Egregio Direttore Generale, pervengono a questa Organizzazione Sindacale numerose rimostranze da parte del personale che usufruisce dei benefici di cui alla Legge 104/92, in merito al mancato riconoscimento del punteggio relativo, in fase di redazione della graduatoria di mobilità nazionale, così come previsto dal vigente P.C.D. Infatti, il dispositivo contenuto all’art. 12, commi 7 e 8 della normativa de qua prevede, tra le condizioni di famiglia, l’attribuzione al personale titolato di ben 4 punti per l’assistenza al disabile in condizione di gravità e 2 punti per le altre fattispecie. Nonostante detta mancanza fosse stata già segnalata alla pubblicazione della graduatoria provvisoria, tanto dal personale interessato che dalla scrivente Segreteria Generale (con la nota prot. 105/S.G. dell’8.02.2023), non si comprendono le motivazioni perché ad oggi non sia pervenuta alcuna risposta (né a coloro che avevano presentato regolare ricorso, né alla scrivente), vedendo invece perpetrato “l’errore” nella graduatoria definitiva. Allo stesso modo vi è l’ulteriore segnalazione di un mancato conferimento del punteggio previsto all’art. 8, comma 5 dello stesso P.C.D. che prevede il riconoscimento di punti 0,50 per il personale che ha contratto malattie o menomazioni in servizio, per ogni causa di servizio riconosciuta, fino ad un massimo di 3 punti. È evidente che tali anomalie falsano la graduatoria e la conseguente mobilità, arrecando un disagio notevole per il personale che dovrebbe essere in posizione utile per il trasferimento ed invece si vede posta alle spalle di colleghi con punteggi reali minori.
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P.C.D. recante i criteri per la mobilità a domanda – Anomalie sul riconoscimento punteggio Legge 104/92 e cause di servizio.
Egregio Direttore Generale,
pervengono a questa Organizzazione Sindacale numerose rimostranze da parte del personale che usufruisce dei benefici di cui alla Legge 104/92, in merito al mancato riconoscimento del punteggio relativo, in fase di redazione della graduatoria di mobilità nazionale, così come previsto dal vigente P.C.D.
Infatti, il dispositivo contenuto all’art. 12, commi 7 e 8 della normativa de qua prevede, tra le condizioni di famiglia, l’attribuzione al personale titolato di ben 4 punti per l’assistenza al disabile in condizione di gravità e 2 punti per le altre fattispecie.
Nonostante detta mancanza fosse stata già segnalata alla pubblicazione della graduatoria provvisoria, tanto dal personale interessato che dalla scrivente Segreteria Generale (con la nota prot. 105/S.G. dell’8.02.2023), non si comprendono le motivazioni perché ad oggi non sia pervenuta alcuna risposta (né a coloro che avevano presentato regolare ricorso, né alla scrivente), vedendo invece perpetrato “l’errore” nella graduatoria definitiva.
Allo stesso modo vi è l’ulteriore segnalazione di un mancato conferimento del punteggio previsto all’art. 8, comma 5 dello stesso P.C.D. che prevede il riconoscimento di punti 0,50 per il personale che ha contratto malattie o menomazioni in servizio, per ogni causa di servizio riconosciuta, fino ad un massimo di 3 punti.
È evidente che tali anomalie falsano la graduatoria e la conseguente mobilità, arrecando un disagio notevole per il personale che dovrebbe essere in posizione utile per il trasferimento ed invece si vede posta alle spalle di colleghi con punteggi reali minori.
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