Ancora una volta le scriventi Organizzazioni Sindacali si trovano costrette ad evidenziare un anomalo modus operandi attuato dalla Direzione di Biella, a discapito degli operatori penitenziari e dell’attività da essi svolta. Risulta infatti violato l’accordo sulla mobilità per l’impiego del personale all’interno delle c.d. cariche fisse operative, indicati nella tabella “B” (MOF, cucina detenuti, lavanderia, magazzino detenuti), dell’accodo sottoscritto. L’unità operativa, costituita da 7 unità, è stata incrementata di 2 unità, affinché fosse garantita (all’interno della stessa) la copertura in caso di assenza a qualsiasi titolo. Inoltre, per un periodo di 150 gg., è stata aggiunta un’ulteriore unità “ per mezzo di un indagine conoscitiva” al fine di garantire la vigilanza sul cantiere edilizio operante attualmente all’interno dell’istituto, dove sembrerebbe che la Direzione abbia concesso un periodo di Congedo Ordinario non programmato all’ Addetto alla Vigilanza Cantiere violando l’Ordine di servizio, che prevede che il temine per la presentazione del Congedo ordinario del Periodo estivo deve essere presentato entro il 31 marzo di ogni anno. “ennesimo fallimento poiché i due designati alla Vigilanza Cantiere si trovano in Congedo Ordinario nello stesso periodo”. Di fatto risulta che la Direzione non impieghi sempre le persone designate per la copertura dei posti di servizio elencati, cosi come disciplinato dall’Ordine di servizio n. 62 del 21 maggio 2018, bensì attinga dal personale impiegato nel servizio a turno, piuttosto che allo spaccio, ecc. In tali casi si va ad incidere negativamente sul regolare svolgimento dell’attività lavorativa, cosa che si voleva evitare proprio con la sottoscrizione dell’accordo de quo, che prevedeva l’utilizzo del personale dell’unità operativa. Si fa presente che anche la chiusura dello Spaccio, quando evitabile, colpisce gravemente i poliziotti in servizio, che hanno come unico beneficio e punto di ristoro psico-fisico, il predetto locale. Una delle OO.SS., al fine di evitare polemiche, avevano fatto notare al Comandante di Reparto la violazione dell’Accordo sulla mobilità, e dell’Ordine di servizio venendo però rassicurate da questi sulla corretta attuazione dello stesso (in particolare della Tabella B), in quanto il personale previsto era in realtà impiegato già negli altri compiti affidati alla medesima unità operativa; da qui il bisogno di attingere ad altre fonti. Rassicurazione che però perdeva efficacia (e relativa fiducia), quando non veniva constatata, sul modello 14/A, alcuna variazione sui servizi. Inoltre nell’attuale modello Organizzativo, la Direzione ha ampliato di ulteriori due unità di Polizia Penitenziaria all’ufficio servizi finalizzato alla Compilazione del servizio Programmato al fine di rispettare l’uscita dei servizi mensile entro giorni (7) della fine del mese. Purtroppo nonostante l’aumento delle unità, il servizio programmato, non sempre esce nei termini previsti dell’ A.Q.N. e non sempre viene inviato alle OO.SS. nonostante i suoi solleciti. Alla luce di quanto sopra esposto, si chiede pertanto alla S.V. un sollecito intervento al fine di ripristinare il corretto status quo delle cose, affinché non si debba giungere alla richiesta di attivazione di una Commissione Arbitrale per le palesi violazioni citate. Al Signor Direttore, si chiede di prendere provvedimenti per i responsabili che hanno violato l’Ordine di servizio sopra citato affinché ci sia il ripristino dell’ attività svolti dagli operatori.
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NOTA UNITARIA – CASA CIRCONDARIALE DI BIELLA – Mobilità interna – anomalie
Ancora una volta le scriventi Organizzazioni Sindacali si trovano costrette ad evidenziare un anomalo modus operandi attuato dalla Direzione di Biella, a discapito degli operatori penitenziari e dell’attività da essi svolta. Risulta infatti violato l’accordo sulla mobilità per l’impiego del personale all’interno delle c.d. cariche fisse operative, indicati nella tabella “B” (MOF, cucina detenuti, lavanderia, magazzino detenuti), dell’accodo sottoscritto. L’unità operativa, costituita da 7 unità, è stata incrementata di 2 unità, affinché fosse garantita (all’interno della stessa) la copertura in caso di assenza a qualsiasi titolo. Inoltre, per un periodo di 150 gg., è stata aggiunta un’ulteriore unità “ per mezzo di un indagine conoscitiva” al fine di garantire la vigilanza sul cantiere edilizio operante attualmente all’interno dell’istituto, dove sembrerebbe che la Direzione abbia concesso un periodo di Congedo Ordinario non programmato all’ Addetto alla Vigilanza Cantiere violando l’Ordine di servizio, che prevede che il temine per la presentazione del Congedo ordinario del Periodo estivo deve essere presentato entro il 31 marzo di ogni anno. “ennesimo fallimento poiché i due designati alla Vigilanza Cantiere si trovano in Congedo Ordinario nello stesso periodo”. Di fatto risulta che la Direzione non impieghi sempre le persone designate per la copertura dei posti di servizio elencati, cosi come disciplinato dall’Ordine di servizio n. 62 del 21 maggio 2018, bensì attinga dal personale impiegato nel servizio a turno, piuttosto che allo spaccio, ecc. In tali casi si va ad incidere negativamente sul regolare svolgimento dell’attività lavorativa, cosa che si voleva evitare proprio con la sottoscrizione dell’accordo de quo, che prevedeva l’utilizzo del personale dell’unità operativa. Si fa presente che anche la chiusura dello Spaccio, quando evitabile, colpisce gravemente i poliziotti in servizio, che hanno come unico beneficio e punto di ristoro psico-fisico, il predetto locale. Una delle OO.SS., al fine di evitare polemiche, avevano fatto notare al Comandante di Reparto la violazione dell’Accordo sulla mobilità, e dell’Ordine di servizio venendo però rassicurate da questi sulla corretta attuazione dello stesso (in particolare della Tabella B), in quanto il personale previsto era in realtà impiegato già negli altri compiti affidati alla medesima unità operativa; da qui il bisogno di attingere ad altre fonti. Rassicurazione che però perdeva efficacia (e relativa fiducia), quando non veniva constatata, sul modello 14/A, alcuna variazione sui servizi. Inoltre nell’attuale modello Organizzativo, la Direzione ha ampliato di ulteriori due unità di Polizia Penitenziaria all’ufficio servizi finalizzato alla Compilazione del servizio Programmato al fine di rispettare l’uscita dei servizi mensile entro giorni (7) della fine del mese. Purtroppo nonostante l’aumento delle unità, il servizio programmato, non sempre esce nei termini previsti dell’ A.Q.N. e non sempre viene inviato alle OO.SS. nonostante i suoi solleciti. Alla luce di quanto sopra esposto, si chiede pertanto alla S.V. un sollecito intervento al fine di ripristinare il corretto status quo delle cose, affinché non si debba giungere alla richiesta di attivazione di una Commissione Arbitrale per le palesi violazioni citate. Al Signor Direttore, si chiede di prendere provvedimenti per i responsabili che hanno violato l’Ordine di servizio sopra citato affinché ci sia il ripristino dell’ attività svolti dagli operatori.
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