Egr. Direttore,
pervengono doglianze a questa Segreteria circa l’atavica questione della inadeguatezza della fornitura del vestiario, che nel caso di specie interessa il Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità presso cui, oramai da diversi anni non viene consegnata la fornitura spettante al personale di Polizia Penitenziaria.
Il personale ivi operante, infatti, lamenta come non si sia provveduto, a differenza delle altre realtà del Paese, a completare la distribuzione delle camicie celesti estive manica corta, oltre che le camicie bianche, divenute elemento dell’uniforme ordinaria a seguito delle novelle legislative di settore, così creando disomogeneità fra il personale.
Tale disservizio riverbera evidenti effetti anche sull’organizzazione del lavoro.
Si concorderà con chi scrive che l’esatta e puntuale distribuzione dei capi di vestiario risulta essere il contrappunto di quella previsione del codice disciplinare che sanziona il disordine nell’utilizzo della stessa ovvero l’uso promiscuo dei capi. Ne deriva che al “dovere” in capo al Poliziotto, dovrà corrispondere altrettanto “onere” in capo all’Amministrazione; ciò in aggiunta a quel senso di appartenenza che spinge il singolo a garantire, per parte propria, la tutela dell’immagine del Corpo, comunque anche legata alla dignità con cui l’uniforme viene indossata.
Il medesimo personale lamenta altresì una distribuzione insufficiente delle polo celesti a manica corta, che corredano l’uniforme estiva, così come lamentano la totale mancata distribuzione della prima fornitura della nuova mimetica.
Di certo è ammirevole lo “spirito di Corpo” che alimenta la doglianza espressa, ed è per queste ragioni che si investe della problematica codesto Ufficio al fine di sollecitare un pronto e risolutivo intervento.
In attesa di un cortese cenno di riscontro, si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.

SADAV – problematica vestiario DGMC (3)