ancora una volta la scrivente Segreteria Regionale è obbligata ad intervenire su anomalie riscontrate presso il reparto NTP di codesto istituto, che arrecano disagi e tensione tra il personale ivi in servizio.
Pare infatti che manchi una corretta rotazione dei servizi di missione, turni economicamente più ambiti che, a fronte delle 87 unità assegnate, vede movimentate sempre la solita decina di persone.
Paradossalmente avviene una sorta di suddivisione del personale in due categorie, A e B, dove gli appartenenti alla prima (pochi eletti), espletano missioni e trasferte a lungo raggio lasciando a tutti gli altri la routinante esecuzione dei servizi giornalieri quali piantonamenti, accompagnamento a visite ospedaliere, tribunale, ecc.
Tra l’altro viene evidenziato come, tra “l’elite”, vi sia più di qualche poliziotto che gode dei benefici ex Legge 104/92, per cui dovrebbe essere esonerato tanto dal servizio notturno che dal lavoro straordinario.
Assolutamente oscuri sono i criteri adoperati per le suddette scelte che sicuramente non rispettano quelli normativamente in vigore, violando palesemente quanto previsto dall’art.9 dell’A.N.Q., in materia di “pari opportunità nel lavoro, nello sviluppo professionale e nell’impiego nei servizi”.
Ed ancora, al fine di agevolare probabilmente il connubio tra le esigenze lavorative e quelle private, si era chiesto alle unità del Nucleo, di presentare una sorta di programmato mensile che evidenziasse le proprie necessità. Nonostante il fine nobile, la realtà dei fatti ha dimostrato come tali richieste siano state sempre ignorate, eccetto per qualche caso, sottolineando un’evidente disparità di trattamento.
Altro cambiamento introdotto recentemente è il diniego del cambio turno organizzato direttamente dagli interessati, come avveniva in passato (naturalmente con ratifica del Superiore) al fine di venire incontro ad esigenze personali, senza creare disagio alcuno al servizio.
Inoltre, nonostante l’organizzazione interna del lavoro presso il penitenziario trasteverino, preveda l’espletamento del servizio di lunga (funzionale tanto per l’attività penitenziaria che per il pendolarismo che caratterizza la maggior parte del personale di servizio), pare che l’attuale Coordinatore NTP ne abbia limitato l’uso, ai poliziotti di scorta, ad un massimo di tre al mese eccetto che per il personale in servizio negli uffici NTP, dove se ne effettuano ogni giorno alternativamente.
Infine, è sovente l’abitudine dell’ufficio servizi, di programmare un turno mattutino a seguito di un servizio serale di piantonamento, cosa questa che non garantisce affatto il dovuto recupero psicofisico necessario ad affrontare correttamente il turno successivo; è noto infatti che il servizio di piantonamento in ospedale non termina mai nell’orario predefinito, a causa del tempo impiegato per il cambio ed il raggiungimento della sede di servizio che, spesso, prolunga il termine reale anche di oltre un’ora.
Com’é facile intuire, il clima che si respira nel locale Nucleo é teso e stressante, motivo per cui è necessario l’intervento urgente di codesta Direzione che, laddove attestato quanto narrato, dovrà necessariamente ristabilire un corretto modus operandi che ristabilizzi la situazione.
In attesa di urgente riscontro, si porgono deferenti ossequi.
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NTP – mancata rotazione servizi di missione – criteri di scelta – richiesta delucidazioni
Egregio Direttore,
ancora una volta la scrivente Segreteria Regionale è obbligata ad intervenire su anomalie riscontrate presso il reparto NTP di codesto istituto, che arrecano disagi e tensione tra il personale ivi in servizio.
Pare infatti che manchi una corretta rotazione dei servizi di missione, turni economicamente più ambiti che, a fronte delle 87 unità assegnate, vede movimentate sempre la solita decina di persone.
Paradossalmente avviene una sorta di suddivisione del personale in due categorie, A e B, dove gli appartenenti alla prima (pochi eletti), espletano missioni e trasferte a lungo raggio lasciando a tutti gli altri la routinante esecuzione dei servizi giornalieri quali piantonamenti, accompagnamento a visite ospedaliere, tribunale, ecc.
Tra l’altro viene evidenziato come, tra “l’elite”, vi sia più di qualche poliziotto che gode dei benefici ex Legge 104/92, per cui dovrebbe essere esonerato tanto dal servizio notturno che dal lavoro straordinario.
Assolutamente oscuri sono i criteri adoperati per le suddette scelte che sicuramente non rispettano quelli normativamente in vigore, violando palesemente quanto previsto dall’art.9 dell’A.N.Q., in materia di “pari opportunità nel lavoro, nello sviluppo professionale e nell’impiego nei servizi”.
Ed ancora, al fine di agevolare probabilmente il connubio tra le esigenze lavorative e quelle private, si era chiesto alle unità del Nucleo, di presentare una sorta di programmato mensile che evidenziasse le proprie necessità. Nonostante il fine nobile, la realtà dei fatti ha dimostrato come tali richieste siano state sempre ignorate, eccetto per qualche caso, sottolineando un’evidente disparità di trattamento.
Altro cambiamento introdotto recentemente è il diniego del cambio turno organizzato direttamente dagli interessati, come avveniva in passato (naturalmente con ratifica del Superiore) al fine di venire incontro ad esigenze personali, senza creare disagio alcuno al servizio.
Inoltre, nonostante l’organizzazione interna del lavoro presso il penitenziario trasteverino, preveda l’espletamento del servizio di lunga (funzionale tanto per l’attività penitenziaria che per il pendolarismo che caratterizza la maggior parte del personale di servizio), pare che l’attuale Coordinatore NTP ne abbia limitato l’uso, ai poliziotti di scorta, ad un massimo di tre al mese eccetto che per il personale in servizio negli uffici NTP, dove se ne effettuano ogni giorno alternativamente.
Infine, è sovente l’abitudine dell’ufficio servizi, di programmare un turno mattutino a seguito di un servizio serale di piantonamento, cosa questa che non garantisce affatto il dovuto recupero psicofisico necessario ad affrontare correttamente il turno successivo; è noto infatti che il servizio di piantonamento in ospedale non termina mai nell’orario predefinito, a causa del tempo impiegato per il cambio ed il raggiungimento della sede di servizio che, spesso, prolunga il termine reale anche di oltre un’ora.
Com’é facile intuire, il clima che si respira nel locale Nucleo é teso e stressante, motivo per cui è necessario l’intervento urgente di codesta Direzione che, laddove attestato quanto narrato, dovrà necessariamente ristabilire un corretto modus operandi che ristabilizzi la situazione.
In attesa di urgente riscontro, si porgono deferenti ossequi.
NTP – mancata rotazione servizi di missione – criteri di scelta – richiesta delucidazioni
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