Onorevole Ministro, Il Si.N.A.P.Pe nella sua qualità di organizzazione sindacale fra quelle maggiormente rappresentative per la Polizia Penitenziaria, alla luce del il “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale” sottoscritto nella giornata di ieri con le Organizzazioni Confederali e all’interno del quale si è profilata l’ipotesi di procedere al rinnovo contrattuale per il Pubblico Impiego, ritiene di sottoporre alla Sua cortese attenzione la stato di blocco in cui è nuovamente ripiombato il “comparto”.
Si dal Suo insediamento nel nuovo Dicastero, Ella ha illustrato i tasselli centrali del Suo piano di intervento; dallo “svecchiamento” della Pubblica Amministrazione alle assunzioni veloci alle nuove professionalità passando per la semplificazione, digitalizzazione e collegamento delle banche dati tra amministrazioni (c.d. principio “once only”).
Un evento di grande importanza, che fornirà la cornice della nuova riforma lampo della Pubblica Amministrazione; un pilastro per il funzionamento del Recovery Plan, che la stessa Europa ci ha chiesto a più riprese.
Questo patto, che stabilisce coesione sociale e creazione di buona occupazione, potrà creare i pilastri di avvio rispetto al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Riconoscere alla P.A. il ruolo centrale di motore dello sviluppo e catalizzatore della ripresa potrà sicuramente aiutare a curare le ferite causate dalla pandemia e dare risposte efficaci al paese.
Non ci è sfuggito che il Governo emanerà gli atti di indirizzo all’Aran per il riavvio della stagione contrattuale, che interesserà circa 3 milioni di dipendenti pubblici. I rinnovi contrattuali previsti per il triennio 2019-2021 salvaguarderanno l’elemento perequativo della retribuzione già previsto dai contratti nazionali di lavoro relativi al triennio 2016-2018, il quale confluirà nella retribuzione fondamentale cessando di essere corrisposto quale elemento distinto da esso.
Apprezziamo la Sua volontà di avviare, attraverso questo atto di impulso firmato ieri con le sigle Confederali, una nuova stagione di relazioni sindacali fondata sul confronto con le stesse, ed è in tale ottica che chiediamo l’istituzione di un tavolo di lavoro per poter individuare un percorso condiviso per la definizione delle partite contrattuali pendenti (uno spiraglio in tal senso si era aperto con il suo predecessore, Ministro On. Dadone) per il Comparto Difesa Sicurezza e Soccorso Pubblico. Il tutto al fine di pervenire a posizioni definitive e fornire risposte alle categorie interessate ed alle rappresentanze sindacali.
Oltre al trattamento economico, sono molte le questioni da affrontare nella parte normativa – rimaste senza soluzione nel precedente contratto – a causa di un “addendum” mai più affrontato nella precedente partita contrattuale e della nota ed improvvisa cessazione della scorsa legislatura.
Al pari di quanto abbiamo letto in relazione alla galassia del Pubblico Impiego, anche per il Comparto Sicurezza si renderanno necessari stanziamenti ulteriori nella prossima legge di Bilancio onde addivenire ad un rinnovo che restituisca dignità alla “divisa”. Sono dunque molteplici gli argomenti che si ritiene di dover scandagliare e sulla base di queste premesse si sollecita una pronta convocazione sul tema. Certi della rilevanza che la S.V. vorrà accordare alla presente richiesta, si resta in attesa di un cortese riscontro. Si porgono atti di viva considerazione.
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Rinnovo contrattuale comparto Sicurezza -Difesa e Soccorso Pubblico – sollecitazione avvio lavori
Onorevole Ministro,
Il Si.N.A.P.Pe nella sua qualità di organizzazione sindacale fra quelle maggiormente rappresentative per la Polizia Penitenziaria, alla luce del il “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale” sottoscritto nella giornata di ieri con le Organizzazioni Confederali e all’interno del quale si è profilata l’ipotesi di procedere al rinnovo contrattuale per il Pubblico Impiego, ritiene di sottoporre alla Sua cortese attenzione la stato di blocco in cui è nuovamente ripiombato il “comparto”.
Si dal Suo insediamento nel nuovo Dicastero, Ella ha illustrato i tasselli centrali del Suo piano di intervento; dallo “svecchiamento” della Pubblica Amministrazione alle assunzioni veloci alle nuove professionalità passando per la semplificazione, digitalizzazione e collegamento delle banche dati tra amministrazioni (c.d. principio “once only”).
Un evento di grande importanza, che fornirà la cornice della nuova riforma lampo della Pubblica Amministrazione; un pilastro per il funzionamento del Recovery Plan, che la stessa Europa ci ha chiesto a più riprese.
Questo patto, che stabilisce coesione sociale e creazione di buona occupazione, potrà creare i pilastri di avvio rispetto al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Riconoscere alla P.A. il ruolo centrale di motore dello sviluppo e catalizzatore della ripresa potrà sicuramente aiutare a curare le ferite causate dalla pandemia e dare risposte efficaci al paese.
Non ci è sfuggito che il Governo emanerà gli atti di indirizzo all’Aran per il riavvio della stagione contrattuale, che interesserà circa 3 milioni di dipendenti pubblici. I rinnovi contrattuali previsti per il triennio 2019-2021 salvaguarderanno l’elemento perequativo della retribuzione già previsto dai contratti nazionali di lavoro relativi al triennio 2016-2018, il quale confluirà nella retribuzione fondamentale cessando di essere corrisposto quale elemento distinto da esso.
Apprezziamo la Sua volontà di avviare, attraverso questo atto di impulso firmato ieri con le sigle Confederali, una nuova stagione di relazioni sindacali fondata sul confronto con le stesse, ed è in tale ottica che chiediamo l’istituzione di un tavolo di lavoro per poter individuare un percorso condiviso per la definizione delle partite contrattuali pendenti (uno spiraglio in tal senso si era aperto con il suo predecessore, Ministro On. Dadone) per il Comparto Difesa Sicurezza e Soccorso Pubblico. Il tutto al fine di pervenire a posizioni definitive e fornire risposte alle categorie interessate ed alle rappresentanze sindacali.
Oltre al trattamento economico, sono molte le questioni da affrontare nella parte normativa – rimaste senza soluzione nel precedente contratto – a causa di un “addendum” mai più affrontato nella precedente partita contrattuale e della nota ed improvvisa cessazione della scorsa legislatura.
Al pari di quanto abbiamo letto in relazione alla galassia del Pubblico Impiego, anche per il Comparto Sicurezza si renderanno necessari stanziamenti ulteriori nella prossima legge di Bilancio onde addivenire ad un rinnovo che restituisca dignità alla “divisa”.
Sono dunque molteplici gli argomenti che si ritiene di dover scandagliare e sulla base di queste premesse si sollecita una pronta convocazione sul tema.
Certi della rilevanza che la S.V. vorrà accordare alla presente richiesta, si resta in attesa di un cortese riscontro. Si porgono atti di viva considerazione.
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