Illustrissimi, il 23 maggio, ormai da 31 anni, è una giornata tristemente nota agli italiani ma soprattutto al mondo della Giustizia, che piange la gravissima perdita di uno degli uomini più importanti, se non il più importante, per la propria storia giuridica. Giovanni Falcone viene ricordato, unitamente alla moglie ed agli uomini della scorta che con lui hanno perso la vita per mano di Cosa Nostra, con varie celebrazioni ed iniziative. Nella commemorazione ufficiale del 2023, la Fondazione Falcone ha organizzato una commovente cerimonia tra Palazzo Jung e l’area allestita all’esterno dell’aula bunker della Casa di reclusione “Ucciardone” di Palermo. Una celebrazione che ha visto la partecipazione sentita di studenti, cittadini, Autorità e tutte le Forze dell’Ordine, o quasi. Nel picchetto d’onore interforze infatti, così come nel parterre, l’assente di rilievo è proprio la Polizia penitenziaria, Corpo di riferimento di quello stesso Ministero (allora Grazia e Giustizia) a cui il giudice Falcone faceva capo. Un’assenza sentita, soprattutto dagli uomini e dalle donne in divisa blu che quotidianamente operano in situazioni di grave rischio e che, nonostante questo, con non pochi sacrifici, assicurano il regolare svolgimento dell’attività lavorativa. Personale che sente particolarmente la sofferenza legata alla strage di Capaci, perché vive ogni giorno la violenza, la durezza, la veemenza di uomini “capaci” di tanta brutalità e perché trova forza, coraggio e determinazione nelle parole e nelle azioni di un uomo semplice, ma allo stesso tempo speciale, che ha cambiato il sistema giustizia, e per questo è rimasto nei cuori e nelle menti di tutti noi poliziotti penitenziari. Un uomo che, sfortunatamente, nella giornata odierna, il Corpo di Polizia penitenziaria non ha potuto commemorare pubblicamente, per motivi a noi completamente sconosciuti e che si chiede, alle SS.LL., ognuna per la propria competenza, di rendere noti.
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Strage di Capaci – Celebrazioni per il 31° anniversario – Assente la Polizia penitenziaria
Illustrissimi,
il 23 maggio, ormai da 31 anni, è una giornata tristemente nota agli italiani ma soprattutto al mondo della Giustizia, che piange la gravissima perdita di uno degli uomini più importanti, se non il più importante, per la propria storia giuridica.
Giovanni Falcone viene ricordato, unitamente alla moglie ed agli uomini della scorta che con lui hanno perso la vita per mano di Cosa Nostra, con varie celebrazioni ed iniziative.
Nella commemorazione ufficiale del 2023, la Fondazione Falcone ha organizzato una commovente cerimonia tra Palazzo Jung e l’area allestita all’esterno dell’aula bunker della Casa di reclusione “Ucciardone” di Palermo. Una celebrazione che ha visto la partecipazione sentita di studenti, cittadini, Autorità e tutte le Forze dell’Ordine, o quasi.
Nel picchetto d’onore interforze infatti, così come nel parterre, l’assente di rilievo è proprio la Polizia penitenziaria, Corpo di riferimento di quello stesso Ministero (allora Grazia e Giustizia) a cui il giudice Falcone faceva capo.
Un’assenza sentita, soprattutto dagli uomini e dalle donne in divisa blu che quotidianamente operano in situazioni di grave rischio e che, nonostante questo, con non pochi sacrifici, assicurano il regolare svolgimento dell’attività lavorativa.
Personale che sente particolarmente la sofferenza legata alla strage di Capaci, perché vive ogni giorno la violenza, la durezza, la veemenza di uomini “capaci” di tanta brutalità e perché trova forza, coraggio e determinazione nelle parole e nelle azioni di un uomo semplice, ma allo stesso tempo speciale, che ha cambiato il sistema giustizia, e per questo è rimasto nei cuori e nelle menti di tutti noi poliziotti penitenziari.
Un uomo che, sfortunatamente, nella giornata odierna, il Corpo di Polizia penitenziaria non ha potuto commemorare pubblicamente, per motivi a noi completamente sconosciuti e che si chiede, alle SS.LL., ognuna per la propria competenza, di rendere noti.
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