Egregio Provveditore ;
Questa O.S. vuole segnalarle , la violazione dell.’ art 9 A.N.Q. PARI OPPORTUNITA’ NEL LAVORO E
NELLO SVILUPPO PROFESSIONALE), circa la disparità di trattamento tra il personale di Polizia
Penitenziaria della Calabria. Sembrerebbe che il suo Ufficio, al fine di adempiere ad alcuni “servizi
particolari” ,faccia regolarmente richiesta nominativa di personale agli istituti penitenziari. Situazione che
genera malcontento fra il personale e non poche difficoltà presso gli istituti cedenti.
Premettendo che appare opportuno, ad avviso di chi scrive, che alcuni dei servizi in argomento vengano
svolti direttamente dal personale in servizio presso il PRAP, evitando così di gravare ulteriormente sui già
carenti istituti (che versano in gravose condizioni lavorative per l’accertata carenza di personale condivisa e
confermata anche da codesto Provveditore), altro aspetto che si deve valutare è l’assenza di alcun interpello
Regionale o avviso di acquisizione di disponibilità , affisso nelle bacheche delle varie direzioni, per
l’individuazione del personale da impiegare in detti servizi.
In aderenza al criterio di trasparenza e pari opportunità, indicato il numero di unità necessarie, è di certo
opportuno provvedere all’individuazione del personale appunto attraverso interpello regionale. Sarà cura
delle Direzioni dunque inviare – magari a rotazione – presso il PRAP il personale che si è detto disponibile
all’impiego.
Al fine di rispondere alle doglianze che ci pervengono da parte del personale, si invita a chiarire i criteri e le
modalità utilizzati fin’ora per l’individuazione del personale in argomento.
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PRAP CATANZARO – Richiesta chiarimenti sul personale convocato per riservate esigenze di servizio presso il PRAP
Egregio Provveditore ;
Questa O.S. vuole segnalarle , la violazione dell.’ art 9 A.N.Q. PARI OPPORTUNITA’ NEL LAVORO E
NELLO SVILUPPO PROFESSIONALE), circa la disparità di trattamento tra il personale di Polizia
Penitenziaria della Calabria. Sembrerebbe che il suo Ufficio, al fine di adempiere ad alcuni “servizi
particolari” ,faccia regolarmente richiesta nominativa di personale agli istituti penitenziari. Situazione che
genera malcontento fra il personale e non poche difficoltà presso gli istituti cedenti.
Premettendo che appare opportuno, ad avviso di chi scrive, che alcuni dei servizi in argomento vengano
svolti direttamente dal personale in servizio presso il PRAP, evitando così di gravare ulteriormente sui già
carenti istituti (che versano in gravose condizioni lavorative per l’accertata carenza di personale condivisa e
confermata anche da codesto Provveditore), altro aspetto che si deve valutare è l’assenza di alcun interpello
Regionale o avviso di acquisizione di disponibilità , affisso nelle bacheche delle varie direzioni, per
l’individuazione del personale da impiegare in detti servizi.
In aderenza al criterio di trasparenza e pari opportunità, indicato il numero di unità necessarie, è di certo
opportuno provvedere all’individuazione del personale appunto attraverso interpello regionale. Sarà cura
delle Direzioni dunque inviare – magari a rotazione – presso il PRAP il personale che si è detto disponibile
all’impiego.
Al fine di rispondere alle doglianze che ci pervengono da parte del personale, si invita a chiarire i criteri e le
modalità utilizzati fin’ora per l’individuazione del personale in argomento.
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