Egregia Dottoressa, giunge notizia a questa Organizzazione Sindacale che nonostante il Personale in servizio presso la Casa Circondariale da Lei diretta comunichi con largo anticipo le proprie esigenze al fine di permettere la programmazione mensile nei tempi previsti, la pianificazione sembrerebbe non tener conto delle richieste avanzate. Infatti parrebbe che, pur trattandosi di soli 4-5 giorni al mese per i quali i dipendenti chiedono particolari turnazioni per improcrastinabili impegni personali, il servizio non rispecchi le necessità rappresentate, senza capire quali siano le motivazioni che inducono la Direzione a non soddisfare le predette esigenze. Inoltre sono pervenute lamentele circa diversi casi in cui al turno pomeridiano/serale (15/23 – 18/24) è seguito un turno mattutino di 6.00/12.00; ora , seppur vero che l’A.N.Q. preveda il trascorrere di almeno 8 ore prima di un turno notturno rispetto ad altri turni precedenti, ciò non toglie che tra il termine del servizio 15/23 – 18/24 e quello di 6/12, non vi sia tempo sufficiente tale da permettere un reale e necessario recupero psico-fisico. Basti pensare infatti al caso in cui il turno di “prima” venga espletato in piantonamento ospedaliero; l’orario effettivo di termine andrà ben oltre quello segnato sulla “carta”; calcolando poi il rientro presso la propria abitazione e la successiva sveglia per riassumere servizio alle ore 6.00, il tempo di pausa, indispensabile per un corretto recupero, sarà di appena 3 o 4 ore! Pertanto alla luce di quanto sopra, si chiede alla S.V. di voler dar luogo ad una programmazione mensile che tenga in considerazione le richieste personali e che preveda, salvo richiesta esplicita del dipendente, il trascorrere di almeno 8 ore tra una turnazione e l’altra, per le motivazioni su specificate. Certi della comprensione che la S.V. saprà dedicare alle importanti problematiche esposte, che avviliscono il Personale interessato, si resta in attesa di cortese quanto urgente riscontro.

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