II CASA DI RECLUSIONE DI MILANO BOLLATE – Personale di Polizia Penitenziaria femminile addette alle cariche fisse – Espletamento turni serali e festivi – Problematiche reparto femminile
Egregio Sig. Direttore,
preso atto di quanto comunicato con nota n.40916 del 30 novembre u.s., la scrivente
O.S. ritiene doveroso replicare allo scopo di segnalarle alcune disfunzioni legate
all’Ufficio Matricola, affinché la S.V. comprenda appieno le motivazioni per cui è
indispensabile non sottrarre ulteriori personale alla suddetta Unità Operativa.
E’ da tempo ormai che il personale del predetto Ufficio, lamenta una cattiva
organizzazione lavorativa dovuta ad una malsana gestione del personale.
Sembra che il personale si ritrovi a gestire più settori contemporaneamente e a
lavorare sotto stress, a continue riunioni operative che dovrebbero calmare gli animi,
ma che per incapacità di chi gestisce, si tramutano in malcontenti ed astio tra lo stesso
personale.
Purtroppo il Responsabile dell’Ufficio Matricola ha in diverse occasioni manifestato
chiaramente estraneità a quanto accade, ribadendo che i problemi interpersonali non
sono di sua competenza, senza neanche porse il dubbio se a provocare tali effetti
demotivanti sia proprio il suo modus operandi; malcontento tra il personale, disparità di
trattamento, privilegi per pochi eletti, continui e repentini cambi di decisioni e cosa più
grave, la mancata comunicazione di tali problematiche ai Superiori.
Tale considerazione scaturisce dal fatto che la S.V. asserisce nella predetta nota di
riscontro che: “alla luce delle difficoltà femminile, e ponderate con molta attenzione le
esigenze dei vari settori (quindi anche la matricola), ha emanato l’Ordine di Servizio
n.906 del 23/11/2016”, appare quindi ovvio che l’Amministrazione sconosce le
difficoltà operative in cui versa attualmente l’Ufficio Matricola.
Si rammenta a tal fine che nel corso di quest’anno due unità di Polizia Penitenziaria
sono uscite dall’Unità Operativa Matricola, passando prima da un infermeria, dopo aver
avuto un diverbio acceso con il Responsabile e se a queste aggiungiamo il malcontento
di chi ancora vi lavora ed il turnover di personale con provata competenza che negli
anni addietro ha volutamente chiesto, per evitare ripercussioni, di essere assegnato ad
altra unità operativa, oggi ci si chiede il perché. La scrivente organizzazione sindacale non può tollerare che personale di Polizia
Penitenziaria con alto senso di abnegazione sia messo in discussione da comportamenti
omissivi da parte di chi li gestisce, che sminuiscono le capacità e le attitudini di chi
invece quotidianamente si alza per lavorare.
Il personale lamenta la mancata comunicazione con codesta Direzione, che a parere
della scrivente è estranea a quanto premesso. Appare chiaro che l’unica
preoccupazione del Responsabile dell’Ufficio Matricola sia il suo attaccamento alla
poltrona.
La scrivente O.S. si chiede se in virtù dell’Ordine di Servizio meglio specificato in
oggetto, il sottufficiale Le abbia mai rappresentato quali potrebbero essere le
problematiche che andrebbero a profilarsi nell’Ufficio de quo, proprio per l’aumento dei
carichi di lavoro che ad oggi sono già oltre la soglia della tollerabilità.
Signor Direttore, Le è mai stata richiesta una unità anche in via provvisoria per
sostituire l’unità assente giustificata dal mese di luglio? Le è mai stato rappresentato
che in alcuni giorni sono presenti 4/5 unità nel turno mattutino con una popolazione
detenuta di oltre 1100 persone? Le è mai stato comunicato che due unità si ritrovano a
volte a dover scarcerare anche dieci persone? Oppure che metà del personale non è
ancora formato da poter restare solo in un turno pomeridiano?
Eppure queste situazioni si verificano. Immaginiamo proprio che non Le siano mai state
prospettate. Signor Direttore, l’Ufficio Matricola ha perso la sua efficacia come
“prima” unità operativa, tra tutte le unità operative, per l’incapacità di gestione e di
comunicazione, questo è quello riferisce il personale ivi operante.
Oggi il personale che lavora in matricola a Bollate, si sta sentendo inferiore al restante
personale che presta servizio nelle altre matricole regionali, perché si è visto sminuire
nel proprio operato che non viene apprezzato o gratificato, che non è preso in
considerazione da nessuno, ma solo preteso per fare bella figura con la Direzione.
La scrivente O.S. oggi Le ribadisce quanto già richiesto nelle precedenti note sindacali,
sottolineando che anche i decreti delle altre specializzazioni prevedono che il personale
possa essere impiegato in compiti istituzionali, ma per le motivazioni che di seguito si
espongono la matricola già assolve al compito istituzionale; alla luce di quanto predetto
ed in considerazione che nell’affermare che la necessità di un problema al Reparto
Femminile non possa escludere le unità di P.P.F matricoliste, la S.V. lascia intendere che
realmente è venuta a mancare l’interlocutore tra matricola e direzione, e che oggi
questa scarsa considerazione di tale ufficio sia da addebitare a colui che avrebbe dovuto
valorizzare il personale e non l’ha fatto!!!
Giova ad oggi sottolineare che il personale addetto al servizio matricola non può essere
destinato ad altri compiti d istituto, se non in casi eccezionali (D.P.R. 15 febbraio 1999
n.82 art.45 c.3) ribadito con lettera circolare n.666276/AG.1 del 02.08.200 D.A.P.
Ufficio per la garanzia penitenziaria, che determina la puntuale esecuzione dei
provvedimenti giurisdizionali che sono strettamente connessi alla efficienza e alla
funzionalità dell’Ufficio Matricola; lettera circolare 134185/2.23-a del 17.06.1996 D.A.P.
Seg. Gen., rammenta l’affidabilità che i dati-archivio matricola/afis hanno assunto, in
relazione all’uso che ormai se ne fa, un importanza fondamentale per l’amministrazione
della Giustizia nel suo complesso.
Tali dati vengono infatti usati per soddisfare esigenze informative diversificate ed in
questo quadro l’affidabilità diventa essenziale, perché al contrario fornire dati o
informazioni sbagliate, potrebbe comportare conseguenze penalmente rilevanti.
Restando nel merito si evidenzia che i matricolisti non possono essere distolti in alcun
modo dai loro specifici compiti, se non in casi di assoluta emergenza, pertanto non
possono essere destinati al servizio a turno, in quanto svolgono un compito istituzionale
(vedasi la circolare n.29860 del 13/02/1993) ed inoltre è tra gli incarichi delle
specializzazioni contemplati dall’A.Q.N. e dal decreto che ne ha confermato la
specializzazione il 09/10/2009.
Per quanto sopra descritto, la scrivente O.S. invita la S.V. a voler convocare una
riunione con il Personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso l’Ufficio Matricola
al fine di discutere e prendere le dovute iniziative riguardante le problematiche
dell’Unità Operativa sopradescritte.
In attesa di un riscontro a quanto rappresentato, la scrivente O.S. si augura che almeno
la S.V. si adoperi affinché tale personale non sia trattato con disparità rispetto ad un
pari matricolista di altri istituti.
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II CASA DI RECLUSIONE DI MILANO BOLLATE – Personale di Polizia Penitenziaria femminile addette alle cariche fisse – Espletamento turni serali e festivi – Problematiche reparto femminile
Egregio Sig. Direttore,
preso atto di quanto comunicato con nota n.40916 del 30 novembre u.s., la scrivente
O.S. ritiene doveroso replicare allo scopo di segnalarle alcune disfunzioni legate
all’Ufficio Matricola, affinché la S.V. comprenda appieno le motivazioni per cui è
indispensabile non sottrarre ulteriori personale alla suddetta Unità Operativa.
E’ da tempo ormai che il personale del predetto Ufficio, lamenta una cattiva
organizzazione lavorativa dovuta ad una malsana gestione del personale.
Sembra che il personale si ritrovi a gestire più settori contemporaneamente e a
lavorare sotto stress, a continue riunioni operative che dovrebbero calmare gli animi,
ma che per incapacità di chi gestisce, si tramutano in malcontenti ed astio tra lo stesso
personale.
Purtroppo il Responsabile dell’Ufficio Matricola ha in diverse occasioni manifestato
chiaramente estraneità a quanto accade, ribadendo che i problemi interpersonali non
sono di sua competenza, senza neanche porse il dubbio se a provocare tali effetti
demotivanti sia proprio il suo modus operandi; malcontento tra il personale, disparità di
trattamento, privilegi per pochi eletti, continui e repentini cambi di decisioni e cosa più
grave, la mancata comunicazione di tali problematiche ai Superiori.
Tale considerazione scaturisce dal fatto che la S.V. asserisce nella predetta nota di
riscontro che: “alla luce delle difficoltà femminile, e ponderate con molta attenzione le
esigenze dei vari settori (quindi anche la matricola), ha emanato l’Ordine di Servizio
n.906 del 23/11/2016”, appare quindi ovvio che l’Amministrazione sconosce le
difficoltà operative in cui versa attualmente l’Ufficio Matricola.
Si rammenta a tal fine che nel corso di quest’anno due unità di Polizia Penitenziaria
sono uscite dall’Unità Operativa Matricola, passando prima da un infermeria, dopo aver
avuto un diverbio acceso con il Responsabile e se a queste aggiungiamo il malcontento
di chi ancora vi lavora ed il turnover di personale con provata competenza che negli
anni addietro ha volutamente chiesto, per evitare ripercussioni, di essere assegnato ad
altra unità operativa, oggi ci si chiede il perché. La scrivente organizzazione sindacale non può tollerare che personale di Polizia
Penitenziaria con alto senso di abnegazione sia messo in discussione da comportamenti
omissivi da parte di chi li gestisce, che sminuiscono le capacità e le attitudini di chi
invece quotidianamente si alza per lavorare.
Il personale lamenta la mancata comunicazione con codesta Direzione, che a parere
della scrivente è estranea a quanto premesso. Appare chiaro che l’unica
preoccupazione del Responsabile dell’Ufficio Matricola sia il suo attaccamento alla
poltrona.
La scrivente O.S. si chiede se in virtù dell’Ordine di Servizio meglio specificato in
oggetto, il sottufficiale Le abbia mai rappresentato quali potrebbero essere le
problematiche che andrebbero a profilarsi nell’Ufficio de quo, proprio per l’aumento dei
carichi di lavoro che ad oggi sono già oltre la soglia della tollerabilità.
Signor Direttore, Le è mai stata richiesta una unità anche in via provvisoria per
sostituire l’unità assente giustificata dal mese di luglio? Le è mai stato rappresentato
che in alcuni giorni sono presenti 4/5 unità nel turno mattutino con una popolazione
detenuta di oltre 1100 persone? Le è mai stato comunicato che due unità si ritrovano a
volte a dover scarcerare anche dieci persone? Oppure che metà del personale non è
ancora formato da poter restare solo in un turno pomeridiano?
Eppure queste situazioni si verificano. Immaginiamo proprio che non Le siano mai state
prospettate. Signor Direttore, l’Ufficio Matricola ha perso la sua efficacia come
“prima” unità operativa, tra tutte le unità operative, per l’incapacità di gestione e di
comunicazione, questo è quello riferisce il personale ivi operante.
Oggi il personale che lavora in matricola a Bollate, si sta sentendo inferiore al restante
personale che presta servizio nelle altre matricole regionali, perché si è visto sminuire
nel proprio operato che non viene apprezzato o gratificato, che non è preso in
considerazione da nessuno, ma solo preteso per fare bella figura con la Direzione.
La scrivente O.S. oggi Le ribadisce quanto già richiesto nelle precedenti note sindacali,
sottolineando che anche i decreti delle altre specializzazioni prevedono che il personale
possa essere impiegato in compiti istituzionali, ma per le motivazioni che di seguito si
espongono la matricola già assolve al compito istituzionale; alla luce di quanto predetto
ed in considerazione che nell’affermare che la necessità di un problema al Reparto
Femminile non possa escludere le unità di P.P.F matricoliste, la S.V. lascia intendere che
realmente è venuta a mancare l’interlocutore tra matricola e direzione, e che oggi
questa scarsa considerazione di tale ufficio sia da addebitare a colui che avrebbe dovuto
valorizzare il personale e non l’ha fatto!!!
Giova ad oggi sottolineare che il personale addetto al servizio matricola non può essere
destinato ad altri compiti d istituto, se non in casi eccezionali (D.P.R. 15 febbraio 1999
n.82 art.45 c.3) ribadito con lettera circolare n.666276/AG.1 del 02.08.200 D.A.P.
Ufficio per la garanzia penitenziaria, che determina la puntuale esecuzione dei
provvedimenti giurisdizionali che sono strettamente connessi alla efficienza e alla
funzionalità dell’Ufficio Matricola; lettera circolare 134185/2.23-a del 17.06.1996 D.A.P.
Seg. Gen., rammenta l’affidabilità che i dati-archivio matricola/afis hanno assunto, in
relazione all’uso che ormai se ne fa, un importanza fondamentale per l’amministrazione
della Giustizia nel suo complesso.
Tali dati vengono infatti usati per soddisfare esigenze informative diversificate ed in
questo quadro l’affidabilità diventa essenziale, perché al contrario fornire dati o
informazioni sbagliate, potrebbe comportare conseguenze penalmente rilevanti.
Restando nel merito si evidenzia che i matricolisti non possono essere distolti in alcun
modo dai loro specifici compiti, se non in casi di assoluta emergenza, pertanto non
possono essere destinati al servizio a turno, in quanto svolgono un compito istituzionale
(vedasi la circolare n.29860 del 13/02/1993) ed inoltre è tra gli incarichi delle
specializzazioni contemplati dall’A.Q.N. e dal decreto che ne ha confermato la
specializzazione il 09/10/2009.
Per quanto sopra descritto, la scrivente O.S. invita la S.V. a voler convocare una
riunione con il Personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso l’Ufficio Matricola
al fine di discutere e prendere le dovute iniziative riguardante le problematiche
dell’Unità Operativa sopradescritte.
In attesa di un riscontro a quanto rappresentato, la scrivente O.S. si augura che almeno
la S.V. si adoperi affinché tale personale non sia trattato con disparità rispetto ad un
pari matricolista di altri istituti.
NOTA SINAPPE DEL 07 DICEMBRE 2016 – ATTO SECONDO – C.R.BOLLATE – GESTIONE PERSONALE UFFICIO MATRICOLA – RICHIESTA INTERVENTO
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