Egregia Dirigente ,
la scrivente Organizzazione Sindacale, rappresentativa delle donne e degli uomini appartenenti al
Corpo di Polizia Penitenziaria, con la presente missiva vuole sottopporre alla Sua cortese attenzione
quanto indicato in oggetto. I mass media diffondono,quasi quotidianamente, rilevanti notizie di
soggetti affetti da meningite con anche qualche conseguenza di decesso .Un comunicato stampa,
datato 03 gennaio 2017, redatto dal Ministero della Salute, afferma che nel 2016 sono stati segnalati
178 casi. Cionostante, visto che non si sta registrando alcuna situazione epidemica, si ritiene
ingiustificato ogni rischio di psicosi ed allarmismo ma purtroppo tra il personale destano
comprensibili preoccupazioni verso tale fenomeno. Considerato che il poliziotto penitenziario,
inquadrato tra le “professioni d’aiuto”, è un soggetto potenzialmente esposto ad un rischio maggiore,
si chiede quali iniziative utili si intendono intraprendere al fine di effettuare una valutazione di
rischio e quali misure di prevenzione e tutela da adottare (ad esempio copertura vaccinale).
Atteso chel’attività sindacale di questa O.S. è volta al benessere del personale, appare indispensabile
dare il giusto seguito a quanto sopra esposto con debita ed utile attenzione, anche in virtù di
salvaguardare doverosamente l’incolumità degli utenti minori.
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CGM MILANO – Prevenzione e tutela della salute a favore della Polizia Penitenziaria sul rischio di meningite
Egregia Dirigente ,
la scrivente Organizzazione Sindacale, rappresentativa delle donne e degli uomini appartenenti al
Corpo di Polizia Penitenziaria, con la presente missiva vuole sottopporre alla Sua cortese attenzione
quanto indicato in oggetto. I mass media diffondono,quasi quotidianamente, rilevanti notizie di
soggetti affetti da meningite con anche qualche conseguenza di decesso .Un comunicato stampa,
datato 03 gennaio 2017, redatto dal Ministero della Salute, afferma che nel 2016 sono stati segnalati
178 casi. Cionostante, visto che non si sta registrando alcuna situazione epidemica, si ritiene
ingiustificato ogni rischio di psicosi ed allarmismo ma purtroppo tra il personale destano
comprensibili preoccupazioni verso tale fenomeno. Considerato che il poliziotto penitenziario,
inquadrato tra le “professioni d’aiuto”, è un soggetto potenzialmente esposto ad un rischio maggiore,
si chiede quali iniziative utili si intendono intraprendere al fine di effettuare una valutazione di
rischio e quali misure di prevenzione e tutela da adottare (ad esempio copertura vaccinale).
Atteso chel’attività sindacale di questa O.S. è volta al benessere del personale, appare indispensabile
dare il giusto seguito a quanto sopra esposto con debita ed utile attenzione, anche in virtù di
salvaguardare doverosamente l’incolumità degli utenti minori.
nota sindacale SiNAPPe del 15 gennaio 2017
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