Illustrissimi in indirizzo, Circa un quinto dei poliziotti penitenziari vincitori del concorso interno in oggetto ha deciso di rinunciare all’opportunità di carriera pur avendo già provveduto alla scelta della nuova sede di servizio. Il dato perplime ed impone anche ragionamenti futuri e progettuali circa le cause che determinano siffatte condizioni; ma la di là della visione prospettica si ritiene che si debba agire oggi in merito ai fattori perfettibili della procedura, al fine di consentire una conclusione dell’iter formativo/procedurale quanto più rispondente alle esigenze che ne hanno determinato l’avvio e quanto più aderente alle aspettative dei partecipanti. Come è noto, l’avvio del corso di formazione è stato preceduto da apposita convocazione degli aspiranti che, in ordine di graduatoria, hanno scelto, fra quelle disponibili, la propria futura sede di servizio. Le defezioni intervenute in un momento successivo alla predetta operazione hanno di fatto “rimesso in gioco” sedi che erano divenute indisponibili e magari ambite dal personale che, al contrario, ha deciso di puntare sul proprio percorso di carrierizzazione. Per quanto sopra si chiede di valutare l’opportunità di ripetere le procedure di scelta sede alla luce delle intervenute defezioni e di valutare altresì di procedere con un ulteriore scorrimento di graduatoria fino a soddisfare i 293 posti messi a concorso.
Utilizziamo i cookie per assicurarti di offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok
Concorso interno 293 posti per l’accesso al ruolo dei sovrintendenti – determinazioni alla luce dell’elevato numero di rinunce
Illustrissimi in indirizzo,
Circa un quinto dei poliziotti penitenziari vincitori del concorso interno in oggetto ha deciso di rinunciare all’opportunità di carriera pur avendo già provveduto alla scelta della nuova sede di servizio.
Il dato perplime ed impone anche ragionamenti futuri e progettuali circa le cause che determinano siffatte condizioni; ma la di là della visione prospettica si ritiene che si debba agire oggi in merito ai fattori perfettibili della procedura, al fine di consentire una conclusione dell’iter formativo/procedurale quanto più rispondente alle esigenze che ne hanno determinato l’avvio e quanto più aderente alle aspettative dei partecipanti.
Come è noto, l’avvio del corso di formazione è stato preceduto da apposita convocazione degli aspiranti che, in ordine di graduatoria, hanno scelto, fra quelle disponibili, la propria futura sede di servizio.
Le defezioni intervenute in un momento successivo alla predetta operazione hanno di fatto “rimesso in gioco” sedi che erano divenute indisponibili e magari ambite dal personale che, al contrario, ha deciso di puntare sul proprio percorso di carrierizzazione.
Per quanto sopra si chiede di valutare l’opportunità di ripetere le procedure di scelta sede alla luce delle intervenute defezioni e di valutare altresì di procedere con un ulteriore scorrimento di graduatoria fino a soddisfare i 293 posti messi a concorso.
Cerca
Categorie
Ultimi articoli inseriti
Calendario