Negli ultimi mesi abbiamo constatato un continuo e frenetico tourbillon di promozioni e retrocessioni
dall’incarico di preposto che ha interessato poliziotti che hanno sempre dato il loro contributo alla causa
comune con abnegazione e enormi sacrifici. Ma si sa la gratitudine non alberga di frequente in questo Istituto
nel quale il personale di polizia penitenziaria ha imparato a sue spese quanto sia vero il proverbio popolare
che recita: “fai del bene e scorda, fai del male e pensa”.
E così poliziotti impiegati da molto tempo in tale compito si sono trovati, nell’ultimo semestre e senza
preavviso ad essere impiegati in sezione o, addirittura, in garitta, senza alcun riguardo per la sensibilità e la
professionalità delle persone e senza adottare e notificare alcun provvedimento amministrativo, sostituiti da
colleghi più giovani, a volte costretti per comando ad accettare la scomoda investitura, col risultato di
scontentare sia il preposto uscente che quello entrante. Per non parlare del resto del personale, smarrito e
confuso da tali e tanti cambiamenti che presso l’U.O. Media Sicurezza hanno riguardato anche la gestione dei
detenuti con risultati che abbiamo più volte definito discutibili.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: aumento delle aggressioni a preposti e personale in servizio nei
reparti operativi, sensazione palpabile di smarrimento del personale, mal gestito da funzionari e coordinatori
che, con eccessiva frequenza, cambiano modalità operative consolidate senza però variare o abolire le
vecchie tabelle di consegna ancora vigenti, aumento delle incombenze assegnate ai preposti che presso l’U.O.
M.S. sono oberati di lavoro fino all’inverosimile, data anche la contemporanea assenza di funzionario e
responsabili di U.O. per gran parte della giornata, ecc.
Crediamo, pertanto, che anche per i preposti, come per i responsabili di U.O., vadano concordate delle
procedure di rotazione trasparenti e svincolate dalla discrezionalità di funzionari e responsabili, usata spesso
in maniera troppo spregiudicata e talvolta vessatoria, affinché il personale possa tornare a svolgere tale
compito con orgoglio e passione e non più per costrizione.
Certi di un immediato intervento da parte della S.V., si ringrazia e si porgono Distinti Saluti.
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II.PP. di Parma – preposti Unità Operative
Negli ultimi mesi abbiamo constatato un continuo e frenetico tourbillon di promozioni e retrocessioni
dall’incarico di preposto che ha interessato poliziotti che hanno sempre dato il loro contributo alla causa
comune con abnegazione e enormi sacrifici. Ma si sa la gratitudine non alberga di frequente in questo Istituto
nel quale il personale di polizia penitenziaria ha imparato a sue spese quanto sia vero il proverbio popolare
che recita: “fai del bene e scorda, fai del male e pensa”.
E così poliziotti impiegati da molto tempo in tale compito si sono trovati, nell’ultimo semestre e senza
preavviso ad essere impiegati in sezione o, addirittura, in garitta, senza alcun riguardo per la sensibilità e la
professionalità delle persone e senza adottare e notificare alcun provvedimento amministrativo, sostituiti da
colleghi più giovani, a volte costretti per comando ad accettare la scomoda investitura, col risultato di
scontentare sia il preposto uscente che quello entrante. Per non parlare del resto del personale, smarrito e
confuso da tali e tanti cambiamenti che presso l’U.O. Media Sicurezza hanno riguardato anche la gestione dei
detenuti con risultati che abbiamo più volte definito discutibili.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: aumento delle aggressioni a preposti e personale in servizio nei
reparti operativi, sensazione palpabile di smarrimento del personale, mal gestito da funzionari e coordinatori
che, con eccessiva frequenza, cambiano modalità operative consolidate senza però variare o abolire le
vecchie tabelle di consegna ancora vigenti, aumento delle incombenze assegnate ai preposti che presso l’U.O.
M.S. sono oberati di lavoro fino all’inverosimile, data anche la contemporanea assenza di funzionario e
responsabili di U.O. per gran parte della giornata, ecc.
Crediamo, pertanto, che anche per i preposti, come per i responsabili di U.O., vadano concordate delle
procedure di rotazione trasparenti e svincolate dalla discrezionalità di funzionari e responsabili, usata spesso
in maniera troppo spregiudicata e talvolta vessatoria, affinché il personale possa tornare a svolgere tale
compito con orgoglio e passione e non più per costrizione.
Certi di un immediato intervento da parte della S.V., si ringrazia e si porgono Distinti Saluti.
II.PP. di Parma – preposti Unità Operative
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