Egregio Provveditore, a seguito dell’emanazione delle graduatorie in oggetto, pervengono alla scrivente segreteria numerose doglianze, del tutto giustificate, relative ad innumerevoli errori nella valutazione dei titoli posseduti dagli aspiranti sovrintendenti. Tali errori od omissioni, sarebbero dovuti ad un mancato aggiornamento dei fogli matricolari e del S.I.G.P. dei partecipanti al concorso in argomento nell’ambito delle rispettive segreterie di appartenenza. Orbene, tale vicenda assume contorni ancora più gravi se si considera che le graduatorie emanate, a norma del bando di concorso, non sono suscettibili di rimedi diversi dal ricorso al TAR o al Presidente della Repubblica, con evidente nocumento economico per le vittime della palese ingiustizia di cui si discute. In tale contesto, che evidentemente contribuisce ad accrescere il malcontento e la sfiducia dei partecipanti al concorso in argomento, i quali si vedono privati ingiustamente di legittime aspirazioni di progressione di carriera, si rende necessario un Suo autorevole intervento nei confronti delle Direzioni della Regione da Ella amministrata affinché pongano rimedio al danno procurato agli aspiranti sovrintendenti, assumendosi la responsabilità del mancato aggiornamento dei titoli posseduti e comunicando ai superiori uffici dipartimentali i dati corretti ed aggiornati finalizzati alla giusta valutazione e collocazione in graduatoria, nell’ambito del principio di autotutela e quindi della capacità riconosciuta dall’ordinamento di riesaminare criticamente la propria attività, in vista dell’esigenza di rimediare a palesi errori amministrativi. Nello specifico si rende necessario evidenziare alla S.V. che i gravosi carichi di lavoro delle rispettive Segreterie della Polizia Penitenziaria dei vari istituti campani, avrebbero richiesto e richiedono tuttora un integrazione del personale civile per smaltire le molteplici istanze connesse al concorso in argomento, anche in considerazione del sempre più frequente e sistematico impiego dei Poliziotti Penitenziari addetti alle segreterie in compiti connessi alla sicurezza (perquisizioni, colloqui, scorta per ricoveri urgenti dei detenuti e successivi piantonamenti etc.) che hanno distolto tali unità dal delicato compito di istruzione delle pratiche in argomento.
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REGIONE CAMPANIA – Concorso per 2851 posti nel ruolo Sovrintendenti – Errata valutazione dei titoli – Mancato aggiornamento dei fogli matricolari
Egregio Provveditore,
a seguito dell’emanazione delle graduatorie in oggetto, pervengono alla scrivente segreteria numerose doglianze, del tutto giustificate, relative ad innumerevoli errori nella valutazione dei titoli posseduti dagli aspiranti sovrintendenti. Tali errori od omissioni, sarebbero dovuti ad un mancato aggiornamento dei fogli matricolari e del S.I.G.P. dei partecipanti al concorso in argomento nell’ambito delle rispettive segreterie di appartenenza.
Orbene, tale vicenda assume contorni ancora più gravi se si considera che le graduatorie emanate, a norma del bando di concorso, non sono suscettibili di rimedi diversi dal ricorso al TAR o al Presidente della Repubblica, con evidente nocumento economico per le vittime della palese ingiustizia di cui si discute.
In tale contesto, che evidentemente contribuisce ad accrescere il malcontento e la sfiducia dei partecipanti al concorso in argomento, i quali si vedono privati ingiustamente di legittime aspirazioni di progressione di carriera, si rende necessario un Suo autorevole intervento nei confronti delle Direzioni della Regione da Ella amministrata affinché pongano rimedio al danno procurato agli aspiranti sovrintendenti, assumendosi la responsabilità del mancato aggiornamento dei titoli posseduti e comunicando ai superiori uffici dipartimentali i dati corretti ed aggiornati finalizzati alla giusta valutazione e collocazione in graduatoria, nell’ambito del principio di autotutela e quindi della capacità riconosciuta dall’ordinamento di riesaminare criticamente la propria attività, in vista dell’esigenza di rimediare a palesi errori amministrativi.
Nello specifico si rende necessario evidenziare alla S.V. che i gravosi carichi di lavoro delle rispettive Segreterie della Polizia Penitenziaria dei vari istituti campani, avrebbero richiesto e richiedono tuttora un integrazione del personale civile per smaltire le molteplici istanze connesse al concorso in argomento, anche in considerazione del sempre più frequente e sistematico impiego dei Poliziotti Penitenziari addetti alle segreterie in compiti connessi alla sicurezza (perquisizioni, colloqui, scorta per ricoveri urgenti dei detenuti e successivi piantonamenti etc.) che hanno distolto tali unità dal delicato compito di istruzione delle pratiche in argomento.
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