Egregio Dottore,
in seguito ad una nota di chiarimenti inoltrata alla Direzione della Casa Circondariale di Modena, si è venuti a conoscenza che nel testamento di una signora modenese, deceduta il 26.04.2015, compare un lascito di € 250.000,00 “a favore delle famiglie bisognose delle guardie carcerarie”.
Come ulteriore specifica, la dott.ssa Casella, direttrice del succitato penitenziario, aggiunge nella nota di riscontro (che ad ogni buon fine si allega), che la volontà testamentaria ha disposto “che ci si sarebbe dovuti rivolgere a Roma”, cosa questa che giustamente pare aver spinto la S.V. a contattare l’Ente Assistenza del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, appunto sito in Roma.
Ora, posto che il testamento è stato reso pubblico (mediante registrazione e trascrizione presso la conservatoria dei registri immobiliari di Modena e depositato nel registro delle successioni presso il Tribunale di Modena) e non riuscendo a comprendere la dicitura aggiuntiva (rivolgersi a Roma), si chiedono chiarimenti in merito, a tutela di tutto il Personale di Polizia Penitenziaria interessato e, laddove possibile, copia del testamento de quo.
Ciò al fine di comprendere e riportare, in maniera assolutamente trasparente, eventuali ulteriori criteri specificati per l’assegnazione del lascito, senza che questa sia condizionata da decisioni incoerenti con il desiderio della generosa defunta.
In attesa di un cortese quanto sollecito riscontro, l’occasione è gradita per porgere distinti saluti.
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Casa Circondariale di Modena – Richiesta chiarimenti lascito ereditario Polizia Penitenziaria
Egregio Dottore,
in seguito ad una nota di chiarimenti inoltrata alla Direzione della Casa Circondariale di Modena, si è venuti a conoscenza che nel testamento di una signora modenese, deceduta il 26.04.2015, compare un lascito di € 250.000,00 “a favore delle famiglie bisognose delle guardie carcerarie”.
Come ulteriore specifica, la dott.ssa Casella, direttrice del succitato penitenziario, aggiunge nella nota di riscontro (che ad ogni buon fine si allega), che la volontà testamentaria ha disposto “che ci si sarebbe dovuti rivolgere a Roma”, cosa questa che giustamente pare aver spinto la S.V. a contattare l’Ente Assistenza del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, appunto sito in Roma.
Ora, posto che il testamento è stato reso pubblico (mediante registrazione e trascrizione presso la conservatoria dei registri immobiliari di Modena e depositato nel registro delle successioni presso il Tribunale di Modena) e non riuscendo a comprendere la dicitura aggiuntiva (rivolgersi a Roma), si chiedono chiarimenti in merito, a tutela di tutto il Personale di Polizia Penitenziaria interessato e, laddove possibile, copia del testamento de quo.
Ciò al fine di comprendere e riportare, in maniera assolutamente trasparente, eventuali ulteriori criteri specificati per l’assegnazione del lascito, senza che questa sia condizionata da decisioni incoerenti con il desiderio della generosa defunta.
In attesa di un cortese quanto sollecito riscontro, l’occasione è gradita per porgere distinti saluti.
NOTAIO Vezzi -chiarimenti lascito ereditario Modena
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