Egregio Direttore Generale, con la presente si vuole portare all’attenzione di codesto Ufficio quello che pare profilarsi come un ritardo nell’emanazione di disposizioni per il conferimento della promozione a titolo onorifico per il personale appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria che cessa dal servizio. Sebbene la normativa si sia espressa in materia con Decreto Legislativo 29 maggio 2017 n. 95, art. 45, co. 21, in combinato all’ art. 31 co. 5 del D.P.R. 10 gennaio 1957 n. 3 nel quale si evince che “all’atto del collocamento a riposo, può essere conferito all’impiegato il titolo ufficiale onorifico inerente alla qualifica, immediatamente superiore. Dopo la cessazione dal servizio, purché’ non determinata, da un provvedimento disciplinare, l’impiegato ha diritto di conservare il titolo che aveva al momento in cui ha, lasciato il servizio o di portare quello onorifico concessogli”, a tutt’oggi l’Amministrazione non ha ancora provveduto all’emanazione di alcuna circolare dispositiva che impartisca la possibilità e la modalità di accesso al su citato beneficio. Trascorsi ormai sei anni dall’ entrata in vigore del Decreto Legislativo 29 maggio 2017 n. 95, l’Amministrazione dovrebbe, non solo porsi al pari delle altre FF.OO. per l’accesso al beneficio, ma prevedere una qualsivoglia modalità di ammissione alla promozione a titolo onorifico per tutto quel personale che dal 2017 ad oggi è stato posto in quiescenza e che per assenza di disposizioni non ha potuto fare richiesta di attribuzione della qualifica superiore. Per ultimo, ma non meno importante, rappresentare che “il foglio di congedo” rilasciato dall’Amministrazione, viene consegnato al personale che ha cessato servizio solo dopo diversi anni, senza tenere in debita considerazione la gratitudine che investirebbe il collega nel veder materializzarsi nell’immediato attraverso la pergamena, il riconoscimento dei tanti anni di lavoro devoluti nel Corpo. Ciò posto si sensibilizza codesto Ufficio ad emanare tutte quelle disposizioni necessarie ad una solerte conclusione delle procedure in argomento.
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Promozione a titolo onorifico per il personale di Polizia Penitenziaria – RICHIESTA URGENTI DISPOSIZIONI
Egregio Direttore Generale,
con la presente si vuole portare all’attenzione di codesto Ufficio quello che pare profilarsi come un ritardo nell’emanazione di disposizioni per il conferimento della promozione a titolo onorifico per il personale appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria che cessa dal servizio. Sebbene la normativa si sia espressa in materia con Decreto Legislativo 29 maggio 2017 n. 95, art. 45, co. 21, in combinato all’ art. 31 co. 5 del D.P.R. 10 gennaio 1957 n. 3 nel quale si evince che “all’atto del collocamento a riposo, può essere conferito all’impiegato il titolo ufficiale onorifico inerente alla qualifica, immediatamente superiore. Dopo la cessazione dal servizio, purché’ non determinata, da un provvedimento disciplinare, l’impiegato ha diritto di conservare il titolo che aveva al momento in cui ha, lasciato il servizio o di portare quello onorifico concessogli”, a tutt’oggi l’Amministrazione non ha ancora provveduto all’emanazione di alcuna circolare dispositiva che impartisca la possibilità e la modalità di accesso al su citato beneficio.
Trascorsi ormai sei anni dall’ entrata in vigore del Decreto Legislativo 29 maggio 2017 n. 95, l’Amministrazione dovrebbe, non solo porsi al pari delle altre FF.OO. per l’accesso al beneficio, ma prevedere una qualsivoglia modalità di ammissione alla promozione a titolo onorifico per tutto quel personale che dal 2017 ad oggi è stato posto in quiescenza e che per assenza di disposizioni non ha potuto
fare richiesta di attribuzione della qualifica superiore.
Per ultimo, ma non meno importante, rappresentare che “il foglio di congedo” rilasciato dall’Amministrazione, viene consegnato al personale che ha cessato servizio solo dopo diversi anni, senza tenere in debita considerazione la gratitudine che investirebbe il collega nel veder materializzarsi nell’immediato attraverso la pergamena, il riconoscimento dei tanti anni di lavoro devoluti nel Corpo.
Ciò posto si sensibilizza codesto Ufficio ad emanare tutte quelle disposizioni necessarie ad una solerte conclusione delle procedure in argomento.
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