Cortese Direttore,
facendo seguito alla precedente corrispondenza intercorsa in merito a quanto in oggetto,
ritenendo necessario un diverso focus sull’argomento, a fronte del riscontro della S.V. nella parte in cui
chiede a questa O.S. di motivare l’interesse all’acquisizione delle informazioni richieste relativamente ai
nominativi del personale e alle circostanze che hanno reso opportuno l’attribuzione del riconoscimento.
Nel ribadire ancora una volta che siamo assolutamente favorevoli in questo difficile momento storico
ad ogni gesto che possa essere considerato un segnale di vicinanza e gratificazione al personale di Polizia
Penitenziaria, quello che si intende capire, a fronte dell’elevato numero di note di apprezzamento,
sembrerebbe circa un quarto dell’intero organico in servizio nel nostro istituto, è cosa abbia contribuito a
distinguere a livello professionale detto personale rispetto ai restanti tre quarti che pure contribuiscono, in un
momento di particolare sofferenza dell’istituto di Trento, al buon funzionamento dell’intera struttura.
Certamente concorderà infatti, che una “macchina” può dirsi funzionante quando tutte le sue
componenti risultino efficienti. E proprio sulla scorta di ciò, e sulla essenzialità del contributo di ogni
singolo collega in ogni singolo posto di servizio, rischia di tradursi in un deprezzamento dell’operatività dei
più, l’attribuzione di note di riconoscimento ad alcuni, piuttosto che ad altri senza evidenti motivazioni che
valgano a differenziare le posizioni. Ciò non per perseguire una logica di massificazione, che sicuramente
sarebbe controproducente, ma proprio perché non è dato comprendere il motivo sotteso all’attribuzione della
nota ad un poliziotto, piuttosto che all’altro.
Pertanto, consapevoli della bontà dell’azione in tale Nuova modalità premiale e incentivante,
vorremmo allontanare il rischio che la stessa si traduca nel suo esatto opposto, vale a dire che diventi
strumento disincentivante per il personale escluso.
È per questi motivi che – nel sollecitare nuovamente massima trasparenza sull’iniziativa – si richiede
di conoscere le motivazioni delle singole note di apprezzamento, oppure in alternativa si chiede di procedere
all’attribuzione del medesimo riconoscimento a tutto il personale di Polizia Penitenziaria in forza presso la
Casa Circondariale di Trento per l’indiscutibile professionalità e abnegazione dimostrata quotidianamente
nell’esercizio delle proprie funzioni in condizioni lavorative eccezionali come sono state quelle soprattutto
dell’ultimo anno.
Utilizziamo i cookie per assicurarti di offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok
CASA CIRCONDARIALE DI TRENTO – Note di apprezzamento al personale di Polizia Penitenziaria meritevole – motivazione interesse
Cortese Direttore,
facendo seguito alla precedente corrispondenza intercorsa in merito a quanto in oggetto,
ritenendo necessario un diverso focus sull’argomento, a fronte del riscontro della S.V. nella parte in cui
chiede a questa O.S. di motivare l’interesse all’acquisizione delle informazioni richieste relativamente ai
nominativi del personale e alle circostanze che hanno reso opportuno l’attribuzione del riconoscimento.
Nel ribadire ancora una volta che siamo assolutamente favorevoli in questo difficile momento storico
ad ogni gesto che possa essere considerato un segnale di vicinanza e gratificazione al personale di Polizia
Penitenziaria, quello che si intende capire, a fronte dell’elevato numero di note di apprezzamento,
sembrerebbe circa un quarto dell’intero organico in servizio nel nostro istituto, è cosa abbia contribuito a
distinguere a livello professionale detto personale rispetto ai restanti tre quarti che pure contribuiscono, in un
momento di particolare sofferenza dell’istituto di Trento, al buon funzionamento dell’intera struttura.
Certamente concorderà infatti, che una “macchina” può dirsi funzionante quando tutte le sue
componenti risultino efficienti. E proprio sulla scorta di ciò, e sulla essenzialità del contributo di ogni
singolo collega in ogni singolo posto di servizio, rischia di tradursi in un deprezzamento dell’operatività dei
più, l’attribuzione di note di riconoscimento ad alcuni, piuttosto che ad altri senza evidenti motivazioni che
valgano a differenziare le posizioni. Ciò non per perseguire una logica di massificazione, che sicuramente
sarebbe controproducente, ma proprio perché non è dato comprendere il motivo sotteso all’attribuzione della
nota ad un poliziotto, piuttosto che all’altro.
Pertanto, consapevoli della bontà dell’azione in tale Nuova modalità premiale e incentivante,
vorremmo allontanare il rischio che la stessa si traduca nel suo esatto opposto, vale a dire che diventi
strumento disincentivante per il personale escluso.
È per questi motivi che – nel sollecitare nuovamente massima trasparenza sull’iniziativa – si richiede
di conoscere le motivazioni delle singole note di apprezzamento, oppure in alternativa si chiede di procedere
all’attribuzione del medesimo riconoscimento a tutto il personale di Polizia Penitenziaria in forza presso la
Casa Circondariale di Trento per l’indiscutibile professionalità e abnegazione dimostrata quotidianamente
nell’esercizio delle proprie funzioni in condizioni lavorative eccezionali come sono state quelle soprattutto
dell’ultimo anno.
54-17-_note-di-apprezzamento-consegnate-ai-colleghi-meritevoli_motivazione-interesse
Cerca
Categorie
Ultimi articoli inseriti
Calendario