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ISTITUTI PENALI DELL’EMILIA ROMAGNA – Criticità

Settembre 5, 2016 Sinappe 0 Comments

Egr. Provveditore, è stata una stagione calda quella che ha interessato gli Istituti Penali dell’Emilia Romagna, con particolare riferimento alle città di Parma e Modena dove il costante ripetersi di eventi critici ha generato nel personale un senso di abbandono, sfociato (come nel caso di Modena) all’assunzione di condivise iniziative di protesta. In questo clima di certo appare di primaria importanza cercare di riportare al centro quel rapporto dialettico fra l’Amministrazione e i propri uomini al fine di comprendere la natura dei disagi e, in una azione sinergica e corresponsabile, giungere al superamento delle spaccature e delle difficoltà operative.
Proprio in questo solco si era inserita una apprezzabile azione intrapresa dal Comandante della Casa Circondariale di Modena che ha funto da “intermediario” e anello di congiunzione fra il reparto di Polizia Penitenziaria e l’autorità dirigente del Sant’Anna. Tale momento di confronto (che per altro pare essere stato sollecitato proprio dal personale) ha visto una nutrita partecipazione seppur svoltosi in vigenza del piano ferie e con personale libero dal servizio. In quell’occasione erano state rappresentate tutta una serie di problematiche e si era assistito al formale impegno del Comandante di un vaglio delle stesse e di una successiva analisi da farsi con
l’Autorità Dirigente dell’Istituto. Proprio a seguito di tale impegno, circa una settimana fa il
Comandante in conferenza ha rimandato al personale le proposte fatte alla Direzione relative alla
riorganizzazione delle Unità Operative con una consegnate razionalizzazione delle modalità di
impiego dei sottufficiali, ad una diversa modalità di programmazione dei servizi, ad una diversa
rimodulazione dei periodi di congedo ordinario, oltre ad altri aspetti pratici della vita detentiva (ad
esempio una diversa attenzione alla detenzione di lamette da parte dei detenuti, in ragione dei
diversi eventi critici verificatisi nel tempo.
Tale rimando è stato accolto con estrema soddisfazione dal personale che si è sentito
finalmente parte della mission dell’istituto, considerato e coinvolto nelle scelte.
Si è assistito dunque ad un sapiente esempio di compartecipazione e di compenetrazione a
cui l’Amministrazione tutta dovrebbe tendere, facendo tesoro delle intelligenze di tutti gli addetti ai
lavori e riconoscendo il giusto rilievo ai suggerimenti provenienti da esperienze dirette sul campo.
Un tale modus agendi dovrebbe di certo diventare non l’eccezione ma la regola nella
costruzione dei rapporti; tuttavia la strada intrapresa del dialogo e dell’ascolto ha trovato una
brusca virata in indicazioni di senso contrario (si sconosce l’autorità dalla quale dette indicazioni
promanano) che a fronte di un nuovo incontro calendarizzato per il primo pomeriggio odierno,
hanno disposto il “rinvio” ad altra data su richiesta del Direttore in Missione (il direttore
dell’Istituto risulta assente per congedo ordinario).
Sconoscendosi le ragioni di tali disposizioni e fermo il valore che questa O.S. riconosce al
momento di confronto, attesa la disponibilità del Comandante di Reparto e non ostando ragioni di
servizio, si vuole comprendere il motivo di detto rinvio e conoscere il parere di codesto Vertice
regionale in relazione a tale modalità relazionale. Di certo, a parere di questa O.S. si è persa una
preziosa occasione per rafforzare quel rapporto di dialogo che aveva preso avvio con il primo
incontro della stessa natura.
In attesa dei chiarimenti richiesti, questa O.S. auspica di trovare in codesto Provveditore
conforto per un processo costante di intensificazione di un rapporto dialettico fra le parti che porti
al centro il confronto e la compartecipazione.
L’occasione è gradita per porgere distinti saluti

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