Una vile quanto inaspettata aggressione, è stata posta in essere nel pomeriggio di ieri, presso l’area passeggi del Centro di Prima Accoglienza di Roma, ai danni di un’infermiera e di un ispettore di Polizia Penitenziaria.
I due si trovavano all’interno dell’area per svolgere la loro attività di servizio, quando un minore, probabilmente affetto da problemi psichici, con scatto fulmineo ed improvviso ha colpito al volto l’infermiera.
Prima che potesse agire nuovamente, l’Ispettore di turno è intervenuto bloccando il ragazzo ma ricevendo, egli stesso, colpi ravvicinati.
Per entrambi c’è stato bisogno delle cure del più vicino Pronto Soccorso che li ha dimessi con prognosi rispettive di 7 e 5 giorni.
Sebbene il Dirigente continui a considerare una “comunità” , quella che invece è una struttura penitenziaria a tutti gli effetti, dove vige un regolamento penitenziario ed opera personale del Corpo, gli attuali avvenimenti dovrebbero persuaderlo del contrario.
A distanza di 4 mesi infatti, questo è il secondo caso di aggressione grave, posta in essere dai minori ai danni di operatori penitenziari; l’ultima volta era toccato ad un assistente capo di Polizia Penitenziaria, che aveva riportato 20 giorni di prognosi.
Nell’esprimere solidarietà alle persone coinvolte, il SiNAPPe non può esimersi dalla urgente richiesta di intervento da parte dei Superiori Uffici, affinché l’ambiente lavorativo sia sicuro ed il lavoro gestito ed organizzato peculiarmente.
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Centro di Prima Accoglienza di Roma – Aggrediti operatori Penitenziari!
Una vile quanto inaspettata aggressione, è stata posta in essere nel pomeriggio di ieri, presso l’area passeggi del Centro di Prima Accoglienza di Roma, ai danni di un’infermiera e di un ispettore di Polizia Penitenziaria.
I due si trovavano all’interno dell’area per svolgere la loro attività di servizio, quando un minore, probabilmente affetto da problemi psichici, con scatto fulmineo ed improvviso ha colpito al volto l’infermiera.
Prima che potesse agire nuovamente, l’Ispettore di turno è intervenuto bloccando il ragazzo ma ricevendo, egli stesso, colpi ravvicinati.
Per entrambi c’è stato bisogno delle cure del più vicino Pronto Soccorso che li ha dimessi con prognosi rispettive di 7 e 5 giorni.
Sebbene il Dirigente continui a considerare una “comunità” , quella che invece è una struttura penitenziaria a tutti gli effetti, dove vige un regolamento penitenziario ed opera personale del Corpo, gli attuali avvenimenti dovrebbero persuaderlo del contrario.
A distanza di 4 mesi infatti, questo è il secondo caso di aggressione grave, posta in essere dai minori ai danni di operatori penitenziari; l’ultima volta era toccato ad un assistente capo di Polizia Penitenziaria, che aveva riportato 20 giorni di prognosi.
Nell’esprimere solidarietà alle persone coinvolte, il SiNAPPe non può esimersi dalla urgente richiesta di intervento da parte dei Superiori Uffici, affinché l’ambiente lavorativo sia sicuro ed il lavoro gestito ed organizzato peculiarmente.
Comunicato – aggressione CPA Roma 16 3 16
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