Egregio Direttore
Con riferimento all’argomento in oggetto e senza voler minimamente sollevare ragioni di opportunità di impiego di alcune unità a discapito di altre (anche in attesa di ricevere il parere richiesto dalla Segreteria Generale del Si.N.A.P.Pe alla Direzione Generale del Personale), questa Segreteria deve necessariamente riflettere sugli aspetti connessi che si riverberano in via incidentale sull’organizzazione del lavoro.
Tre risultano essere le unità abilitate all’attività di tutoraggio presso la Casa Circondariale di Lecce a fronte di circa 15 allievi da seguire. Fra i tutor abilitati, però, una unità ricopre giornalmente il delicato compito di coordinatore del reparto ospedale e sottrarre lo stesso al proprio compito precipuo per il lungo periodo dell’ on the job rischia di inficiare l’organizzazione di quel dato reparto, si indiscussa delicatezza.
Va da se come in una ottica di efficienza, ci si trovi costretti a richiedere, al fine di salvaguardare il buon andamento dell’Unità Operativa, in argomento che vede nel proprio coordinatore un riferimento importante, di creare una prelazione nell’impiego di tutoraggio a favore di quel personale che può essere più facilmente sostituito nelle mansioni proprie.
L’azione di questa O.S. mira unicamente all’efficientamento delle risorse, avendo piena consapevolezza anche dell’importanza che l’Amministrazione riserva alla formazione, ritenendo che la stessa possa essere sapientemente gestita da tutto il personale a ciò abilitato, ma le ragioni di sicurezza devono, a parere di chi scrive, risultare sempre preminenti. Sono infatti noti i tragici accadimenti che hanno interessato la provincia salentina nello scorso fine settimana (ci riferiamo al tragico incidente in cui hanno perso la vita due giovani ragazzi a bordo di uno scooter investiti da un uomo oggi affidato alla custodia della polizia penitenziaria leccese). Ebbene, come era forse preventivabile, trovandosi ricoverato in corsia presso l’ospedale cittadino (stessa struttura in cui è
ubicato l’obitorio che ospitava i cadaveri dei due giovani) i familiari delle vittime hanno cercato di raggiungere la stanza del reo/paziente aggredendo fisicamente due ispettori di polizia penitenziaria presenti sul posto che hanno logicamente tentato di contenere gli inevitabili disordini.
Questo particolare effettivamente da forza alla richiesta di questa Organizzazione Sindacale che fa assurgere a propria priorità la sicurezza del personale di polizia penitenziaria.
Certi che le ragioni esposte saranno tenute in debita considerazione e che codesto direttore non vorrà distogliere dai precipui compiti il coordinatore del reparto in argomento (stante la particolarità dell’incarico e della contingenza storica), si resta in attesa di assicurazione urgente, si porgono distinti saluti.
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Casa Circondariale di Lecce – attività di tutoraggio agli allievi agenti
Egregio Direttore
Con riferimento all’argomento in oggetto e senza voler minimamente sollevare ragioni di opportunità di impiego di alcune unità a discapito di altre (anche in attesa di ricevere il parere richiesto dalla Segreteria Generale del Si.N.A.P.Pe alla Direzione Generale del Personale), questa Segreteria deve necessariamente riflettere sugli aspetti connessi che si riverberano in via incidentale sull’organizzazione del lavoro.
Tre risultano essere le unità abilitate all’attività di tutoraggio presso la Casa Circondariale di Lecce a fronte di circa 15 allievi da seguire. Fra i tutor abilitati, però, una unità ricopre giornalmente il delicato compito di coordinatore del reparto ospedale e sottrarre lo stesso al proprio compito precipuo per il lungo periodo dell’ on the job rischia di inficiare l’organizzazione di quel dato reparto, si indiscussa delicatezza.
Va da se come in una ottica di efficienza, ci si trovi costretti a richiedere, al fine di salvaguardare il buon andamento dell’Unità Operativa, in argomento che vede nel proprio coordinatore un riferimento importante, di creare una prelazione nell’impiego di tutoraggio a favore di quel personale che può essere più facilmente sostituito nelle mansioni proprie.
L’azione di questa O.S. mira unicamente all’efficientamento delle risorse, avendo piena consapevolezza anche dell’importanza che l’Amministrazione riserva alla formazione, ritenendo che la stessa possa essere sapientemente gestita da tutto il personale a ciò abilitato, ma le ragioni di sicurezza devono, a parere di chi scrive, risultare sempre preminenti. Sono infatti noti i tragici accadimenti che hanno interessato la provincia salentina nello scorso fine settimana (ci riferiamo al tragico incidente in cui hanno perso la vita due giovani ragazzi a bordo di uno scooter investiti da un uomo oggi affidato alla custodia della polizia penitenziaria leccese). Ebbene, come era forse preventivabile, trovandosi ricoverato in corsia presso l’ospedale cittadino (stessa struttura in cui è
ubicato l’obitorio che ospitava i cadaveri dei due giovani) i familiari delle vittime hanno cercato di raggiungere la stanza del reo/paziente aggredendo fisicamente due ispettori di polizia penitenziaria presenti sul posto che hanno logicamente tentato di contenere gli inevitabili disordini.
Questo particolare effettivamente da forza alla richiesta di questa Organizzazione Sindacale che fa assurgere a propria priorità la sicurezza del personale di polizia penitenziaria.
Certi che le ragioni esposte saranno tenute in debita considerazione e che codesto direttore non vorrà distogliere dai precipui compiti il coordinatore del reparto in argomento (stante la particolarità dell’incarico e della contingenza storica), si resta in attesa di assicurazione urgente, si porgono distinti saluti.
Casa Circondariale di Lecce – attività di tutoraggio agli allievi agenti
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