Egregio Provveditore,
questa O.S. vorrebbe porre alla sua attenzione sulla confusione che sta generando nel distretto Sardegna quanto da Lei rappresentato nella lettera inviata alle Direzioni “Prot n° 8465 del 05 Aprile 2016”, e successivamente girata alle OO.SS..
Premesso che questa O.S., leggendo attentamente, interpreta la suddetta nota come un invito a ogni singola Direzione a contrattare con tutte le OO.SS. i, “tempi” per il cambio consegne e per la fruizione della M.O.S. del Personale di Polizia Penitenziaria, considerato che in alcuni Istituti non è mai stato contrattato con le OO.SS..
Segnale recepito positivamente da questa O.S., poiché si percepisce attenzione e rispetto verso le prerogative sindacali da parte della S.V..Per quanto riguarda l’articolazione del servizio su 5 giorni lavorativi parrebbe che alcune Direzioni, dimenticando che queste sono materie di contrattazione sindacale locale,già concordate in alcune sedi, ma, stranamente, pare si siano dimenticati dei precedenti accordi sottoscritti dalle Parti, scordando addirittura che le proposte giungevano proprio dalla Parte Pubblica, hanno estrapolato, dalla suddetta nota, solo ed esclusivamente come unico argomento “l’ orario articolato su 5 giorni lavorativi con l’obbligo di 2 rientri settimanali di 3 ore”.
L’art. 8 dell’A.N.Q. 2002/2005 stabilisce che “l’orario di lavoro è funzionale all’orario di servizio”.
Questa O.S. crede che l’applicazione dei turni di servizio su 5 giorni lavorativi con orario giornaliero di 7 ore e 12 minuti, già ampiamente sperimentato in alcune realtà, come ad esempio la C.C. di Uta-Cagliari, abbia dato, a nostro parere, un esito positivo. Quello dell’obbligo di 2 rientri settimanali di 3 ore non è né congeniale né economico, mentre quello concordato tra le Parti porta un beneficio all’Amministrazione, non solo sotto l’ aspetto funzionale ma anche nel contenimento delle ore di straordinario e spesa pubblica.
Difatti, nell’applicare i due rientri settimanali di tre ore inevitabilmente si andrebbe ad aumentare l’utilizzo delle ore di straordinario, in modo particolare per le “cariche fisse” che svolgono servizio nell’ ufficio Matricola, Colloqui detenuti, Area trattamentale, Cucina detenuti, Sopravitto. Vero, invece, che questa articolazione dei 5 turni nelle sezioni detentive porti a delle sovrapposizioni di turni, sicuramente questa circostanza vorrebbe rivista cercando di renderla più funzionale per l’Amministrazione.
Quanto da Lei auspicato, ma non compreso da alcune Direzioni, attualmente sta creando forti malumori tra il Personale, il quale, durante una recente conferenza di servizio è stato invitato a ripresentare richiesta per svolgere servizio su 5 giorni lavorativi esclusivamente con i due rientri settimanali di 3 ore ciascuno.
Con la presente La invitiamo a intervenire con le Direzioni del distretto Sardegna, fornendo ulteriori direttive che siano di più facile lettura per gli stessi.
In attesa di riscontro alla presente, inviamo cordiali saluti.
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PRAP Cagliari – Circolare PRAP Prot n° 8465 del 05 Aprile 2016
Egregio Provveditore,
questa O.S. vorrebbe porre alla sua attenzione sulla confusione che sta generando nel distretto Sardegna quanto da Lei rappresentato nella lettera inviata alle Direzioni “Prot n° 8465 del 05 Aprile 2016”, e successivamente girata alle OO.SS..
Premesso che questa O.S., leggendo attentamente, interpreta la suddetta nota come un invito a ogni singola Direzione a contrattare con tutte le OO.SS. i, “tempi” per il cambio consegne e per la fruizione della M.O.S. del Personale di Polizia Penitenziaria, considerato che in alcuni Istituti non è mai stato contrattato con le OO.SS..
Segnale recepito positivamente da questa O.S., poiché si percepisce attenzione e rispetto verso le prerogative sindacali da parte della S.V..Per quanto riguarda l’articolazione del servizio su 5 giorni lavorativi parrebbe che alcune Direzioni, dimenticando che queste sono materie di contrattazione sindacale locale,già concordate in alcune sedi, ma, stranamente, pare si siano dimenticati dei precedenti accordi sottoscritti dalle Parti, scordando addirittura che le proposte giungevano proprio dalla Parte Pubblica, hanno estrapolato, dalla suddetta nota, solo ed esclusivamente come unico argomento “l’ orario articolato su 5 giorni lavorativi con l’obbligo di 2 rientri settimanali di 3 ore”.
L’art. 8 dell’A.N.Q. 2002/2005 stabilisce che “l’orario di lavoro è funzionale all’orario di servizio”.
Questa O.S. crede che l’applicazione dei turni di servizio su 5 giorni lavorativi con orario giornaliero di 7 ore e 12 minuti, già ampiamente sperimentato in alcune realtà, come ad esempio la C.C. di Uta-Cagliari, abbia dato, a nostro parere, un esito positivo. Quello dell’obbligo di 2 rientri settimanali di 3 ore non è né congeniale né economico, mentre quello concordato tra le Parti porta un beneficio all’Amministrazione, non solo sotto l’ aspetto funzionale ma anche nel contenimento delle ore di straordinario e spesa pubblica.
Difatti, nell’applicare i due rientri settimanali di tre ore inevitabilmente si andrebbe ad aumentare l’utilizzo delle ore di straordinario, in modo particolare per le “cariche fisse” che svolgono servizio nell’ ufficio Matricola, Colloqui detenuti, Area trattamentale, Cucina detenuti, Sopravitto. Vero, invece, che questa articolazione dei 5 turni nelle sezioni detentive porti a delle sovrapposizioni di turni, sicuramente questa circostanza vorrebbe rivista cercando di renderla più funzionale per l’Amministrazione.
Quanto da Lei auspicato, ma non compreso da alcune Direzioni, attualmente sta creando forti malumori tra il Personale, il quale, durante una recente conferenza di servizio è stato invitato a ripresentare richiesta per svolgere servizio su 5 giorni lavorativi esclusivamente con i due rientri settimanali di 3 ore ciascuno.
Con la presente La invitiamo a intervenire con le Direzioni del distretto Sardegna, fornendo ulteriori direttive che siano di più facile lettura per gli stessi.
In attesa di riscontro alla presente, inviamo cordiali saluti.
PRAP Cagliari – Circolare PRAP Prot n° 8465 del 05 Aprile 2016
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