Ill.ma Ministra, Esimi in indirizzo Con circolare del 12 ottobre, il DAP ha emanato le più volte sollecitate linee operative per l’applicazione del decreto regolante la materia dell’obbligatorietà del green pass per l’accesso ai luoghi di lavoro. Nel documento citato, alla pagina 2 si legge a chiare lettere che “il test antigenico rapido o molecolare è a spese del dipendente e non potrà essere effettuato in orario di lavoro”; ciò nonostante reiteratamente questa O.S. ha sollecitato il DAP a valutare la gratuità del tampone per evitare importanti defezioni da parte del personale di polizia penitenziaria che potrebbero mettere gravemente a rischio la tenuta del sistema carcere.
Valutazione, quella del Si.N.A.P.Pe., che nasce dall’analisi del dato per il quale circa un terzo degli appartenenti al Corpo risulterebbero non vaccinati; un contingente a tal punto ampio che messo in relazione all’atavica carenza organica restituisce al lettore la dimensione del problema che potremo trovarci ad affrontare a partire dal 15 ottobre. Nel contempo prendiamo atto dell’esistenza di una indicazione datata 11 ottobre a firma del Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno ove si parla della riunione del coordinamento interministeriale convocata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel corso della quale “è stata condivisa l’esigenza di procedere con il coinvolgimento della rete prefettizia ha un immediato monitoraggio dei dipendenti effettivamente sprovvisti della certificazione Green pass (in relazione ai lavoratori del comparto portuale) … al fine di disporre di un quadro valutativo sulla possibile incidenza di eventuali defezioni dovute alla mancanza di green pass suscettibili di determinare una grave compromissione dell’ operatività degli scali”. Nella nota in commento si legge che “nel corso della suddetta riunione, in considerazione delle gravi ripercussioni economiche che potrebbero derivare dalla paventata situazione anche a carico delle stesse imprese operanti nel settore, si è raccomandato altresì di sollecitare le stesse imprese a che valutino di mettere a disposizione del personale è sprovvisto di Green pass test molecolare antigenici rapiti gratuiti”. Ergo, per ripercussioni di natura economica si sensibilizzano le imprese ad accollarsi la spesa dei tamponi, per ripercussioni di natura “securitaria” resta inascoltata nostra analoga sollecitazione a ché le spese siano a carico dello Stato! Considerata l’evidente forma di contraddizione alla quale si assiste, in termini di principio, si sollecita a disporre l’esecuzione GRATUITA ed IN ATTIVITA’ DI SERVIZIO dei tamponi al personale di polizia penitenziaria che sia sprovvisto di certificazione vaccinale. Si resta in attesa di riscontro a vista in ragione dell’imminenza del problema Distinti saluti.
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Green pass – richiesta di valutazione di gratuità dei tamponi
Ill.ma Ministra, Esimi in indirizzo
Con circolare del 12 ottobre, il DAP ha emanato le più volte sollecitate linee operative per l’applicazione del decreto regolante la materia dell’obbligatorietà del green pass per l’accesso ai luoghi di lavoro.
Nel documento citato, alla pagina 2 si legge a chiare lettere che “il test antigenico rapido o molecolare è a spese del dipendente e non potrà essere effettuato in orario di lavoro”; ciò nonostante reiteratamente questa O.S. ha sollecitato il DAP a valutare la gratuità del tampone per evitare importanti defezioni da parte del personale di polizia penitenziaria che potrebbero mettere gravemente a rischio la tenuta del sistema carcere.
Valutazione, quella del Si.N.A.P.Pe., che nasce dall’analisi del dato per il quale
circa un terzo degli appartenenti al Corpo risulterebbero non vaccinati; un
contingente a tal punto ampio che messo in relazione all’atavica carenza organica
restituisce al lettore la dimensione del problema che potremo trovarci ad affrontare
a partire dal 15 ottobre.
Nel contempo prendiamo atto dell’esistenza di una indicazione datata 11
ottobre a firma del Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno ove si parla della
riunione del coordinamento interministeriale convocata dalla Presidenza del
Consiglio dei Ministri nel corso della quale “è stata condivisa l’esigenza di procedere
con il coinvolgimento della rete prefettizia ha un immediato monitoraggio dei
dipendenti effettivamente sprovvisti della certificazione Green pass (in relazione ai
lavoratori del comparto portuale) … al fine di disporre di un quadro valutativo sulla
possibile incidenza di eventuali defezioni dovute alla mancanza di green pass
suscettibili di determinare una grave compromissione dell’ operatività degli scali”.
Nella nota in commento si legge che “nel corso della suddetta riunione, in
considerazione delle gravi ripercussioni economiche che potrebbero derivare dalla
paventata situazione anche a carico delle stesse imprese operanti nel settore, si è
raccomandato altresì di sollecitare le stesse imprese a che valutino di mettere a
disposizione del personale è sprovvisto di Green pass test molecolare antigenici rapiti
gratuiti”.
Ergo, per ripercussioni di natura economica si sensibilizzano le imprese ad
accollarsi la spesa dei tamponi, per ripercussioni di natura “securitaria” resta
inascoltata nostra analoga sollecitazione a ché le spese siano a carico dello Stato!
Considerata l’evidente forma di contraddizione alla quale si assiste, in termini
di principio, si sollecita a disporre l’esecuzione GRATUITA ed IN ATTIVITA’ DI
SERVIZIO dei tamponi al personale di polizia penitenziaria che sia sprovvisto di
certificazione vaccinale.
Si resta in attesa di riscontro a vista in ragione dell’imminenza del problema
Distinti saluti.
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