Abbiamo accolto con favore le dichiarazioni del Presidente Basentini, capo del DAP, in merito alla volontà di istituire presso i 29 Tribunali di Sorveglianza del Paese altrettanti Nuclei di Polizia Penitenziaria. Il solco della collaborazione che si vuole tracciare fra polizia Penitenziaria e magistratura di Sorveglianza convince sia in termini di funzionalità delle predette strutture, sia in termini di ritorno d’immagine per il Corpo. In tali posti vi risultano oggi impiegate 67 unità di personale, le cui funzioni variano a seconda delle necessità della singola struttura e le cui sorti risultano effettivamente ancorate alle diverse filosofie che si avvicendano alla gestione del DAP. Abbracciando l’ipotesi prospettata dal Presidente Basentini della creazione di Nuclei ad hoc, al pari di quanto si sta facendo per gli Uffici EPE, l’auspicio è quello che si possano in tal modo attivare tutte quelle procedure affinché si ricomprendano tali professionalità (che non meritano di essere disperse) nei compiti istituzionali della polizia penitenziaria, che si possa individuare con apposito DM l’organico necessario ad attendere alle incombenze e che ciò costituisca uno dei passi per la necessaria revisione della dotazione organica del Corpo. Un ampliamento delle funzioni del Corpo di Polizia Penitenziaria, o meglio una cristallizzazione normativa dei compiti sin ora svolti da quel personale alle dipendenze della magistratura di sorveglianza, in uno con connesso potenziamento delle risorse umane, potrebbe effettivamente costituire quel passo in avanti, auspicato e auspicabile, peraltro promesso dall’attuale Governo. La sollecitazione è dunque quella di guardare alla Polizia Penitenziaria in maniera rinnovata, con un ventaglio di opportunità più ampio, che consenta agli appartenenti al Corpo, nei confini dei propri compiti istituzionali, di esprimere al meglio tutte quelle capacità professionali sin ora dimostrate. Nella certezza di un ampio interessamento di codesto Onorevole Ministro, si consegna sin d’ora la disponibilità del Si.N.A.P.Pe ad un confronto franco e leale che dia concretezza al progetto.
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Creazione dei Nuclei di Polizia Penitenziaria presso i Tribunali di Sorveglianza – Dichiarazioni del Capo del D.A.P.
Onorevole Ministro
Abbiamo accolto con favore le dichiarazioni del Presidente Basentini, capo del DAP, in merito alla volontà di istituire presso i 29 Tribunali di Sorveglianza del Paese altrettanti Nuclei di Polizia Penitenziaria. Il solco della collaborazione che si vuole tracciare fra polizia Penitenziaria e magistratura di Sorveglianza convince sia in termini di funzionalità delle predette strutture, sia in termini di ritorno d’immagine per il Corpo. In tali posti vi risultano oggi impiegate 67 unità di personale, le cui funzioni variano a seconda delle necessità della singola struttura e le cui sorti risultano effettivamente ancorate alle diverse filosofie che si avvicendano alla gestione del DAP. Abbracciando l’ipotesi prospettata dal Presidente Basentini della creazione di Nuclei ad hoc, al pari di quanto si sta facendo per gli Uffici EPE, l’auspicio è quello che si possano in tal modo attivare tutte quelle procedure affinché si ricomprendano tali professionalità (che non meritano di essere disperse) nei compiti istituzionali della polizia penitenziaria, che si possa individuare con apposito DM l’organico necessario ad attendere alle incombenze e che ciò costituisca uno dei passi per la necessaria revisione della dotazione organica del Corpo. Un ampliamento delle funzioni del Corpo di Polizia Penitenziaria, o meglio una cristallizzazione normativa dei compiti sin ora svolti da quel personale alle dipendenze della magistratura di sorveglianza, in uno con connesso potenziamento delle risorse umane, potrebbe effettivamente costituire quel passo in avanti, auspicato e auspicabile, peraltro promesso dall’attuale Governo. La sollecitazione è dunque quella di guardare alla Polizia Penitenziaria in maniera rinnovata, con un ventaglio di opportunità più ampio, che consenta agli appartenenti al Corpo, nei confini dei propri compiti istituzionali, di esprimere al meglio tutte quelle capacità professionali sin ora dimostrate. Nella certezza di un ampio interessamento di codesto Onorevole Ministro, si consegna sin d’ora la disponibilità del Si.N.A.P.Pe ad un confronto franco e leale che dia concretezza al progetto.
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