Interpello concernente l’individuazione di una unità del Corpo di Polizia Penitenziaria da impiegare quale esperto nazionale presso il “Desk italiano di Eurojust” a L’Aja – Richiesta chiarimenti
Esimio Direttore Generale, con nota 101353.U del 27 marzo è stata diffusa la Sua n. 0094739.L del 21 u.s., relativa ad un interpello nazionale volto all’individuazione di una unità da impiegare presso il Desk italiano di Eurojust a L’Aja. La selezione, come specificato nel testo dell’interpello, si rivolge ai “ruoli direttivi” del Corpo di Polizia Penitenziaria. Al di là dell’errata formulazione (che richiama i ruoli direttivi in luogo della carriera dei funzionari) notevoli perplessità sorgono in relazione tanto ai criteri di selezione, tanto agli atti amministrativi che ne determinano i punteggi. Questi ultimi saranno, infatti, quelli fissati dal PCD 9 gennaio 2019 che poco pare attagliarsi sul caso in esame per due ragioni, entrambe connesse all’ambito di applicazione della norma interna. In relazione all’ambito di applicazione oggettivo, il PCD citato disciplina il trasferimento verso “codificate” sedi extra moenia, con pianta organica definita, nell’ambito delle quali non pare potersi ricomprendere quella di cui all’interpello in oggetto. In relazione all’ambito di applicazione soggettivo, il PCD in questione si rivolge al personale del Corpo non appartenente alla carriera dei Funzionari, dunque diverso da quello a cui il presente interpello si rivolge. A ciò si aggiunga il particolare richiamo alle “esperienze professionali nell’ambito di programmi e progetti internazionali” che sarà oggetto di valutazione per la selezione. Sul punto codesta Amministrazione vorrà comunicare, come mero dato statistico, quanti dei Funzionari del Corpo risultano essere stati impegnati in precedenti programmi e progetti internazionali, al fine di far comprendere il reale range a cui si rivolge l’interpello in questione. Attese le incongruenze registrate e sopra esposte, si resta in attesa di dettagliate informazioni in merito, sospendendo nelle more le procedure di interpello.
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Interpello concernente l’individuazione di una unità del Corpo di Polizia Penitenziaria da impiegare quale esperto nazionale presso il “Desk italiano di Eurojust” a L’Aja – Richiesta chiarimenti
Esimio Direttore Generale, con nota 101353.U del 27 marzo è stata diffusa la Sua n. 0094739.L del 21 u.s., relativa ad un interpello nazionale volto all’individuazione di una unità da impiegare presso il Desk italiano di Eurojust a L’Aja. La selezione, come specificato nel testo dell’interpello, si rivolge ai “ruoli direttivi” del Corpo di Polizia Penitenziaria. Al di là dell’errata formulazione (che richiama i ruoli direttivi in luogo della carriera dei funzionari) notevoli perplessità sorgono in relazione tanto ai criteri di selezione, tanto agli atti amministrativi che ne determinano i punteggi. Questi ultimi saranno, infatti, quelli fissati dal PCD 9 gennaio 2019 che poco pare attagliarsi sul caso in esame per due ragioni, entrambe connesse all’ambito di applicazione della norma interna. In relazione all’ambito di applicazione oggettivo, il PCD citato disciplina il trasferimento verso “codificate” sedi extra moenia, con pianta organica definita, nell’ambito delle quali non pare potersi ricomprendere quella di cui all’interpello in oggetto. In relazione all’ambito di applicazione soggettivo, il PCD in questione si rivolge al personale del Corpo non appartenente alla carriera dei Funzionari, dunque diverso da quello a cui il presente interpello si rivolge. A ciò si aggiunga il particolare richiamo alle “esperienze professionali nell’ambito di programmi e progetti internazionali” che sarà oggetto di valutazione per la selezione. Sul punto codesta Amministrazione vorrà comunicare, come mero dato statistico, quanti dei Funzionari del Corpo risultano essere stati impegnati in precedenti programmi e progetti internazionali, al fine di far comprendere il reale range a cui si rivolge l’interpello in questione. Attese le incongruenze registrate e sopra esposte, si resta in attesa di dettagliate informazioni in merito, sospendendo nelle more le procedure di interpello.
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