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CASA CIRCONDARIALE DI TARANTO – Un rimedio subito o sarà troppo tardi

Maggio 20, 2016 Sinappe 0 Comments

Le Organizzazioni sindacali SAPPE, SINAPPE, CGIL, CISL-FNS, UIL e USPP, che rappresentano la quasi totalità dei
Poliziotti Penitenziari in servizio presso il carcere di Taranto, da mesi denunciano la grave situazione in cui versa il
penitenziario soprattutto per la grave carenza di organico. Tutto ciò è aggravato altresì, dal cronico sovraffollamento
di detenuti che, allo stato, risulta essere, in proporzione ai posti letto, di circa il doppio dello standard regolamentare
previsto dalla legge.
Ovviamente, con un siffatto quadro emergenziale non è più possibile lavorare con adeguata serenità … Si pensi ad
esempio ,che nelle turnazioni giornaliere un solo agente deve sobbarcarsi di un carico di lavoro enorme costretto a
vigilare contemporaneamente circa 160 detenuti dislocati in vari reparti dovendo quindi, sopperire alla mancanza di
altri poliziotti nelle molteplici attività che comprendono : accompagnamento detenuti , controlli durante le attività
trattamentali ( scuola , colloqui con familiari , avvocati , uffici ) .
Da ultimo devesi garantire la doccia giornaliera a tutti i detenuti in una condizione strutturale inadeguata come
previsto da normative vigenti ( poiché non forniti i bagni di idoneo spazio per lavarsi) quindi, costringendo gli agenti
ad un continuo andirivieni per garantire dette esigenze igienico sanitarie presso docce in comune con più detenuti.
Conseguentemente , si determina un aggravio di stress psicofisico tale da non assicurare condizioni di lavoro
minime, inficiando altresì, la stessa sicurezza operativa. Dati inconfutabili , a tal proposito sono gli orari delle
turnazioni del servizio impostati su 8 ore che diventano 9,10, anziché 6 come previsto delle normative contrattuali
nazionali .
A sovraccaricare ulteriormente tali condizioni di lavoro è la presenza da tempo ,di diversi detenuti che vengono
associati nell’istituto tarantino , con gravi problemi psichiatrici i quali , per mancanza di spazi idonei, sono allocati
nelle stanze con altri detenuti generando, pertanto, malessere, disagio e tensione tra questi ultimi con conseguenti
difficoltà nella complessiva gestione.
Situazione critica anche per il personale del nucleo traduzioni e piantonamenti che, a causa della carenza di organico
e dell’enorme lavoro di traduzione dei detenuti presso i tribunali o presso le strutture sanitarie per visite o ricoveri e
quant’altro, spesso opera sotto scorta con notevoli rischi per la sicurezza e l’incolumità sia loro che dei cittadini ,
impiegato in turni che superano di sovente le nove ore .
Nel carcere di Taranto sono saltate ormai tutte le regole poiché contratto del lavoro e accordi nazionali vengono
giornalmente disattese a causa delle condizioni descritte .
Inoltre. diverse sono le aggressioni registrate ai danni dei poliziotti , ultima da segnalare lo scorso 1 maggio,
proprio mentre si celebrava la festa del lavoro alcuni poliziotti venivano colpiti da detenuti con conseguente
accompagnamento presso il locale ospedale civile.
Per assicurare , infine la presenza di poliziotti in servizio, sono state tagliate le ferie estive, i riposi, con gli orari di
lavoro che si dilatano sempre di più.
Tutto ciò non fa altro che aggravare lo stress psico-fisico connesso con il lavoro, con conseguenze che hanno
costretto e costringono moltissimi poliziotti ad assenze dal posto di lavoro per patologie gravi.
A nulla sono serviti gli accorati appelli fatti all’amministrazione regionale e centrale, le quali hanno sempre fatto finta
di non sentire, mettendo “la testa sotto la sabbia” medesimo atteggiamento è stato assunto anche da un importante
dirigente del DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) il quale trovatosi in missione presso il carcere di
Taranto per verificare eventuali condotte anomale dei lavoratori, si è limitato a prendere atto della situazione
Ormai nemmeno le richieste di aiuto lanciate alle autorità esterne, Sindaco, Prefetto hanno costretto
l’amministrazione penitenziaria ad intervenire,
PREMESSO TUTTO QUANTO SOPRA queste OO.SS., ormai stanche,
preannunciano a partire da 01.06.2016:
– L’ASTENZIONE DELLA FRUIZIONE DELLA MENSA DI SERVIZIO DA PARTE DEI POLIZIOTTI PENITENZIARI ;
– LA CONSEGNA IN CASERMA A FINE TURNO LAVORATIVO;
ed, in seguito:
la protesta andrà avanti ad oltranza fino a quando l’Amministrazione penitenziaria non prenderà seria
consapevolezza che a Taranto si sta rischiando veramente tanto, con tutti gli effetti negativi che potranno
ingenerarsi per i lavoratori .
Si invitano quindi, gli uffici Provveditoriali e del Dipartimento ad intervenire con immediatezza convocandoci con urgenza sulla
questione Taranto, per porre fine alle problematiche che attanagliano il personale di polizia .

CASA CIRCONDARIALE DI TARANTO – Un rimedio subito o sarà troppo tardi

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