Egregio Provveditore,
continuano a giungere segnalazioni dai vari Istituti della Regione in merito alle
condizioni di scarsa salubrità e sicurezza in cui il personale è costretto ad operare.
In particolar modo, nell’ultimo periodo, pervengono crescenti lamentele da parte del
personale della Casa Circondariale di Forlì in merito alle condizioni di estremo disagio in cui
la Polizia Penitenziaria è costretta ad operare, anche a causa del caldo stagionale che, in
assenza di adeguati impianti di climatizzazione, può rendere estremamente improbo il lavoro
del personale in divisa.
La segreteria provinciale del SiNAPPe da tempo sta chiedendo alla Direzione della CC di
Forlì di intervenire per migliorare le condizioni lavorative del personale di Polizia
Penitenziaria, soprattutto per quanto il servizio di sentinella armata sul muro di cinta, data l’assenza sia di un qualsivoglia impianto di climatizzazione che di uno sgabello necessario ad
alternare la posizione eretta a quella seduta così come previsto dal D.Lgs. 81/2008 e successive
modifiche, ma la stessa Direzione continua a mostrare scarso interesse per la problematica
come può evincersi dall’allegata nota 6704/email, ove al punto 10 si precisa che <<per quanto
riguarda le proposte inerenti il posto di servizio “vigilanza armata”, ovvero la predisposizione
di uno sgabello e la climatizzazione della “garitta”, questa Direzione, pur apprezzando il
proposito di rendere meno gravoso lo svolgimento del suddetto compito, ritiene le stesse
incompatibili con l’adempimento di un compito che, per sua natura, è dinamico e non statico,
sì da garantire un efficiente controllo del muro perimetrale. Tuttavia, ci si impegna a valutare
soluzioni migliorative alternative, quali, ad esempio, il prolungamento della tettoia e del vetro
di copertura – soluzione già prospettata all’ufficio tecnico del PRAP, si da ottimizzare le
condizioni di svolgimento del servizio e ridurre quanto più possibile i disagi ed i rischi ad esso
connessi>>. In pratica la Direzione della Casa Circondariale di Forlì da un lato conviene con la
nostra proposta circa la necessità di ottimizzare le condizioni di svolgimento del servizio e
ridurre quanto più possibile i disagi ed i rischi ad esso connessi, ma dall’altro dichiara la
propria indisponibilità a risolvere il problema installando, ad esempio, impianti di
climatizzazione, già presenti in quasi tutti gli altri istituti della regione ove il servizio di
sentinella armato è ancora previsto.
Questa Segreteria Regionale ritiene pertanto necessario un pronto intervento degli uffici
in indirizzo, nonché di quanti leggono per conoscenza, affinché venga predisposta presso la
Casa Circondariale di Forlì un’immediata verifica dei rischi lavorativi, ai sensi del D.Lgs.
81/2008 e successive modifiche, finalizzata a valutare, per ogni posto di servizio, le condizioni
ambientali (le temperature stagionali prossime ai 40 gradi e la massiccia presenza di zanzare
e insetti di vario tipo minano il benessere al personale operante), di sicurezza (ad esempio
rispetto alle nuove modalità custodiali ed alla presenza di dpi e cicaline antiaggressione) di
salubrità (verificando, ad esempio, l’incidenza del fumo passivo), di ergonomia (riguardo
alla conformità degli arredi alle vigenti normative) di durata dei turni di lavoro (quasi
esclusivamente a 8 ore).
In particolar modo, riteniamo non sia più rinviabile, anche a causa delle temperature
stagionali sempre più alte, l’installazione di un adeguato impianto di climatizzazione sul
muro di cinta al fine di rendere meno improbo il servizio di sentinella armata.
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CASA CIRCONDARIALE DI FORLI’ – salubrità posti di servizio
Egregio Provveditore,
continuano a giungere segnalazioni dai vari Istituti della Regione in merito alle
condizioni di scarsa salubrità e sicurezza in cui il personale è costretto ad operare.
In particolar modo, nell’ultimo periodo, pervengono crescenti lamentele da parte del
personale della Casa Circondariale di Forlì in merito alle condizioni di estremo disagio in cui
la Polizia Penitenziaria è costretta ad operare, anche a causa del caldo stagionale che, in
assenza di adeguati impianti di climatizzazione, può rendere estremamente improbo il lavoro
del personale in divisa.
La segreteria provinciale del SiNAPPe da tempo sta chiedendo alla Direzione della CC di
Forlì di intervenire per migliorare le condizioni lavorative del personale di Polizia
Penitenziaria, soprattutto per quanto il servizio di sentinella armata sul muro di cinta, data l’assenza sia di un qualsivoglia impianto di climatizzazione che di uno sgabello necessario ad
alternare la posizione eretta a quella seduta così come previsto dal D.Lgs. 81/2008 e successive
modifiche, ma la stessa Direzione continua a mostrare scarso interesse per la problematica
come può evincersi dall’allegata nota 6704/email, ove al punto 10 si precisa che <<per quanto
riguarda le proposte inerenti il posto di servizio “vigilanza armata”, ovvero la predisposizione
di uno sgabello e la climatizzazione della “garitta”, questa Direzione, pur apprezzando il
proposito di rendere meno gravoso lo svolgimento del suddetto compito, ritiene le stesse
incompatibili con l’adempimento di un compito che, per sua natura, è dinamico e non statico,
sì da garantire un efficiente controllo del muro perimetrale. Tuttavia, ci si impegna a valutare
soluzioni migliorative alternative, quali, ad esempio, il prolungamento della tettoia e del vetro
di copertura – soluzione già prospettata all’ufficio tecnico del PRAP, si da ottimizzare le
condizioni di svolgimento del servizio e ridurre quanto più possibile i disagi ed i rischi ad esso
connessi>>. In pratica la Direzione della Casa Circondariale di Forlì da un lato conviene con la
nostra proposta circa la necessità di ottimizzare le condizioni di svolgimento del servizio e
ridurre quanto più possibile i disagi ed i rischi ad esso connessi, ma dall’altro dichiara la
propria indisponibilità a risolvere il problema installando, ad esempio, impianti di
climatizzazione, già presenti in quasi tutti gli altri istituti della regione ove il servizio di
sentinella armato è ancora previsto.
Questa Segreteria Regionale ritiene pertanto necessario un pronto intervento degli uffici
in indirizzo, nonché di quanti leggono per conoscenza, affinché venga predisposta presso la
Casa Circondariale di Forlì un’immediata verifica dei rischi lavorativi, ai sensi del D.Lgs.
81/2008 e successive modifiche, finalizzata a valutare, per ogni posto di servizio, le condizioni
ambientali (le temperature stagionali prossime ai 40 gradi e la massiccia presenza di zanzare
e insetti di vario tipo minano il benessere al personale operante), di sicurezza (ad esempio
rispetto alle nuove modalità custodiali ed alla presenza di dpi e cicaline antiaggressione) di
salubrità (verificando, ad esempio, l’incidenza del fumo passivo), di ergonomia (riguardo
alla conformità degli arredi alle vigenti normative) di durata dei turni di lavoro (quasi
esclusivamente a 8 ore).
In particolar modo, riteniamo non sia più rinviabile, anche a causa delle temperature
stagionali sempre più alte, l’installazione di un adeguato impianto di climatizzazione sul
muro di cinta al fine di rendere meno improbo il servizio di sentinella armata.
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