Egr. Sig. Direttore, quale premessa di questa ennesima vertenza è nostro intendimento rappresentarLe che questa Segreteria Sindacale proseguirà instancabilmente nel denunciare, senza eccezione alcuna, tutte le anomalie nonché le irregolarità che continua a riscontrare presso la II^ Casa di Reclusione di Milano-Bollate da Lei gestita. Ancora una volta pertanto questa O.S. attraverso il proprio mandato sindacale, si vede costretta a denunciare alle Autorità in indirizzo, i disagi e i conflitti che potrebbero derivare dalla cattiva applicazione delle normative in vigore presso la II^ Casa di Reclusione di Milano Bollate. La scrivente O.S. scrive la presente per porre alla Sua attenzione, chiedendo il Suo diretto intervento, avverso uno dei tanti episodi penosi che consolidano ciò che quotidianamente accade all’interno della suddetta struttura penitenziaria (vivi e lascia vivere). Nella fattispecie, la problematica di cui trattasi all’oggetto della presente nota riguarda la non corretta gestione delle risorse umane impiegate presso l’Ufficio della Segreteria di Polizia Penitenziaria che inevitabilmente si traduce in una organizzazione del lavoro assai deficitaria e per nulla funzionale alle reali esigenze dell’istituto penitenziario, criticità peraltro sollevata da tempo dalla stessa Direzione di Milano Bollate e tuttora irrisolta. A tale proposito, sono state rappresentate diverse segnalazioni sulla cattiva organizzazione di tale ufficio che peraltro ha creato notevoli disagi a numerose unità di personale di polizia penitenziaria (avanzamenti di carriera – cause di servizi, ect.), e la Direzione cosa fa……. Nulla!!!! Oltre alla cattiva gestione delle pratiche, l’Ufficio in questione evidentemente con il benestare della suddetta Direzione, persevera a violare quanto previsto dal P.I.L., giacché tale ufficio non ha mai rispettato la fascia oraria di apertura e chiusura che giova ricordare è la seguente: dalle ore 8.30 alle ore 15.45, dal lunedì al sabato, chiudendo sempre alle ore 15.00. Giova pertanto ricordare alla S.V. che l’assegnazione del personale di Polizia Penitenziaria all’interno dei singoli servizi è finalizzata, esclusivamente, al loro potenziamento ed alla loro funzionalità, nonché alla realizzazione di strutture operative rispondenti a criteri d’economia e di razionale impiego delle risorse umane disponibili. Per quanto descritto, ritiene improcrastinabile un intervento definitivo dell’Autorità in indirizzo per ristabilire gli ambiti di una corretta articolazione e distribuzione dei turni di servizio che, corrispondente ai principi contenuti nell’Accordo Nazionale Quadro dell’Amministrazione e del P.I.L., garantisca il potenziamento e la funzionalità dell’Istituto al fine di garantire EQUITA’, TRASPARENZA E RISPETTO DELLE REGOLE, e non certamente favorire con mere giustificazioni il cattivo funzionamento di un ufficio. Diversamente, è appena il caso di sottolinearlo, il Si.N.A.P.Pe, si riterrà libero di sottoporre la questione per quanto riguarda la fascia oraria di apertura e chiusura alla valutazione del Commissione Arbitrale Regionale per esigere il rispetto della norma pattizia testé richiamata. Per quanto riguarda invece le altre disfunzioni rappresentate, la scrivente O.S. auspica che per il futuro le stesse possano essere colmate, ciò per non penalizzare ingiustamente il personale dalle proprie aspettative.
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II^ CASA DI RECLUSIONE MILANO BOLLATE – Ufficio Segreteria Polizia Penitenziaria – Violazioni Accordi Sindacali
Egr. Sig. Direttore,
quale premessa di questa ennesima vertenza è nostro intendimento rappresentarLe che questa Segreteria Sindacale proseguirà instancabilmente nel denunciare, senza eccezione alcuna, tutte le anomalie nonché le irregolarità che continua a riscontrare presso la II^ Casa di Reclusione di Milano-Bollate da Lei gestita. Ancora una volta pertanto questa O.S. attraverso il proprio mandato sindacale, si vede costretta a denunciare alle Autorità in indirizzo, i disagi e i conflitti che potrebbero derivare dalla cattiva applicazione delle normative in vigore presso la II^ Casa di Reclusione di Milano Bollate.
La scrivente O.S. scrive la presente per porre alla Sua attenzione, chiedendo il Suo diretto intervento, avverso uno dei tanti episodi penosi che consolidano ciò che quotidianamente accade all’interno della suddetta struttura penitenziaria (vivi e lascia vivere).
Nella fattispecie, la problematica di cui trattasi all’oggetto della presente nota riguarda la non corretta gestione delle risorse umane impiegate presso l’Ufficio della Segreteria di Polizia Penitenziaria che inevitabilmente si traduce in una organizzazione del lavoro assai deficitaria e per nulla funzionale alle reali esigenze dell’istituto penitenziario, criticità peraltro sollevata da tempo dalla stessa Direzione di Milano Bollate e tuttora irrisolta.
A tale proposito, sono state rappresentate diverse segnalazioni sulla cattiva organizzazione di tale ufficio che peraltro ha creato notevoli disagi a numerose unità di personale di polizia penitenziaria (avanzamenti di carriera – cause di servizi, ect.), e la Direzione cosa fa……. Nulla!!!!
Oltre alla cattiva gestione delle pratiche, l’Ufficio in questione evidentemente con il benestare della suddetta Direzione, persevera a violare quanto previsto dal P.I.L., giacché tale ufficio non ha mai rispettato la fascia oraria di apertura e chiusura che giova ricordare è la seguente: dalle ore 8.30 alle ore 15.45, dal lunedì al sabato, chiudendo sempre alle ore 15.00. Giova pertanto ricordare alla S.V. che l’assegnazione del personale di Polizia Penitenziaria all’interno dei singoli servizi è finalizzata, esclusivamente, al loro potenziamento ed alla loro funzionalità, nonché alla realizzazione di strutture operative rispondenti a criteri d’economia e di razionale impiego delle risorse umane disponibili.
Per quanto descritto, ritiene improcrastinabile un intervento definitivo dell’Autorità in indirizzo per ristabilire gli ambiti di una corretta articolazione e distribuzione dei turni di servizio che, corrispondente ai principi contenuti nell’Accordo Nazionale Quadro dell’Amministrazione e del P.I.L., garantisca il potenziamento e la funzionalità dell’Istituto al fine di garantire EQUITA’, TRASPARENZA E RISPETTO DELLE REGOLE, e non certamente favorire con mere giustificazioni il cattivo funzionamento di un ufficio. Diversamente, è appena il caso di sottolinearlo, il Si.N.A.P.Pe, si riterrà libero di sottoporre la questione per quanto riguarda la fascia oraria di apertura e chiusura alla valutazione del Commissione Arbitrale Regionale per esigere il rispetto della norma pattizia testé richiamata.
Per quanto riguarda invece le altre disfunzioni rappresentate, la scrivente O.S. auspica che per il futuro le stesse possano essere colmate, ciò per non penalizzare ingiustamente il personale dalle proprie aspettative.
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