Esimio Provveditore, con la presente si intende segnalare il grave episodio che si è registrato nella notte del 13 maggio u.s. presso gli alloggi demaniali della Casa Circondariale di Trento, ove un’autovettura privata, regolarmente parcheggiata nel posto auto, sito in un seminterrato, è stata data alle fiamme. I vigili del fuoco intervenuti per sedare l’incendio hanno parlato di un gesto di natura dolosa, escludendo fenomeni di autocombustione. Va rappresentato che il posto in cui si trovava l’autovettura data alla fiamme è piuttosto addentrato rispetto agli altri box, sì da indurre a pensare che l’autore del vile gesto vi si sia introdotto di proposito. Rispetto ad inquietanti gesti di siffatta natura, logicamente non si può che esprimere tutta l’amarezza possibile; un atto di assoluta inciviltà che altro non fa che parimenti connotare l’autore. Nel contempo è naturale esprimere sentimenti di vicinanza al malcapitato collega, che ha subìto danni stimati in circa 6 mila euro in quanto a prendere fuoco non è stata solo l’autovettura ma anche altri beni personali (una minimoto parcheggiata davanti alla macchina, e i pneumatici pronti per il cambio stagionale). Ma di fronte a situazioni del genere bisogna anche interrogarsi sui fatti concludenti che possono porsi in essere per evitare il reiterarsi di gesti vandalici. Sul punto, in primis, assume carattere di urgenza la riparazione sia del cancello di accesso agli alloggi demaniali, sia della basculante di accesso ai posti auto coperti. La seconda, infatti, risulta danneggiata da svariato tempo, mentre il primo risulta fuori uso ormai da 5 mesi e di tanto pare sia stata data notizia da parte dei fruitori all’Amministrazione, chiedendone il ripristino in uso. A latere si segnala anche il malfunzionamento del sistema citofonico per l’accesso agli alloggi che ha creato disservizi anche nel procedimento di fiscalizzazione delle assenze per malattia, in quanto non è rara l’ipotesi che il medico fiscale non riesca ad accedere alla struttura. Per i motivi sopra rappresentati, si sensibilizza codesto Ufficio all’effettuazione di tutti i controlli necessari relativi all’esatta manutenzione della struttura e dunque di attivare tutte le procedure per la riparazione e il ripristino dell’intera funzionalità.
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CASA CIRCONDARIALE DI TRENTO – Atti vandalici presso gli alloggi demaniali – Richiesta intervento
Esimio Provveditore,
con la presente si intende segnalare il grave episodio che si è registrato nella notte del 13 maggio u.s. presso gli alloggi demaniali della Casa Circondariale di Trento, ove un’autovettura privata, regolarmente parcheggiata nel posto auto, sito in un seminterrato, è stata data alle fiamme.
I vigili del fuoco intervenuti per sedare l’incendio hanno parlato di un gesto di natura dolosa, escludendo fenomeni di autocombustione.
Va rappresentato che il posto in cui si trovava l’autovettura data alla fiamme è piuttosto addentrato rispetto agli altri box, sì da indurre a pensare che l’autore del vile gesto vi si sia introdotto di proposito.
Rispetto ad inquietanti gesti di siffatta natura, logicamente non si può che esprimere tutta l’amarezza possibile; un atto di assoluta inciviltà che altro non fa che parimenti connotare l’autore. Nel contempo è naturale esprimere sentimenti di vicinanza al malcapitato collega, che ha subìto danni stimati in circa 6 mila euro in quanto a prendere fuoco non è stata solo l’autovettura ma anche altri beni personali (una minimoto parcheggiata davanti alla macchina, e i pneumatici pronti per il cambio stagionale).
Ma di fronte a situazioni del genere bisogna anche interrogarsi sui fatti concludenti che possono porsi in essere per evitare il reiterarsi di gesti vandalici. Sul punto, in primis, assume carattere di urgenza la riparazione sia del cancello di accesso agli alloggi demaniali, sia della basculante di accesso ai posti auto coperti.
La seconda, infatti, risulta danneggiata da svariato tempo, mentre il primo risulta fuori uso ormai da 5 mesi e di tanto pare sia stata data notizia da parte dei fruitori all’Amministrazione, chiedendone il ripristino in uso.
A latere si segnala anche il malfunzionamento del sistema citofonico per l’accesso agli alloggi che ha creato disservizi anche nel procedimento di fiscalizzazione delle assenze per malattia, in quanto non è rara l’ipotesi che il medico fiscale non riesca ad accedere alla struttura.
Per i motivi sopra rappresentati, si sensibilizza codesto Ufficio all’effettuazione di tutti i controlli necessari relativi all’esatta manutenzione della struttura e dunque di attivare tutte le procedure per la riparazione e il ripristino dell’intera funzionalità.
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