Egregio Signor Ministro, le scriventi OO.SS. rappresentative del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria intendono esprimere il proprio dissenso riguardo all’azione svolta dall’Amministrazione Penitenziaria che non appare rispettosa dei diritti del personale e delle prerogative sindacali riconosciute dalle norme contrattuali. Al fine di ristabilire la correttezza dei rapporti istituzionali attraverso relazioni sindacali che non eludano il confronto dialettico necessario ad affrontare questioni di rilevante importanza e per cercarne congiuntamente le migliori possibili soluzioni, numerosi sono stati i tentativi di disponibilità offerti all’Amministrazione e le richieste avanzate sono tutte rimaste perlopiù inascoltate e prive di riscontro. Viceversa, numerose sono state le azioni dei vertici del Dap, lesive degli interessi del personale e delle organizzazioni sindacali, tra le quali si indicano: 1) il ripristino del pagamento degli oneri degli alloggi di servizio; 2) la mancata presentazione della parte pubblica alla riunione sindacale indetta per la discussione in ordine alle assegnazioni degli allievi vice ispettori; 3) l’unilaterale modifica dell’organizzazione e dell’architettura amministrativa del DAP; Di fronte agli inascoltati appelli e alla rilevata mancanza di sensibilità rispetto a tematiche fortemente sentite dal personale, per le quali le scriventi OO.SS. hanno richiesto anche direttamente a codesto Ministro di avere la possibilità di uno specifico e risolutivo confronto, senza ottenere ad oggi alcun riscontro, le OO.SS. firmatarie della presente hanno deciso di NON presenziare, il prossimo 27 febbraio 2019, al programmato incontro calendarizzato davanti a codesto Ministro, per la firma del F.E.S.I. dell’anno 2018, qualora non si ricevano segnali entro tale data che vadano nella tangibile direzione di ripristinare corrette e proficue relazioni sindacali. Si riservano, peraltro, di intraprendere ulteriori iniziative nel compiuto esercizio del mandato di rappresentanza e tutela conferito dagli operatori.
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Lettera unitaria aperta al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede
Egregio Signor Ministro,
le scriventi OO.SS. rappresentative del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria intendono esprimere il proprio dissenso riguardo all’azione svolta dall’Amministrazione Penitenziaria che non appare rispettosa dei diritti del personale e delle prerogative sindacali riconosciute dalle norme contrattuali.
Al fine di ristabilire la correttezza dei rapporti istituzionali attraverso relazioni sindacali che non eludano il confronto dialettico necessario ad affrontare questioni di rilevante importanza e per cercarne congiuntamente le migliori possibili soluzioni, numerosi sono stati i tentativi di disponibilità offerti all’Amministrazione e le richieste avanzate sono tutte rimaste perlopiù inascoltate e prive di riscontro.
Viceversa, numerose sono state le azioni dei vertici del Dap, lesive degli interessi del personale e delle organizzazioni sindacali, tra le quali si indicano:
1) il ripristino del pagamento degli oneri degli alloggi di servizio;
2) la mancata presentazione della parte pubblica alla riunione sindacale indetta per la discussione in ordine alle assegnazioni degli allievi vice ispettori;
3) l’unilaterale modifica dell’organizzazione e dell’architettura amministrativa del DAP;
Di fronte agli inascoltati appelli e alla rilevata mancanza di sensibilità rispetto a tematiche fortemente sentite dal personale, per le quali le scriventi OO.SS. hanno richiesto anche direttamente a codesto Ministro di avere la possibilità di uno specifico e risolutivo confronto, senza ottenere ad oggi alcun riscontro, le OO.SS. firmatarie della presente hanno deciso di NON presenziare, il prossimo 27 febbraio 2019, al programmato incontro calendarizzato davanti a codesto Ministro, per la firma del F.E.S.I. dell’anno 2018, qualora non si ricevano segnali entro tale data che vadano nella tangibile direzione di ripristinare corrette e proficue relazioni sindacali.
Si riservano, peraltro, di intraprendere ulteriori iniziative nel compiuto esercizio del mandato di rappresentanza e tutela conferito dagli operatori.
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