Con la presente le scriventi Organizzazioni Sindacali intendono portare all’attenzione delle SS.LL.
le gravi esigenze della Casa Circondariale di Varese, soprattutto in relazione alla grave insufficienza
di risorse umane.
Mai come oggi riunite, le OO.SS. chiedono aiuto alle diverse articolazioni dell’Amministrazione
Penitenziaria lanciando un allarme che, se non seriamente preso in considerazione, porterà senza
dubbio al tracollo organizzativo. Un tracollo di una realtà che fino ad oggi, al di là delle
problematiche strutturali, aveva tenuto discreti livelli di efficienza.
In questi ultimi anni, infarti, la situazione dell’Istituto è in caduta libera e lo stress da lavoro
comincia ad avere effetti evidenti sul personale, in un contesto già critico di suo per l’inadeguatezza
dei luoghi e degli edifici.
Una forte compressione della serenità lavorativa direttamente proporzionale all’assenteismo che ha
raggiunto livelli mai visti prima.
E’ piuttosto verosimile pensare che lo stesso piano ferie estivo possa crollare da un momento
all’altro, costringendo il personale a trascorrere buona parte della giornata nel turno di servizio (9-
10), dimenticandosi in molti casi della famiglia e della vita privata.
Quale sarà l’epilogo di questa situazione? Si spera solo che la risposta a questo interrogativo non
sarà caratterizzata da episodi tristi o addirittura tragici.
Varese è una realtà piccola e, in quanto tale, spesso trascurata dal!1 Amministrazione. Il nostro
appello di oggi è finalizzato al cambio di marcia del DAP e del PRAP: è il momento che
l’Amministrazione, per Varese, assuma decisioni ad hoc.
L’attività di studio e analisi condotta dalle scriventi organizzazioni ci ha condotto a segnalare le
carenze e ad avanzare alcune richieste.
Ciò posto, almeno per prevenire il peggio o di dover poi raccontare qualcosa che ci spaventa molto.
su un organico assegnato pari a n°75 unità, a Varese sì contano n°23 “ASSENZE
PERMANÈNTI”:
1) Nr. 15 unità prestano servizio presso altri istituti e/o incarichi (UEPE, Tribunale, GOM,
PRAP eco.);
2) n°5 unità sospesi dal servizio, che verosimilmente -• panche nella ipotesi più positiva
non presteranno più servizio presso questa sede;
3) n°3 unità assentì a lunga scadenza, a disposizione della C.M.O.;
In pratica allo stato le assenze sono pari a 30% della forza effettiva, senza considerare le assenze
quotidiane a vario tìtolo.
I posti fìssi sono costantemente (e giustamente) in ausilio del servizio c.d. a turno, allentando
tuttavia quelle che sono le proprie incombenze, talvolta comportando ritardi su procedimenti e/o atti
di estrema delicatezza.
Premesso quanto sopra, si chiedono immediati interventi mirati alla soluzione delle citate difficoltà
e per attenuare i pesanti disagi del personale.
L’assegnazione di un congnio numero di neo agenti o il rientro in sede di diverse unità distaccate da
anni per motivi diversi da quelli contemplati nell*art.7 DPR 254/99, potrebbero essere i primi
segnali di attenzione dell’Amministrazione.
Si chiede comunque una convocazione urgente, al fine di esaminare congiuntamene le questioni
appena prospettate.
Al Provveditore Regionale si chiede di integrare l’interpello diramato nei giorni scorsi con la QC,di
Varese, certamente molto più bisognosa di risorse di alcune delle realtà oggetto dell’interpello. Ciò
tenuto conto del piano ferie in corso e per consentire anche al personale di Varese di poter fruire
delle ferie estive così come gli altri colleghi della regione.
In attesa di urgente riscontro, cordiali saluti.
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Casa Circondariale di Varese – Grave carenza di organico
Con la presente le scriventi Organizzazioni Sindacali intendono portare all’attenzione delle SS.LL.
le gravi esigenze della Casa Circondariale di Varese, soprattutto in relazione alla grave insufficienza
di risorse umane.
Mai come oggi riunite, le OO.SS. chiedono aiuto alle diverse articolazioni dell’Amministrazione
Penitenziaria lanciando un allarme che, se non seriamente preso in considerazione, porterà senza
dubbio al tracollo organizzativo. Un tracollo di una realtà che fino ad oggi, al di là delle
problematiche strutturali, aveva tenuto discreti livelli di efficienza.
In questi ultimi anni, infarti, la situazione dell’Istituto è in caduta libera e lo stress da lavoro
comincia ad avere effetti evidenti sul personale, in un contesto già critico di suo per l’inadeguatezza
dei luoghi e degli edifici.
Una forte compressione della serenità lavorativa direttamente proporzionale all’assenteismo che ha
raggiunto livelli mai visti prima.
E’ piuttosto verosimile pensare che lo stesso piano ferie estivo possa crollare da un momento
all’altro, costringendo il personale a trascorrere buona parte della giornata nel turno di servizio (9-
10), dimenticandosi in molti casi della famiglia e della vita privata.
Quale sarà l’epilogo di questa situazione? Si spera solo che la risposta a questo interrogativo non
sarà caratterizzata da episodi tristi o addirittura tragici.
Varese è una realtà piccola e, in quanto tale, spesso trascurata dal!1 Amministrazione. Il nostro
appello di oggi è finalizzato al cambio di marcia del DAP e del PRAP: è il momento che
l’Amministrazione, per Varese, assuma decisioni ad hoc.
L’attività di studio e analisi condotta dalle scriventi organizzazioni ci ha condotto a segnalare le
carenze e ad avanzare alcune richieste.
Ciò posto, almeno per prevenire il peggio o di dover poi raccontare qualcosa che ci spaventa molto.
su un organico assegnato pari a n°75 unità, a Varese sì contano n°23 “ASSENZE
PERMANÈNTI”:
1) Nr. 15 unità prestano servizio presso altri istituti e/o incarichi (UEPE, Tribunale, GOM,
PRAP eco.);
2) n°5 unità sospesi dal servizio, che verosimilmente -• panche nella ipotesi più positiva
non presteranno più servizio presso questa sede;
3) n°3 unità assentì a lunga scadenza, a disposizione della C.M.O.;
In pratica allo stato le assenze sono pari a 30% della forza effettiva, senza considerare le assenze
quotidiane a vario tìtolo.
I posti fìssi sono costantemente (e giustamente) in ausilio del servizio c.d. a turno, allentando
tuttavia quelle che sono le proprie incombenze, talvolta comportando ritardi su procedimenti e/o atti
di estrema delicatezza.
Premesso quanto sopra, si chiedono immediati interventi mirati alla soluzione delle citate difficoltà
e per attenuare i pesanti disagi del personale.
L’assegnazione di un congnio numero di neo agenti o il rientro in sede di diverse unità distaccate da
anni per motivi diversi da quelli contemplati nell*art.7 DPR 254/99, potrebbero essere i primi
segnali di attenzione dell’Amministrazione.
Si chiede comunque una convocazione urgente, al fine di esaminare congiuntamene le questioni
appena prospettate.
Al Provveditore Regionale si chiede di integrare l’interpello diramato nei giorni scorsi con la QC,di
Varese, certamente molto più bisognosa di risorse di alcune delle realtà oggetto dell’interpello. Ciò
tenuto conto del piano ferie in corso e per consentire anche al personale di Varese di poter fruire
delle ferie estive così come gli altri colleghi della regione.
In attesa di urgente riscontro, cordiali saluti.
Casa Circondariale di Varese – Grave carenza di organico
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