la rissa scoppiata ieri sera e che ha visto coinvolte una decina di detenute, probabilmente, poteva essere evitata.
Un j’accuse dal sapore amaro perché, a prescindere dalla solite manifestazioni di circostanza, quelle che si registrano dopo ogni evento critico, il Si.N.A.P.Pe anche nei recenti incontri sindacali Le aveva prospettato l’opportunità di rimodulare l’apertura delle sezioni per evitare l’afflusso contestuale delle detenute dei due rami.
Ci siamo fatti portavoce della doglianza avvertita dal Personale di Polizia Penitenziaria operante presso la Casa di Reclusione di Verziano che, pur riconoscendo l’alta finalità risocializzante dell’iniziativa, avevano compreso quanto la sicurezza intramuraria fosse vacillante.
Ora è necessario cambiare rotta, non basta solo stimmatizzare quanto accaduto, proprio perché non è nostra intenzione alimentare la sollevazione di scudi e trincerarci dietro l’affermazione stereotipata de “l’avevamo detto!”
Le decisioni di politica custodiale assunte, pur nella legittimità di scelta in capo all’autorità dirigente, hanno mostrato il limite perché si sono riverberate negativamente con riflessi importanti sulla condizione lavorativa del personale di polizia penitenziaria.
Proprio perché di fronte ad una simile situazione ed ai possibili sviluppi in uno scenario di rissosità continua non pienamente contenibile con l’attuale asset organizzativo, l’idea che si è fatta progressivamente strada è di una generale insicurezza nella condizione futura.
Una percezione non marginale!
Per queste ragioni la scrivente organizzazione sindacale, nel rispetto delle reciproche prerogative, Le chiede di valutare l’opzione di chiusura dei cancelli che delimitano l’accesso alle sezioni.
Magari, in questo modo, si conterrà quella manifesta tendenza propria dell’animo umano a osservare gli eventi cercando in essi la conferma del proprio pensiero, nell’illusoria convinzione di governare l’incertezza.
Un sentito ringraziamento alla poliziotta penitenziaria rimasta contusa nel tentativo di riportare l’ordine interno.
Per quanto sopra, nella certezza della sensibilità istituzionale che vorrà dimostrare nella risoluzione dei problemi evidenziati, si ringrazia anticipatamente ed in attesa di riscontro si porgono distinti saluti
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Casa di Reclusione di Brescia Verziano – Rissa in Carcere – Aggressione al personale!
Egregio Direttore
la rissa scoppiata ieri sera e che ha visto coinvolte una decina di detenute, probabilmente, poteva essere evitata.
Un j’accuse dal sapore amaro perché, a prescindere dalla solite manifestazioni di circostanza, quelle che si registrano dopo ogni evento critico, il Si.N.A.P.Pe anche nei recenti incontri sindacali Le aveva prospettato l’opportunità di rimodulare l’apertura delle sezioni per evitare l’afflusso contestuale delle detenute dei due rami.
Ci siamo fatti portavoce della doglianza avvertita dal Personale di Polizia Penitenziaria operante presso la Casa di Reclusione di Verziano che, pur riconoscendo l’alta finalità risocializzante dell’iniziativa, avevano compreso quanto la sicurezza intramuraria fosse vacillante.
Ora è necessario cambiare rotta, non basta solo stimmatizzare quanto accaduto, proprio perché non è nostra intenzione alimentare la sollevazione di scudi e trincerarci dietro l’affermazione stereotipata de “l’avevamo detto!”
Le decisioni di politica custodiale assunte, pur nella legittimità di scelta in capo all’autorità dirigente, hanno mostrato il limite perché si sono riverberate negativamente con riflessi importanti sulla condizione lavorativa del personale di polizia penitenziaria.
Proprio perché di fronte ad una simile situazione ed ai possibili sviluppi in uno scenario di rissosità continua non pienamente contenibile con l’attuale asset organizzativo, l’idea che si è fatta progressivamente strada è di una generale insicurezza nella condizione futura.
Una percezione non marginale!
Per queste ragioni la scrivente organizzazione sindacale, nel rispetto delle reciproche prerogative, Le chiede di valutare l’opzione di chiusura dei cancelli che delimitano l’accesso alle sezioni.
Magari, in questo modo, si conterrà quella manifesta tendenza propria dell’animo umano a osservare gli eventi cercando in essi la conferma del proprio pensiero, nell’illusoria convinzione di governare l’incertezza.
Un sentito ringraziamento alla poliziotta penitenziaria rimasta contusa nel tentativo di riportare l’ordine interno.
Per quanto sopra, nella certezza della sensibilità istituzionale che vorrà dimostrare nella risoluzione dei problemi evidenziati, si ringrazia anticipatamente ed in attesa di riscontro si porgono distinti saluti
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