Egregio Direttore,
in data 14 Marzo u.s., a seguito della visita presso l’istituto da Lei diretto da parte di una delegazione del Si.N.A.P.Pe, sono state riscontrate alcune anomalie che si tiene ad evidenziare, con l’auspicio di porvi soluzione. Innanzi tutto sembrerebbe che il servizio venga programmato per non più di due giorni di seguito e sottoposto anche a possibili variazioni, modus operandi questo che crea non poche difficoltà al personale di Polizia Penitenziaria. Come è facile immaginare infatti, in tale modo è impossibile organizzare gli impegni personali, senza che le esigenze lavorative possano poi sconvolgere la pianificazione privata.
Inoltre ciò viola palesemente la normativa in materia che all’ art. 8, comma 6, 7 e 10, dell’ A.N.Q. cita testualmente “(…) deve essere programmato mensilmente (…) deve essere predisposto almeno 7 giorni prima della fine del mese precedente e deve essere esposto per l’intera durata della vigenza (…)”.
Ed ancora si è costatato che negli anni passati il personale ivi in servizio, per esigenze dell’Amministrazione, non ha potuto sempre beneficiare del congedo ordinario spettante, verificandosi così un avanzo notevole di congedo ancora da fruire. Appare inevitabilmente necessario quindi permettere lo smaltimento di detti giorni. Infine viene sollevata caldamente la questione della chiusura dello Spaccio, particolarmente sofferta dal personale stante il fatto che rappresenta l’unico ritrovo consentito, fondamentale per il benessere del personale che in detto luogo ha la possibilità di un recupero psico-fisico evidentemente indispensabile, vista la tipologia del lavoro effettuato.
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CASA CIRCONDARIALE DI PALMI – Riscontro anomalie.
Egregio Direttore,
in data 14 Marzo u.s., a seguito della visita presso l’istituto da Lei diretto da parte di una delegazione del Si.N.A.P.Pe, sono state riscontrate alcune anomalie che si tiene ad evidenziare, con l’auspicio di porvi soluzione. Innanzi tutto sembrerebbe che il servizio venga programmato per non più di due giorni di seguito e sottoposto anche a possibili variazioni, modus operandi questo che crea non poche difficoltà al personale di Polizia Penitenziaria. Come è facile immaginare infatti, in tale modo è impossibile organizzare gli impegni personali, senza che le esigenze lavorative possano poi sconvolgere la pianificazione privata.
Inoltre ciò viola palesemente la normativa in materia che all’ art. 8, comma 6, 7 e 10, dell’ A.N.Q. cita testualmente “(…) deve essere programmato mensilmente (…) deve essere predisposto almeno 7 giorni prima della fine del mese precedente e deve essere esposto per l’intera durata della vigenza (…)”.
Ed ancora si è costatato che negli anni passati il personale ivi in servizio, per esigenze dell’Amministrazione, non ha potuto sempre beneficiare del congedo ordinario spettante, verificandosi così un avanzo notevole di congedo ancora da fruire. Appare inevitabilmente necessario quindi permettere lo smaltimento di detti giorni. Infine viene sollevata caldamente la questione della chiusura dello Spaccio, particolarmente sofferta dal personale stante il fatto che rappresenta l’unico ritrovo consentito, fondamentale per il benessere del personale che in detto luogo ha la possibilità di un recupero psico-fisico evidentemente indispensabile, vista la tipologia del lavoro effettuato.
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