Egr. Presidente, ancora una volta la scrivente Organizzazione Sindacale deve intervenire in merito ad un accertato malfunzionamento che si ripercuote inevitabilmente sul servizio di cui all’oggetto; nello specifico risulta che il software centrale di gestione dati, allocato presso il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, non stia funzionando a causa del suo mancato aggiornamento. Ciò sta a significare che il personale di Polizia Penitenziaria, impiegato e non in compiti di Polizia stradale, non può stilare alcun verbale né contestare ad eventuali infrattori alcuna violazione del Codice della strada. La paradossale situazione di cui sopra, oltre a generare intuibili danni erariali per mancato introito, sta alimentando un diffuso malcontento tra i poliziotti penitenziari comandati di tale servizio. Tale notizia accresce il malumore tra gli operatori dei vari NN.TT.PP. che non avvertono la necessaria vicinanza e il necessario supporto delle Istituzioni nel loro operare. L’inserimento voluto dal Legislatore con l’art. 12, co.1 lett. f) bis del C.d.S. della Polizia Penitenziaria fra le autorità pubbliche competenti in tema di esecuzione dei compiti di polizia stradale non può sic et simpliciter essere immotivatamente disapplicata, ma al contrario dovrebbe deve essere supportata, positivamente rispondendo alle aspettative dei dipendenti di mettere in atto la propria professionalità riconosciuta dalla Legge. Alla luce delle considerazioni sopra esposte, si chiede alla S.V. in prima istanza di voler rendere edotta la scrivente in merito ai motivi che non hanno consentito l’aggiornamento del sistema ed in seconda istanza di provvedere alla rapida risoluzione della problematica denunciata.
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Servizio stradale del Corpo di Polizia Penitenziaria – Richiesta intervento
Egr. Presidente,
ancora una volta la scrivente Organizzazione Sindacale deve intervenire in merito ad un accertato malfunzionamento che si ripercuote inevitabilmente sul servizio di cui all’oggetto; nello specifico risulta che il software centrale di gestione dati, allocato presso il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, non stia funzionando a causa del suo mancato aggiornamento. Ciò sta a significare che il personale di Polizia Penitenziaria, impiegato e non in compiti di Polizia stradale, non può stilare alcun verbale né contestare ad eventuali infrattori alcuna violazione del Codice della strada.
La paradossale situazione di cui sopra, oltre a generare intuibili danni erariali per mancato introito, sta alimentando un diffuso malcontento tra i poliziotti penitenziari comandati di tale servizio.
Tale notizia accresce il malumore tra gli operatori dei vari NN.TT.PP. che non avvertono la necessaria vicinanza e il necessario supporto delle Istituzioni nel loro operare.
L’inserimento voluto dal Legislatore con l’art. 12, co.1 lett. f) bis del C.d.S. della Polizia Penitenziaria fra le autorità pubbliche competenti in tema di esecuzione dei compiti di polizia stradale non può sic et simpliciter essere immotivatamente disapplicata, ma al contrario dovrebbe deve essere supportata, positivamente rispondendo alle aspettative dei dipendenti di mettere in atto la propria professionalità riconosciuta dalla Legge.
Alla luce delle considerazioni sopra esposte, si chiede alla S.V. in prima istanza di voler rendere edotta la scrivente in merito ai motivi che non hanno consentito l’aggiornamento del sistema ed in seconda istanza di provvedere alla rapida risoluzione della problematica denunciata.
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