Egregio Provveditore,
stiamo assistendo in questi giorni ad una serie di episodi gravissimi che si stanno
verificando presso la Casa Circondariale (Media Sicurezza) degli II.PP. di Parma, già
in parte segnalati dalla nostra segreteria provinciale con nota prot. n° 12/2016/SP-PR
del 08 c.m. che, ad ogni buon conto, si allega alla presente.
Difatti, dopo le numerose aggressioni dei detenuti ai danni del personale di polizia
penitenziaria, le crescenti proteste da parte di taluni altri detenuti, in data di ieri vi è
stato addirittura un incendio, provocato da un detenuto che, nonostante fosse in
regime di isolamento, come già accaduto in altre circostanze, era stato lasciato nella
sezione di appartenenza ed in una cella assai distante dal box (sembrerebbe
addirittura col blindato aperto), tanto da impedire un costante ed adeguato controllo
da parte degli addetti alla vigilanza ed osservazione della sezione e la possibilità che
lo stesso detenuto continui ad avere contatti con gli altri, in special modo quelli
ristretti nelle celle più prossime alla sua.
Come potrà capire, la paura del personale in divisa è che la situazione sfugga
completamente di mano e che simili episodi possano avere conseguenze ancora più
gravi di quelle registrate finora. Ormai non si contano più i poliziotti costretti a
ricorrere alle cure del pronto soccorso del nosocomio cittadino, senza che, a quanto
ci risulti, siano stati presi provvedimenti incisivi dal punto di vista organizzativo e
disciplinare per disincentivare e prevenire il ripetersi degli episodi sopra descritti.
Il personale che già affronta una serie di ulteriori problematiche quali quelle
relative alle ferie non concesse, ai rapporti difficili con l’ufficio servizi, all’aumento
delle sanzioni disciplinari, alla diminuzione dei giudizi di fine anno, ecc., vive una
situazione di abbandono, malgrado le notizie di stampa che raccontano di un carcere
immaginifico in cui tutto sta cambiando in meglio, grazie ad una gestione innovativa
e lungimirante dell’istituto ducale assolutamente sconosciuta a chi opera all’interno
del muro di cinta.
E per tutto quanto innanzi esposto che questa segreteria regionale ritiene non più
rinviabile un suo intervento, peraltro già sollecitato più volte anche dalla nostra
segreteria generale.
In attesa di urgente riscontro, si porgono Distinti Saluti.
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II.PP. di Parma – situazione al collasso
Egregio Provveditore,
stiamo assistendo in questi giorni ad una serie di episodi gravissimi che si stanno
verificando presso la Casa Circondariale (Media Sicurezza) degli II.PP. di Parma, già
in parte segnalati dalla nostra segreteria provinciale con nota prot. n° 12/2016/SP-PR
del 08 c.m. che, ad ogni buon conto, si allega alla presente.
Difatti, dopo le numerose aggressioni dei detenuti ai danni del personale di polizia
penitenziaria, le crescenti proteste da parte di taluni altri detenuti, in data di ieri vi è
stato addirittura un incendio, provocato da un detenuto che, nonostante fosse in
regime di isolamento, come già accaduto in altre circostanze, era stato lasciato nella
sezione di appartenenza ed in una cella assai distante dal box (sembrerebbe
addirittura col blindato aperto), tanto da impedire un costante ed adeguato controllo
da parte degli addetti alla vigilanza ed osservazione della sezione e la possibilità che
lo stesso detenuto continui ad avere contatti con gli altri, in special modo quelli
ristretti nelle celle più prossime alla sua.
Come potrà capire, la paura del personale in divisa è che la situazione sfugga
completamente di mano e che simili episodi possano avere conseguenze ancora più
gravi di quelle registrate finora. Ormai non si contano più i poliziotti costretti a
ricorrere alle cure del pronto soccorso del nosocomio cittadino, senza che, a quanto
ci risulti, siano stati presi provvedimenti incisivi dal punto di vista organizzativo e
disciplinare per disincentivare e prevenire il ripetersi degli episodi sopra descritti.
Il personale che già affronta una serie di ulteriori problematiche quali quelle
relative alle ferie non concesse, ai rapporti difficili con l’ufficio servizi, all’aumento
delle sanzioni disciplinari, alla diminuzione dei giudizi di fine anno, ecc., vive una
situazione di abbandono, malgrado le notizie di stampa che raccontano di un carcere
immaginifico in cui tutto sta cambiando in meglio, grazie ad una gestione innovativa
e lungimirante dell’istituto ducale assolutamente sconosciuta a chi opera all’interno
del muro di cinta.
E per tutto quanto innanzi esposto che questa segreteria regionale ritiene non più
rinviabile un suo intervento, peraltro già sollecitato più volte anche dalla nostra
segreteria generale.
In attesa di urgente riscontro, si porgono Distinti Saluti.
II.PP. di Parma – situazione al collasso
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