Egregio Provveditore, la questione relativa alle condizioni in cui versa la Casa Circondariale di Padova dal punto di vista dell’assenza di funzionari della Polizia Penitenziaria è ormai giunta all’estremo. Da oltre 18 mesi infatti, il Comandante di Reparto assegnato, è distaccato presso codesto Superiore Ufficio, con conseguenze disastrose per la gestione del penitenziario in parola. Nonostante infatti la dirigente cerchi di superare le difficoltà affidando il comando ai due vice ispettori presenti (preparati e professionali, ma probabilmente carenti di esperienza), le criticità non hanno trovato appagamento alcuno. La Casa Circondariale di Padova, per lo spessore dell’utenza ospitata, ha necessità di una gestione attenta e speciale, cosa che il commissario incaricato sapeva attuare con evidente beneficio tanto dell’attività penitenziaria che del personale ivi in servizio. L’incarico delicato di comandare un reparto di Polizia Penitenziaria evidentemente non può essere affidato alla bene e meglio, motivo per cui, laddove esigenze a noi sconosciute non permettano la “restituzione” del commissario assegnato, si chiede la designazione di un nuovo funzionario.
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CASA CIRCONDARIALE DI PADOVA – grave situazione – carenza funzionari del Corpo – richiesto intervento
Egregio Provveditore, la questione relativa alle condizioni in cui versa la Casa Circondariale di Padova dal punto di vista dell’assenza di funzionari della Polizia Penitenziaria è ormai giunta all’estremo. Da oltre 18 mesi infatti, il Comandante di Reparto assegnato, è distaccato presso codesto Superiore Ufficio, con conseguenze disastrose per la gestione del penitenziario in parola. Nonostante infatti la dirigente cerchi di superare le difficoltà affidando il comando ai due vice ispettori presenti (preparati e professionali, ma probabilmente carenti di esperienza), le criticità non hanno trovato appagamento alcuno. La Casa Circondariale di Padova, per lo spessore dell’utenza ospitata, ha necessità di una gestione attenta e speciale, cosa che il commissario incaricato sapeva attuare con evidente beneficio tanto dell’attività penitenziaria che del personale ivi in servizio. L’incarico delicato di comandare un reparto di Polizia Penitenziaria evidentemente non può essere affidato alla bene e meglio, motivo per cui, laddove esigenze a noi sconosciute non permettano la “restituzione” del commissario assegnato, si chiede la designazione di un nuovo funzionario.
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