Egregio Direttore,
ad integrazione della ns. nota nr. 05/2015/SR-ER del 11.02.2015, riferiamo di essere venuti a
conoscenza di un avviso di servizio che sarebbe stato emesso dal comandante di reparto, ispettore
Pace.
Tale avviso di servizio che, tra l’altro, ci raccontano sarebbe, in alcuni passaggi, quasi del tutto
incomprensibile, non farebbe altro che avvalorare la nostra convinzione circa la frattura non più
sanabile che si sarebbe prodotta tra quel comandante e il “suo” personale.
Difatti, in tale avviso, per giustificare la propria frequente e, a nostro avviso, GRAVE irreperibilità,
il comandante di reparto, nel fornire, solo ora, ulteriori recapiti telefonici, accuserebbe il personale di
polizia penitenziaria di creare, anche se involontariamente, inutili allarmismi.
La disposizione terminerebbe con un inconsueto invito al personale del CPA di contattarlo, in
caso di ulteriore difficoltà a reperirlo telefonicamente, al citofono del suo alloggio di servizio,
abbandonando di fatto il proprio posto di servizio.
Se il contenuto di tale disposizione fosse confermato, oltre a quanto anticipato precedentemente
circa l’irreparabile deterioramento dei rapporti tra il comandante di reparto ed i “suoi” uomini avremmo,
a nostro avviso, la prova provata del disagio e delle difficoltà incontrate dallo stesso ispettore Pace
nell’assolvimento delle sue funzioni; riteniamo, pertanto, non più rinviabile un suo autorevole intervento
anche al fine di arginare gli effetti di questa grave ed incresciosa situazione.
Siamo, per finire, anche in ragione di quanto sopra enunciato, a sottolinearle nuovamente la
richiesta di affrontare le criticità esistenti presso l’IPM di Bologna nel corso del prossimo sindacale.
In attesa di urgente cenno di riscontro si porgono Distinti Saluti.
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CGM Bologna – Integrazione nota nr. 05/2015/SR-ER del 11.02.2015
Egregio Direttore,
ad integrazione della ns. nota nr. 05/2015/SR-ER del 11.02.2015, riferiamo di essere venuti a
conoscenza di un avviso di servizio che sarebbe stato emesso dal comandante di reparto, ispettore
Pace.
Tale avviso di servizio che, tra l’altro, ci raccontano sarebbe, in alcuni passaggi, quasi del tutto
incomprensibile, non farebbe altro che avvalorare la nostra convinzione circa la frattura non più
sanabile che si sarebbe prodotta tra quel comandante e il “suo” personale.
Difatti, in tale avviso, per giustificare la propria frequente e, a nostro avviso, GRAVE irreperibilità,
il comandante di reparto, nel fornire, solo ora, ulteriori recapiti telefonici, accuserebbe il personale di
polizia penitenziaria di creare, anche se involontariamente, inutili allarmismi.
La disposizione terminerebbe con un inconsueto invito al personale del CPA di contattarlo, in
caso di ulteriore difficoltà a reperirlo telefonicamente, al citofono del suo alloggio di servizio,
abbandonando di fatto il proprio posto di servizio.
Se il contenuto di tale disposizione fosse confermato, oltre a quanto anticipato precedentemente
circa l’irreparabile deterioramento dei rapporti tra il comandante di reparto ed i “suoi” uomini avremmo,
a nostro avviso, la prova provata del disagio e delle difficoltà incontrate dallo stesso ispettore Pace
nell’assolvimento delle sue funzioni; riteniamo, pertanto, non più rinviabile un suo autorevole intervento
anche al fine di arginare gli effetti di questa grave ed incresciosa situazione.
Siamo, per finire, anche in ragione di quanto sopra enunciato, a sottolinearle nuovamente la
richiesta di affrontare le criticità esistenti presso l’IPM di Bologna nel corso del prossimo sindacale.
In attesa di urgente cenno di riscontro si porgono Distinti Saluti.
integrazione nota nr. 05-2015-SR-ER del 11.02.2015.
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