CASA CIRCONDARIALE DI TRENTO – Carenza di Sicurezza presso gli alloggi demaniali – Richiesta installazione impianto di videosorveglianza collegato all’istituto penitenziario
Egregio Dr. Enrico Sbriglia, dopo il risaputo gravissimo episodio avvenuto la notte del 13 maggio 2019 presso i posti auto coperti degli alloggi demaniali, in cui è stata bruciata un auto ed altri beni appartenerti ad un Poliziotto Penitenziario, almeno a giudicare dalla relazione che avrebbero fatto i vigili del fuoco, in maniera dolosa, il senso di insicurezza e paura per i residenti ha preso il sopravvento. Le attività avviate in questi ultimi giorni dopo la richiesta della segreteria Generale SiNAPPe, di ripristino della basculante che delimita l’accesso ai posti auto coperti, e immaginiamo a breve anche del cancello, certamente erano indispensabili, ma pongono una ulteriore e seria riflessione. I Poliziotti Penitenziari vivono in una residenza a poche decine di metri dall’istituto penitenziario, e non certo di rado assistiamo a detenuti, familiari degli stessi, nonché una componente anarchica che viene a protestare intorno all’istituto, che non lesinano insulti e minacce di ogni tipo all’indirizzo del personale in divisa, per non parlare delle scritte offensive e minacciose sempre all’indirizzo degli appartenenti al nostro corpo di polizia, che spesso vediamo nei muri della città. Sicuri che il problema della carenza di sicurezza che a ragione avvertono i Poliziotti trentini e le Loro famiglie, ha l’attenzione di codesto Superiore Ufficio Regionale, Le chiediamo di disporre la progettazione di un sistema di videosorveglianza con registrazione, da installare all’ingresso del cancello, della basculla e nei punti sensibili delle palazzine, e da collegare all’istituto penitenziario.
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CASA CIRCONDARIALE DI TRENTO – Carenza di Sicurezza presso gli alloggi demaniali – Richiesta installazione impianto di videosorveglianza collegato all’istituto penitenziario
Egregio Dr. Enrico Sbriglia,
dopo il risaputo gravissimo episodio avvenuto la notte del 13 maggio 2019 presso i posti auto coperti degli alloggi demaniali, in cui è stata bruciata un auto ed altri beni appartenerti ad un Poliziotto Penitenziario, almeno a giudicare dalla relazione che avrebbero fatto i vigili del fuoco, in maniera dolosa, il senso di insicurezza e paura per i residenti ha preso il sopravvento.
Le attività avviate in questi ultimi giorni dopo la richiesta della segreteria Generale SiNAPPe, di ripristino della basculante che delimita l’accesso ai posti auto coperti, e immaginiamo a breve anche del cancello, certamente erano indispensabili, ma pongono una ulteriore e seria riflessione.
I Poliziotti Penitenziari vivono in una residenza a poche decine di metri dall’istituto penitenziario, e non certo di rado assistiamo a detenuti, familiari degli stessi, nonché una componente anarchica che viene a protestare intorno all’istituto, che non lesinano insulti e minacce di ogni tipo all’indirizzo del personale in divisa, per non parlare delle scritte offensive e minacciose sempre all’indirizzo degli appartenenti al nostro corpo di polizia, che spesso vediamo nei muri della città.
Sicuri che il problema della carenza di sicurezza che a ragione avvertono i Poliziotti trentini e le Loro famiglie, ha l’attenzione di codesto Superiore Ufficio Regionale, Le chiediamo di disporre la progettazione di un sistema di videosorveglianza con registrazione, da installare all’ingresso del cancello, della basculla e nei punti sensibili delle palazzine, e da collegare all’istituto penitenziario.
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