Egregio Direttore,
da circa qualche mese a questa parte, giuste Sue disposizioni (senza alcuna comunicazione alle OO.SS.), una unità di Polizia penitenziaria addetta all’Ufficio matricola è stata assegnata presso l’Ufficio colloqui detenuti, al fine di sopperire in via momentanea ad alcune esigenze organizzative legate all’Ufficio de quo.
Orbene, come spesso accade, le cose momentanee poi si tramutano in definitive, senza porsi alcune questioni che, a parere di chi scrive, andrebbero tenute in debita considerazione.
Anzitutto, l’unità in uscita non è stata sostituita dall’ingresso di altra unità, senza tenere conto del consistente aumento della mole di lavoro presso l’Ufficio matricola, anche in considerazione dell’elevato numero di maxi processi in corso per i quali, come la S.V. dovrebbe sapere, richiede lo svolgimento di una molteplicità di adempimenti.
Altro aspetto di rilievo da sottolineare è dato dal fatto che l’Amministrazione nei confronti dell’unità in questione, ha speso tempo e danaro per la formazione dello stesso (Corso di specializzazione per addetto alla matricola, corsi di aggiornamento etc.).
Infine, in virtù della recente emanazione degli interpelli, sarebbe opportuno sostituire l’unità di cui si discute attingendo dalla graduatoria tutt’ora vigente, ciò non solo al fine di riassegnare la stessa ai propri compiti istituzionali per i quali è stata formata e dai quali è stata distolta, ma soprattutto per una questione di correttezza e trasparenza nei confronti di quel personale che, attraverso la partecipazione ad apposito interpello, ambisce ad essere assegnato presso l’unità operativa del reparto colloqui.
Premesso ciò, si chiede l’immediato rientro dell’unità all’Ufficio matricola e la sostituzione presso l’Ufficio colloqui con altra unità da attingere dall’attuale graduatoria dell’interpello. Si rappresenta che, qualora le richieste di cui sopra non saranno tenute in attenta valutazione, questa Organizzazione sindacale si vedrà costretta a richiedere la convocazione della Commissione Arbitrale Regionale, per cui si confida nella massima disponibilità da parte della S.V.
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II.PP. DI REGGIO CALABRIA – Unità di Polizia penitenziaria assegnata dall’Ufficio matricola all’Ufficio colloqui – RICHIESTA CHIARIMENTI URGENTI
Egregio Direttore,
da circa qualche mese a questa parte, giuste Sue disposizioni (senza alcuna comunicazione alle OO.SS.), una unità di Polizia penitenziaria addetta all’Ufficio matricola è stata assegnata presso l’Ufficio colloqui detenuti, al fine di sopperire in via momentanea ad alcune esigenze organizzative legate all’Ufficio de quo.
Orbene, come spesso accade, le cose momentanee poi si tramutano in definitive, senza porsi alcune questioni che, a parere di chi scrive, andrebbero tenute in debita considerazione.
Anzitutto, l’unità in uscita non è stata sostituita dall’ingresso di altra unità, senza tenere conto del consistente aumento della mole di lavoro presso l’Ufficio matricola, anche in considerazione dell’elevato numero di maxi processi in corso per i quali, come la S.V. dovrebbe sapere, richiede lo svolgimento di una molteplicità di adempimenti.
Altro aspetto di rilievo da sottolineare è dato dal fatto che l’Amministrazione nei confronti dell’unità in questione, ha speso tempo e danaro per la formazione dello stesso (Corso di specializzazione per addetto alla matricola, corsi di aggiornamento etc.).
Infine, in virtù della recente emanazione degli interpelli, sarebbe opportuno sostituire l’unità di cui si discute attingendo dalla graduatoria tutt’ora vigente, ciò non solo al fine di riassegnare la stessa ai propri compiti istituzionali per i quali è stata formata e dai quali è stata distolta, ma soprattutto per una questione di correttezza e trasparenza nei confronti di quel personale che, attraverso la partecipazione ad apposito interpello, ambisce ad essere assegnato presso l’unità operativa del reparto colloqui.
Premesso ciò, si chiede l’immediato rientro dell’unità all’Ufficio matricola e la sostituzione presso l’Ufficio colloqui con altra unità da attingere dall’attuale graduatoria dell’interpello. Si rappresenta che, qualora le richieste di cui sopra non saranno tenute in attenta valutazione, questa Organizzazione sindacale si vedrà costretta a richiedere la convocazione della Commissione Arbitrale Regionale, per cui si confida nella massima disponibilità da parte della S.V.
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