Egregio Direttore, da diversi giorni giungono lamentele dal personale di polizia penitenziaria ivi in servizio, relativamente al servizio discontinuo offerto dalla locale MOS. Parrebbe infatti che dallo scorso 1° ottobre, la Mensa abbia effettuato due sole aperture, obbligando i poliziotti a mangiare, nei restanti giorni, presso il bar/spaccio, un pasto unico (senza scelta o alternative);pare infatti che, in una sorta di autogestione dettata dai dipendenti della Ditta appaltatrice, vengono serviti esclusivamente panini, piadine o piatti decongelati. Relativamente alla nota n.20242 del 6 ottobre u.s. a firma di codesta Direzione, in cui si sconosce qualsivoglia sciopero posto in essere dalla Ditta, vengono riferite indiscrezioni circa il probabile fallimento della succitata che, a causa di ciò, sarebbe in ritardo con i pagamenti degli stipendi; da qui una sorta di sciopero/protesta degli operatori della Ditta, che non offrono il servizio previsto a totale discapito del personale fruitore del diritto MOS. Tra l’altro la beffa è doppia, in quanto senza una dichiarazione ufficiale di sciopero, non è possibile accedere all’emissione del buono pasto corrispondente. Per tali motivi, non essendo la situazione concepibile ed in vista dell’incontro previsto per il 23 ottobre p.v., si chiede di inserire l’argomento MOS nell’ordine del giorno come punto prioritario, al fine di trovare soluzione determinante e definitiva al disagio attualmente sofferto. Nel frattempo si chiede alle SS.LL di accertare quanto riportato, al fine di confermare la veridicità dei fatti narrati.
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CASA CIRCONDARIALE DI VERONA – Problematiche M.O.S. – richiesto urgente intervento.
Egregio Direttore, da diversi giorni giungono lamentele dal personale di polizia penitenziaria ivi in servizio, relativamente al servizio discontinuo offerto dalla locale MOS. Parrebbe infatti che dallo scorso 1° ottobre, la Mensa abbia effettuato due sole aperture, obbligando i poliziotti a mangiare, nei restanti giorni, presso il bar/spaccio, un pasto unico (senza scelta o alternative);pare infatti che, in una sorta di autogestione dettata dai dipendenti della Ditta appaltatrice, vengono serviti esclusivamente panini, piadine o piatti decongelati. Relativamente alla nota n.20242 del 6 ottobre u.s. a firma di codesta Direzione, in cui si sconosce qualsivoglia sciopero posto in essere dalla Ditta, vengono riferite indiscrezioni circa il probabile fallimento della succitata che, a causa di ciò, sarebbe in ritardo con i pagamenti degli stipendi; da qui una sorta di sciopero/protesta degli operatori della Ditta, che non offrono il servizio previsto a totale discapito del personale fruitore del diritto MOS. Tra l’altro la beffa è doppia, in quanto senza una dichiarazione ufficiale di sciopero, non è possibile accedere all’emissione del buono pasto corrispondente. Per tali motivi, non essendo la situazione concepibile ed in vista dell’incontro previsto per il 23 ottobre p.v., si chiede di inserire l’argomento MOS nell’ordine del giorno come punto prioritario, al fine di trovare soluzione determinante e definitiva al disagio attualmente sofferto. Nel frattempo si chiede alle SS.LL di accertare quanto riportato, al fine di confermare la veridicità dei fatti narrati.
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