Esimi in indirizzo, leggendo il progetto del 179° Corso di formazione per allievi agenti del Corpo di Polizia penitenziaria, salta agli occhi la programmazione settimanale che, in maniera del tutto nuova rispetto ai corsi effettuati da dopo la riforma ad oggi, viene pianificata su 6 giorni e non più su 5. Ora, considerato che l’orario settimanale è quello sindacalmente contrattato (36 ore), non si comprende la motivazione per cui non possa essere effettuata la cd settimana compattata, finora risultata la migliore scelta, confacente tanto alle attività del corso quanto alle esigenze personali. Appare superfluo rammentare infatti che i corsisti provengono dai posti più disparati della nostra Penisola, motivo per cui poter terminare le lezioni il venerdì, consentirebbe ai ragazzi di avere due giorni liberi per poter raggiungere i luoghi di residenza e ricongiungersi ai propri cari; stessa cosa varrebbe per il personale del quadro permanente, spesso inviato da altre sedi in servizio di missione. Pertanto, valutato che la formazione sicuramente non ne risentirebbe, si chiede di rivalutare la programmazione dell’attività didattica, così come meramente suggerito.
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CLXXIX Corso di formazione per allievi agenti di Polizia penitenziaria – 25 ottobre 2021/30 aprile 2022 – DELUCIDAZIONI
Esimi in indirizzo,
leggendo il progetto del 179° Corso di formazione per allievi agenti del Corpo di Polizia penitenziaria, salta agli occhi la programmazione settimanale che, in maniera del tutto nuova rispetto ai corsi effettuati da dopo la riforma ad oggi, viene pianificata su 6 giorni e non più su 5.
Ora, considerato che l’orario settimanale è quello sindacalmente contrattato (36 ore), non si comprende la motivazione per cui non possa essere effettuata la cd settimana compattata, finora risultata la migliore scelta, confacente tanto alle attività del corso quanto alle esigenze personali. Appare superfluo rammentare infatti che i corsisti provengono dai posti più disparati della nostra Penisola, motivo per cui poter terminare le lezioni il venerdì, consentirebbe ai ragazzi di avere due giorni liberi per poter raggiungere i luoghi di residenza e ricongiungersi ai propri cari; stessa cosa varrebbe per il personale del quadro permanente, spesso inviato da altre sedi in servizio di missione.
Pertanto, valutato che la formazione sicuramente non ne risentirebbe, si chiede di rivalutare la programmazione dell’attività didattica, così come meramente suggerito.
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