Egregio Direttore, ancora una volta si è costretti ad entrare nel merito dell’operato dell’ufficio servizi. Nonostante infatti le numerose note scritte, ad oggi la situazione non è migliorata minimamente ed il personale continua a lamentarsi per le stesse identiche modalità di esecuzione, che non solo violano la normativa prevista, ma non dimostrano il minimo rispetto di quelli che sono i diritti dei lavoratori, come tali e come persone. Sembrerebbe infatti che le variazioni apportate ai turni già programmati, continuino a non venire MAI comunicate (in violazione di quanto disposto dall’art.8 comma 10) e che i colleghi spesso e volentieri ne vengano a conoscenza solo per vie traverse; tale modus operandi costringe i poliziotti a telefonare sempre in sede, per accertarsi del servizio da svolgere. Non solo; il Modello 14/A esce giornalmente, con tutto il disagio che ciò comporta. In questo modo infatti i colleghi interessati, non riescono ad organizzare la propria vita privata, conciliando le esigenze lavorative con quelle familiari, perché non conoscono i turni di lavoro. Ed ancora, viene lamentata una palese iniquità nella rotazione dei turni, di fatto inesistente, in quanto pare che alcune unità riescano sempre a “sfuggire” ai servizi più gravosi ed impegnativi, a discapito del solito manipolo di agenti che si sobbarca l’onere del Reparto detentivo. Impossibile poi, secondo quanto riportato, avere un confronto diretto con l’addetto all’ufficio servizi, che si pone in maniera scostante ed indisponente. Stante l’importanza di quanto riportato, si chiede alla S.V. di verificare il tutto cn sollecitudine, apportando i dovuti interventi.
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Casa Circondariale di Reggio Calabria Arghillà – Problematiche nella programmazione del servizio. Richiesto urgente intervento
Egregio Direttore,
ancora una volta si è costretti ad entrare nel merito dell’operato dell’ufficio servizi.
Nonostante infatti le numerose note scritte, ad oggi la situazione non è migliorata minimamente ed il personale continua a lamentarsi per le stesse identiche modalità di esecuzione, che non solo violano la normativa prevista, ma non dimostrano il minimo rispetto di quelli che sono i diritti dei lavoratori, come tali e come persone.
Sembrerebbe infatti che le variazioni apportate ai turni già programmati, continuino a non venire MAI comunicate (in violazione di quanto disposto dall’art.8 comma 10) e che i colleghi spesso e volentieri ne vengano a conoscenza solo per vie traverse; tale modus operandi costringe i poliziotti a telefonare sempre in sede, per accertarsi del servizio da svolgere.
Non solo; il Modello 14/A esce giornalmente, con tutto il disagio che ciò comporta. In questo modo infatti i colleghi interessati, non riescono ad organizzare la propria vita privata, conciliando le esigenze lavorative con quelle familiari, perché non conoscono i turni di lavoro.
Ed ancora, viene lamentata una palese iniquità nella rotazione dei turni, di fatto inesistente, in quanto pare che alcune unità riescano sempre a “sfuggire” ai servizi più gravosi ed impegnativi, a discapito del solito manipolo di agenti che si sobbarca l’onere del Reparto detentivo.
Impossibile poi, secondo quanto riportato, avere un confronto diretto con l’addetto all’ufficio servizi, che si pone in maniera scostante ed indisponente.
Stante l’importanza di quanto riportato, si chiede alla S.V. di verificare il tutto cn sollecitudine, apportando i dovuti interventi.
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