Preg.ma dott. Scialpi,
con riferimento alla Vs email 208 del 23 gennaio 2016 con cui è stata trasmessa la relazione del
Comandante di Reparto inerente la rimodulazione dei gruppi di lavoro della 1^ unità operativa di
codesto istituto, la scrivente OO.SS. contesta e si oppone alle modifiche alla
programmazione dei turni di lavoro proposte, disposte in violazione degli accordi
sindacali nazionali, regionali e locali.
Non si concorda, infatti, con la decisione unilaterale di ripartire il personale di Polizia
Penitenziaria in 6 gruppi di lavoro a fronte degli attuali 5 stabiliti in sede di contrattazione
decentrata, stravolgendo gli accordi, senza alcun confronto con le OO.SS..
In particolare si vuole evidenziare l’impatto deleterio che tale modifica avrebbe sul
benessere organizzativo del personale, andando ad incidere inevitabilmente
sull’organizzazione della vita familiare e privata dei singoli lavoratori, in buona parte
pendolari e costretti, in tal caso, a viaggi più frequenti da e per le rispettive
residenze, con inevitabili riflessi sul benessere psicofisico.
Non si condivide la scelta di codesta direzione di sopprimere, di punto in bianco, l’attuale
articolazione dei turni su quattro quadranti orari, prassi consolidata da anni e frutto di esplicito
accordo tra le parti, in contrasto con quanto stabilito dall’AQN all’art. 8, comma 5 che demanda
la possibilità di deroga a tale principio solo ed esclusivamente alla contrattazione
decentrata, così come ribadito nel vigente Protocollo di Intesa Regionale all’art. 3, comma 1.
Inoltre, in relazione alla paventata ipotesi di rotazione dei preposti, giova sottolineare,
ancora una volta, la violazione dell’art. 9, comma 3 dell’AQN, secondo cui l’individuazione dei
posti di servizio che richiedono particolari capacità ed attitudini professionali,
nonché l’individuazione dei criteri per la copertura degli stessi, è demandata alla
contrattazione decentrata.
Pertanto, in considerazione di quanto argomentato, la scrivente O.S. diffida codesta
Direzione ad attenersi, per la programmazione dei turni di servizio, integralmente ed
esclusivamente a quanto previsto dal locale accordo decentrato e dal vigente P.I.R.,
ritenendo inaccettabile, oltreché illegittima, ogni autonoma interpretazione degli accordi.
Auspichiamo, altresì, che il Provveditore Regionale, che legge per conoscenza, eserciti tutte
le prerogative finalizzate alla corretta e puntuale applicazione degli accordi, ritenendosi allo
stato in atto presso la CCF di Pozzuoli una palese ed manifesta violazione delle
normative pattizie, relativamente all’articolazione e programmazione dei turni di servizio, che
sta alimentando un grave quanto legittimo stato di malcontento tra il personale dipendente, con
inevitabile riflesso sulle condizioni psico-fisiche, emanando detta programmazione
effetti stravolgenti sull’organizzazione della vita privata di ogni dipendente e sul
benessere organizzativo dell’intero istituto.
In attesa di un urgente riscontro e facendo salva l’opportunità di adottare ogni
azione utile alla difesa dei legittimi interessi dei poliziotti in servizio presso codesto
istituto, ivi compresa la richiesta di attivazione della Commissione Arbitrale
Regionale, si coglie occasione per porgere distinti saluti.
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Casa Circondariale di Pozzuoli – rimodulazione gruppi di lavoro 1^ unità operativa – Violazione accordi sindacali
Preg.ma dott. Scialpi,
con riferimento alla Vs email 208 del 23 gennaio 2016 con cui è stata trasmessa la relazione del
Comandante di Reparto inerente la rimodulazione dei gruppi di lavoro della 1^ unità operativa di
codesto istituto, la scrivente OO.SS. contesta e si oppone alle modifiche alla
programmazione dei turni di lavoro proposte, disposte in violazione degli accordi
sindacali nazionali, regionali e locali.
Non si concorda, infatti, con la decisione unilaterale di ripartire il personale di Polizia
Penitenziaria in 6 gruppi di lavoro a fronte degli attuali 5 stabiliti in sede di contrattazione
decentrata, stravolgendo gli accordi, senza alcun confronto con le OO.SS..
In particolare si vuole evidenziare l’impatto deleterio che tale modifica avrebbe sul
benessere organizzativo del personale, andando ad incidere inevitabilmente
sull’organizzazione della vita familiare e privata dei singoli lavoratori, in buona parte
pendolari e costretti, in tal caso, a viaggi più frequenti da e per le rispettive
residenze, con inevitabili riflessi sul benessere psicofisico.
Non si condivide la scelta di codesta direzione di sopprimere, di punto in bianco, l’attuale
articolazione dei turni su quattro quadranti orari, prassi consolidata da anni e frutto di esplicito
accordo tra le parti, in contrasto con quanto stabilito dall’AQN all’art. 8, comma 5 che demanda
la possibilità di deroga a tale principio solo ed esclusivamente alla contrattazione
decentrata, così come ribadito nel vigente Protocollo di Intesa Regionale all’art. 3, comma 1.
Inoltre, in relazione alla paventata ipotesi di rotazione dei preposti, giova sottolineare,
ancora una volta, la violazione dell’art. 9, comma 3 dell’AQN, secondo cui l’individuazione dei
posti di servizio che richiedono particolari capacità ed attitudini professionali,
nonché l’individuazione dei criteri per la copertura degli stessi, è demandata alla
contrattazione decentrata.
Pertanto, in considerazione di quanto argomentato, la scrivente O.S. diffida codesta
Direzione ad attenersi, per la programmazione dei turni di servizio, integralmente ed
esclusivamente a quanto previsto dal locale accordo decentrato e dal vigente P.I.R.,
ritenendo inaccettabile, oltreché illegittima, ogni autonoma interpretazione degli accordi.
Auspichiamo, altresì, che il Provveditore Regionale, che legge per conoscenza, eserciti tutte
le prerogative finalizzate alla corretta e puntuale applicazione degli accordi, ritenendosi allo
stato in atto presso la CCF di Pozzuoli una palese ed manifesta violazione delle
normative pattizie, relativamente all’articolazione e programmazione dei turni di servizio, che
sta alimentando un grave quanto legittimo stato di malcontento tra il personale dipendente, con
inevitabile riflesso sulle condizioni psico-fisiche, emanando detta programmazione
effetti stravolgenti sull’organizzazione della vita privata di ogni dipendente e sul
benessere organizzativo dell’intero istituto.
In attesa di un urgente riscontro e facendo salva l’opportunità di adottare ogni
azione utile alla difesa dei legittimi interessi dei poliziotti in servizio presso codesto
istituto, ivi compresa la richiesta di attivazione della Commissione Arbitrale
Regionale, si coglie occasione per porgere distinti saluti.
Casa Circondariale di Pozzuoli – rimodulazione gruppi di lavoro 1^ unità operativa – Violazione accordi sindacali
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