Egregio Direttore,
si ha notizia che dallo scorso primo aprile il “servizio mensa” è stato appaltato ad una nuova ditta. Se detta circostanza teoricamente non rileva per i fruitori, a livello pratico così non è, tanto che da alcuni giorni il servizio non è più in linea con quello precedente in termini di distribuzione dei prodotti.
Pare che addirittura non venga fornita nemmeno l’acqua, piuttosto che il pane o la frutta.
A dimostrazione del malumore che questo ha generato nel personale – costretto comunque colà a consumare il pasto non potendosi allontanare dalla struttura – vale la circostanza che nella serata del 3 aprile ben 18 fruitori hanno rifiutato “il sacchetto” perché praticamente vuoto.
Da quanto ci viene riferito, alle doglianze espresse dai fruitori, pare il che il personale di servizio abbia detto che la causa dell’inefficienza sia da rintracciarsi nel fatto che la ditta non è in possesso del capitolato; circostanza che si smentisce in se stessa in ragione del fatto che il capitolato è parte integrante della gara d’appalto.
Non ravvisandosi dunque alcuna motivazione a sostegno di quanto sta accadendo, si invita a provvedere con ogni urgenza nei confronti della ditta, volendo per altro provvedere all’attribuzione del buono pasto al personale che di fatto non ha potuto fruire del servizio.
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CASA CIRCONDARIALE DI FOGGIA – Mensa di servizio
Egregio Direttore,
si ha notizia che dallo scorso primo aprile il “servizio mensa” è stato appaltato ad una nuova ditta. Se detta circostanza teoricamente non rileva per i fruitori, a livello pratico così non è, tanto che da alcuni giorni il servizio non è più in linea con quello precedente in termini di distribuzione dei prodotti.
Pare che addirittura non venga fornita nemmeno l’acqua, piuttosto che il pane o la frutta.
A dimostrazione del malumore che questo ha generato nel personale – costretto comunque colà a consumare il pasto non potendosi allontanare dalla struttura – vale la circostanza che nella serata del 3 aprile ben 18 fruitori hanno rifiutato “il sacchetto” perché praticamente vuoto.
Da quanto ci viene riferito, alle doglianze espresse dai fruitori, pare il che il personale di servizio abbia detto che la causa dell’inefficienza sia da rintracciarsi nel fatto che la ditta non è in possesso del capitolato; circostanza che si smentisce in se stessa in ragione del fatto che il capitolato è parte integrante della gara d’appalto.
Non ravvisandosi dunque alcuna motivazione a sostegno di quanto sta accadendo, si invita a provvedere con ogni urgenza nei confronti della ditta, volendo per altro provvedere all’attribuzione del buono pasto al personale che di fatto non ha potuto fruire del servizio.
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