Egr. Provveditore,
con la presente nota si vuole partecipare il grave disagio che sta vivendo una parte del personale di Polizia Penitenziaria in forza presso la Casa Circondariale di Catanzaro. Le unità in questione sono quelle che hanno finalmente ottenuto, dopo anni di attesa, l’agognato provvedimento di trasferimento presso la menzionata Casa Circondariale, disposto dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Come è noto, in caso di trasferimento, l’articolo 15 del DPR 395/95 riconosce all’interessato un numero di giorni di congedo (che varia a seconda della condizione personali, da 10 a 20) affinché esso possa curarsi della riorganizzazione domestica a seguito del cambio di sede.
Sulla base di alcune risalenti pronunce della giustizia amministrativa, l’orientamento seguito presso l’istituto in questione, da ultimo applicato, è quello di valutare la richiesta di congedo avanzata dal dipendente sulla base di non meglio specificati parametri di discrezionalità in ordine alla sussistenza delle motivazioni che fonderebbero la ratio della norma; motivazioni che, va specificato, non sono richieste dal dettato testuale dell’articolo. Come si diceva, la giurisprudenza su cui fa leva l’Autorità Dirigente è alquanto datata, ma nonostante ciò negli anni tale orientamento non è mai stato abbracciato, generando oggi una paradossale situazione di disequità sia all’interno del penitenziario in discussione, sia all’interno della Regione, sia a livello nazionale.
Pare addirittura che, da ultimo, si stia procedendo a controlli retroattivi in termini di fondatezza delle motivazioni per congedi già fruiti. Considerato che allo stato dell’arte regna una gran confusione intorno al beneficio in discussione, si chiede a codesto Provveditore di intervenire, uniformando l’applicazione della norma nel distretto di competenza.
Utilizziamo i cookie per assicurarti di offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok
CASA CIRCONDARIALE DI CATANZARO – Congedo straordinario per trasferimento.
Egr. Provveditore,
con la presente nota si vuole partecipare il grave disagio che sta vivendo una parte del personale di Polizia Penitenziaria in forza presso la Casa Circondariale di Catanzaro. Le unità in questione sono quelle che hanno finalmente ottenuto, dopo anni di attesa, l’agognato provvedimento di trasferimento presso la menzionata Casa Circondariale, disposto dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Come è noto, in caso di trasferimento, l’articolo 15 del DPR 395/95 riconosce all’interessato un numero di giorni di congedo (che varia a seconda della condizione personali, da 10 a 20) affinché esso possa curarsi della riorganizzazione domestica a seguito del cambio di sede.
Sulla base di alcune risalenti pronunce della giustizia amministrativa, l’orientamento seguito presso l’istituto in questione, da ultimo applicato, è quello di valutare la richiesta di congedo avanzata dal dipendente sulla base di non meglio specificati parametri di discrezionalità in ordine alla sussistenza delle motivazioni che fonderebbero la ratio della norma; motivazioni che, va specificato, non sono richieste dal dettato testuale dell’articolo. Come si diceva, la giurisprudenza su cui fa leva l’Autorità Dirigente è alquanto datata, ma nonostante ciò negli anni tale orientamento non è mai stato abbracciato, generando oggi una paradossale situazione di disequità sia all’interno del penitenziario in discussione, sia all’interno della Regione, sia a livello nazionale.
Pare addirittura che, da ultimo, si stia procedendo a controlli retroattivi in termini di fondatezza delle motivazioni per congedi già fruiti. Considerato che allo stato dell’arte regna una gran confusione intorno al beneficio in discussione, si chiede a codesto Provveditore di intervenire, uniformando l’applicazione della norma nel distretto di competenza.
casa-circondariale-di-catanzaro-congedo-straordinario-per-trasferimento
Cerca
Categorie
Ultimi articoli inseriti
Calendario