio di ieri, un detenuto di origine albanese aggrediva fisicamente e minacciava un Ispettore di Polizia Penitenziaria, nonché inveiva verbalmente contro altri colleghi.
Il tutto accadeva presso l’ambulatorio medico, ove lo stesso veniva inviato in quanto verteva in uno stato agitativo.
La situazione de qua, si generava già nei reparti detentivi, ove gli stessi colleghi attivavano un intervento mediativo, onde arginare eventuali alterazioni, senza sortire però in alcun esito positivo, considerato che la condotta esagita del soggetto stava destabilizzando la restante popolazione detenuta.
La panoramica sopra descritta, oltre a destare preoccupazione per l’incolumità psico-fisica degli addetti ai lavori, merita una giusta riflessione per la possibile reiterazione che potrebbe pregiudicare l’ordine e la sicurezza penitenziaria.
Pertanto, sarebbe opportuno un Suo autorevole intervento, con debito seguito rispetto a quanto descritto, valutando un allontanamento del soggetto presso altro Istituto, cosi da salvaguardare le ragioni sopraccitate.
Certo in una Sua sensibile e costante attenzione che vorrà accordare alla presente, si inviano distinti saluti e si resta in attesa di cortese riscontro.
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