NOTA UNITARIA – II CASA DI RECLUSIONE DI MILANO BOLLATE – Interruzione relazioni sindacali – stato di agitazione – richiesta incontro con il provveditore
Sig. Direttore,
facciamo seguito alla nota unitaria del 04/12/2017 relativa all’interruzione delle relazioni sindacali presso la II^ Casa di Reclusione di Milano Bollate, in quanto si era preso atto che nella suddetta struttura non erano state assegnate unità di polizia femminili, questo nonostante tale struttura abbia ben “due reparti detentivi femminili”.
Con nota prot.n. 937/Ufficio Rel. Sind. del 11 gennaio 2018, la S.V. ha sollecitato le scriventi OO.SS. alla ripresa delle relazioni sindacali confidando nel senso di responsabilità.
Dobbiamo certamente dar atto che sia a livello locale che regionale è stato tangibile lo sforzo profuso per risolvere la controversia in atto con le Organizzazioni Sindacali, pur mancando ancora compiuti elementi di concretezza, siamo però costretti con altrettanta onestà intellettuale, comunicare di aver ricevuto una moltitudine di segnalazioni dal Personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso il Reparto Femminile in merito alla stravolgente programmazione dei turni di servizio degli ultimi mesi.
La scelta scellerata dell’Amministrazione di aprire il sesto reparto detentivo senza un incremento concreto di P.P.F. ha avuto quale conseguenza una diminuzione di sicurezza per il personale durante l’espletamento dei compiti istituzionali relativamente all’ormai quotidiano accorpamento di più posti di servizio;
prolungamento del servizio oltre l’orario consentito (doppi turni); mancata programmazione del riposo settimanale; mancata fruizione della mensa di servizio;
assegnazione di personale maschile all’interno del reparto femminile; elevati carichi di lavoro.
Tale sistema organizzativo risulta essere in “défaillance”, gli ultimi eventi critici (aggressioni a danno del personale femminile) stanno caratterizzando e determinano lo stato di malessere del Corpo di Polizia Penitenziaria che solo grazie allo spirito di sacrificio abnegazione senso di appartenenza e l’alta professionalità garantiscono scorrimento e fluidità dei servizi annessi.
Per queste ragioni, la sofferenza di tutti i servizi e il grande sacrificio delle Donne e Uomini della Polizia Penitenziaria, conosciuti, apprezzati, ma poco valorizzate dal Dipartimento Centrale, non possono più passare inosservati, chiediamo pertanto al Sig. Provveditore che legge per conoscenza, di convocare con assoluta urgenza le scriventi OO.SS. al fine di individuare un percorso, a questo punto necesseriamente “guidato”, di soluzione delle controversie, solo in tale caso, siamo disposti a sospendere lo Stato di Agitazione e di conseguenza riprendere le relazioni sindacali.
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NOTA UNITARIA – II CASA DI RECLUSIONE DI MILANO BOLLATE – Interruzione relazioni sindacali – stato di agitazione – richiesta incontro con il provveditore
Sig. Direttore,
facciamo seguito alla nota unitaria del 04/12/2017 relativa all’interruzione delle relazioni sindacali presso la II^ Casa di Reclusione di Milano Bollate, in quanto si era preso atto che nella suddetta struttura non erano state assegnate unità di polizia femminili, questo nonostante tale struttura abbia ben “due reparti detentivi femminili”.
Con nota prot.n. 937/Ufficio Rel. Sind. del 11 gennaio 2018, la S.V. ha sollecitato le scriventi OO.SS. alla ripresa delle relazioni sindacali confidando nel senso di responsabilità.
Dobbiamo certamente dar atto che sia a livello locale che regionale è stato tangibile lo sforzo profuso per risolvere la controversia in atto con le Organizzazioni Sindacali, pur mancando ancora compiuti elementi di concretezza, siamo però costretti con altrettanta onestà intellettuale, comunicare di aver ricevuto una moltitudine di segnalazioni dal Personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso il Reparto Femminile in merito alla stravolgente programmazione dei turni di servizio degli ultimi mesi.
La scelta scellerata dell’Amministrazione di aprire il sesto reparto detentivo senza un incremento concreto di P.P.F. ha avuto quale conseguenza una diminuzione di sicurezza per il personale durante l’espletamento dei compiti istituzionali relativamente all’ormai quotidiano accorpamento di più posti di servizio;
prolungamento del servizio oltre l’orario consentito (doppi turni); mancata programmazione del riposo settimanale; mancata fruizione della mensa di servizio;
assegnazione di personale maschile all’interno del reparto femminile; elevati carichi di lavoro.
Tale sistema organizzativo risulta essere in “défaillance”, gli ultimi eventi critici (aggressioni a danno del personale femminile) stanno caratterizzando e determinano lo stato di malessere del Corpo di Polizia Penitenziaria che solo grazie allo spirito di sacrificio abnegazione senso di appartenenza e l’alta professionalità garantiscono scorrimento e fluidità dei servizi annessi.
Per queste ragioni, la sofferenza di tutti i servizi e il grande sacrificio delle Donne e Uomini della Polizia Penitenziaria, conosciuti, apprezzati, ma poco valorizzate dal Dipartimento Centrale, non possono più passare inosservati, chiediamo pertanto al Sig. Provveditore che legge per conoscenza, di convocare con assoluta urgenza le scriventi OO.SS. al fine di individuare un percorso, a questo punto necesseriamente “guidato”, di soluzione delle controversie, solo in tale caso, siamo disposti a sospendere lo Stato di Agitazione e di conseguenza riprendere le relazioni sindacali.
nota-coordinamento-unitaria-del-18-gennaio-2018-c-r-bollate-richiesta-incontro-con-provveditore
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